Gli psicologi Urss tre giorni in Italia Un meeting atteso

Gli psicologi Urss tre giorni in Italia Un meeting atteso Gli psicologi Urss tre giorni in Italia Un meeting atteso E' la prima volta dal '70 che i massimi esponenti della ricerca sovietica si confrontano con gli italiani TORINO — Appuntamento d'eccezione, da stamane a mercoledì, nel capoluogo piemontese. Presso 11 Centro incontri della Cassa di risparmio, inizia il .primo Congresso italo-sovietico di psicologia., con la partecipazione di una delegazione al massimo livello, in arrivo dall'Unione Sovietica. .Non era mai successo che psicologi sovietici venissero in gruppo nel nostro Paese per partecipare ad un congresso — spiega la professoressa Angiola Massucco Costa, una delle figure più importanti della psicologia italiana, profonda conoscitrice di questa scienza in Urss —. Alcuni erano già venuti singolarmente. Ricordo Leontjev, già allievo di Vygotsky, a Torino nel 1970: ma si trattava di una riunione più limitata, sia come presenze, sia come .temi: avevamo parlato di psico-linguistica.. L'interesse per le tre giornate torinesi — nelle quali è prevista anche la partecipazione di studiosi molto noti della psicologia italiana, da Musatti a Quadrio, da Cesa Bianchi alla Andreani Dentici, Lostia, Fonzi, Oddone, Torre e tanti altri — è notevole. C'è attesa per le relazioni dei sovietici: di Lomov, direttore dell'Istituto Psicologico annesso all'Accademia delle Scienze dell'Urss: di Beljaeva (la sua comunicazione riguarda uno dei tradizionali cavalli di battaglia della ricerca sovietica in questo campo: la comunicazione verbale): di Shichirev (il professore, che conosce l'italiano, parla sulla psicologia sociale sovietica nella conoscenza e trasformazione della società); di Zazykin (psicologia del lavoro). Aggiunge la professoressa Massucco Costa: •/ primi contatti risalgono al lontano agosto del 1966, l'anno del XVIII congresso internazionale di psicologia, che si tenne a Mosca e che coronò l'apertura dei sovietici in questo campo verso l'Occidente.. Il dialogo continuò: .Cono¬ scemmo Smirnov. Luria. il fondatore della neuro-psicologia sovietica, autore di saggi importanti sull'influsso della lingua sulla percezione con studi che hanno interessato le popolazioni di alcuni Paesi asiatici dell'Urss.. .Un nuovo contatto fra italiani e russi è del 1983. Con una delegazione di psicologi italiani, Musatti, Quadrio, io e molti altri andammo a Mosca, sotto il patrocinio della Associazione Italia-Urss — aggiunge Massucco Costa —. Portai a Lomov la mia "Storia della psicologia sovietica", nella traduzione francese. Ovviamente, era un libro datato e lui mi invitò ad aggiornarlo con gli ultimi contributi delle ricerca sovietica. Risposi: "Perchè non venite voi, in Italia, a raccontarci il nuovo corso?". Il congresso di questi giorni è partito da qui.. L'ultimo confronto ad alto livello (e con un solo sovietico) è — come si è detto — del 1970. Da allora ad oggi, va registrato un avvenimento di rilievo in Unione Sovietica: la fondazione dell'Istituto Psicologico annesso alla Accademia delle Scienze, segno evidente del riconoscimento ad altissimo livello per lo stadio scientifico raggiunto dalla psicologia in Urss. Con Lomov direttore (uno degli ospiti delle tre giornate torinesi), si è messa in luce in questi anni la nuova generazione di psicologi sovietici. L'interesse per le loro relazioni è indiscitubile. L'inizio del congresso è per stamane alle 9.30. con l'introduzione della stessa Massucco Costa, presidente dell'Istituto Superiore di Psicologia Sociale che ha promosso il congresso e del professor Cesare Musatti, padre della psicoanalisi in Italia, che parlerà sui rapporti fra psicologi italiani e sovietici nell'immediato dopoguerra. Oggi, la giornata è dedicata alla teoria: domani, alle applicazioni pratiche : dopodomani alla psicologia del lavoro. Mario Tortello CHE TEMPO FARA'