Venezia e i turchi uniti in una mostra

Venezia e i turchi uniti in una mostra Venezia e i turchi uniti in una mostra VENEZIA — A ritmo «errato, i cominciata a Venezia la stagione delle grandi mostre. La Fondazione «Palazzo Grassi» ha presentato l'Imponente kermesse sul Futurismo In programma da maggio ad ottobre. In una sorta di botta e risposta ha poi risposto l'assessorato alla Cultura del Comune che, a Palazzo Ducale, ha Inaugurato, sabato scorso, l'esposizione «Venezia e la difesa del Levante» (da Lepanto a Candì», 1570-1670). La prima delle mostre dell'86. In dieci sezioni, con 362 «testimonianze», il Palazzo del Dogi toma all'antico splendore, Illustrando circa 200 anni di storia della Repubblica Serenissima e del suoi rapporti con I turchi. Il tragitto della mostra, sponsorizzata dalla Lanerossi, è un avvincente percorso ricco di plastici, manoscritti, libri, oltre a dipinti, alcuni del Tinto retto, Balma II Giovane e di Paolo Veronese, I quali testimoniano che se competizione e guerre vi furono tra le due culture, ciò che più A interessante è che maggiori furono le Influenze e gli scambi di conoscenze e cultura. •Se da uria parte II titolo della mostra delimita tra due Importanti guerre II periodo storico, do che si vede esposto è piuttosto la testimonianza di come la Serenissima repubblica, per continuare la propria cospicua attivila marinara e mercantile, abbia soprattutto avuto in animo una pace stabile. E per far questo si difende, per proteggere I propri possedimenti mediterranei dall'espansione ottomana. Il primo ad avvertire II bisogno della difesa è Marcantonio Barbaro, «ballo» — cioè rappresentante ufficiale —di Venezia a Costantinopoli dal 1566 al 1574. E' lui a mettere sull'avviso I suol concittadini di una probabile e vicina guerra con I turchi». La mostra veneziana si apre proprio con un ritratto del ballo, del Sultano Solimano — con II quale si conclude II periodo di tranquillila — e con un'allegoria di Venezia dipinta come Pace (opera di Giuseppe Satvlatl). E' possibile poi ammirare un vasto repertorio pittorico sulla vittoria cristiana di Lepanto. La tela forse più Interessante, anche perché finora è rimasta Inedita, è quella proveniente dalla collezione Colonna, dove è rappresentato lo schieramento delle due flotte nemiche contrapposte. La vittoria e II successivo perìodo è cantato da poeti, musicisti e tramandato anche grazie a numeroso cronache dove la costante à la pace che I veneziani anelano di Instaurare, per realizzare la quale non esitano ad usare tutti I mezzi, compreso II sabotaggio e lo spionaggio. I servizi segreti erano organizzati direttamente dal Consiglio dei Dieci che al avvaleva di commercianti, ecclesiastici, avventurieri e di spie professioniste. Questa attività è Illustrata con documenti che dimostrano spregiudicatezza e larghezza di mezzi. Il materiale esposto, curato da un comitato scientifico composto da Donatella Calabi, Giovanna Cecconl, Ennio Concino. Stefania Mason Rinaldi, Paolo Morachletto, Paolo Prato e Andreina Zitelli, A assai rigoroso e ha dato vita a una mostra dal fascino Indiscutibile. Gigi Bevilacqua

Luoghi citati: Costantinopoli, Venezia