Una copia l'autoritratto di Raffaello agli Uffizi?

Una copia l'autoritratto di Raffaello agli Uffizi? Una copia l'autoritratto di Raffaello agli Uffizi? Secondo il prof. Gian Lorenzo Mellini, storico dell'arte • Lo nega l'intendente alle Gallerie di Firenze FIRENZE — .E' un autoritratto lungamente indagato e discusso per quanto riguarda la sua autenticità. Quando c'è stata la mostra su Raffaello, due anni fa, lo si è guardato attentamente, con cura filologica, appunto, anche per accertarne la veridicità rispetto a quella che era la posizione filologica antecedente, con i dubbi che venivano sollevati da alcuni studiosi. Ebbene l'impressione generale, non solo mia, è che si siano aggiunti invece diversi elementi positivi in favore della autenticità.. Questa la valutazione del prof. Luciano Berti, soprintendente alle Gallerie di Firenze, a proposito dell'affermazione del prof. Gian Lo¬ renzo Mellini, storico dell' arte, secondo il quale l'autoritratto di Raffaello esposto agli Uffizi sarebbe una copia dipinta malamente dopo la morte dell'artista. Mellini ha descritto i risultati di suoi studi sull'autoritratto di Raffaello in una intervista, nella quale riferisce che l'originale, rimasto a lungo di proprietà di una famiglia romana, sarebbe stato immesso sul mercato una ventina di anni fa e acquistato per pochi milioni da un collezionista privato. Ora si troverebbe in una banca. L'autoritratto degli Uffizi fu donato invece da Ferdinando II de' Medici ed entrò a far parte della galleria fiorentina nel 1682.

Persone citate: Gian Lorenzo Mellini, Luciano Berti, Mellini

Luoghi citati: Firenze