Il turismo italiano aspetta il «boom» Previste entrate per 20 mila miliardi

Barcellona, il congresso nazionale degli agenti di viaggio si è aperto con note liete Barcellona, il congresso nazionale degli agenti di viaggio si è aperto con note liete Il turismo italiano aspetta il «boom» Previste entrate per 20 mila miliardi Gli operatori hanarrivi degli ameri ROMA — Un nuovo •boom» turistico, dopo quello registratosi lo scorso anno, è previsto per il 1986. Le entrate, secondo le previsioni degli esperti, dovrebbero superare i ventimila miliardi con un incremento, rispetto a quelle del 1985. pari al 18 per cento. Su queste note liete, si è aperto infatti il ventitreesimo congresso nazionale della Fiavet (la federazione degli agenti di viaggio) che si sta svolgendo in questi giorni a Barcellona. C'è però anche chi non condivide appieno tanto ottimismo e mette in guardia specie contro la «minaccia' che potrebbe venire da oltre Atlantico. .Non tanto — dice Carlo Mole, presidente della Cit, Compagnia italiana turismo — per la paura di attentati, quanto per il forte calo del dollaro.. Il turismo nordamericano Il vero ora sareb no però una preoccucani sia compensata ha rappresentato da sempre la spina dorsale dell'industria del sole: i turisti statunitensi sono di quelli considerati di prima classe, per la qualità delle loro richieste e per i soldi che spendono nel nostro Paese. Città a grande vocazione turistica, come Roma, Firenze. Venezia e Napoli, vivono più che altro, dal punto di vista turistico, sui visitatori nordamericani. Nelle settimane successive al dirottamento dell'-Achille Lauro» e agli attentati di Fiumicino e Vienna, si registrò un preoccupante calo delle prenotazioni dagli Stati Uniti. Si disse che perlomeno il quaranta per cento dei turisti americani che avevano scelto l'Italia per le loro vacanze avevano subito un improvviso ripensamento e ritirato le loro prenotazioni. Oggi, a due mesi dalle ulti¬ be in una banca pazione: il calo del do con un incremento di me azioni terroristiche, sembra che quel ricordo non condizioni più di tanto gli aspiranti visitatori statunitensi. Ma quel che continua a preoccupare gli operatori turistici italiani ed europei è il forte calo che la moneta americana ha subito sui mercati internazionali. A supplire all'inevitabile flessione prevista sulle rotte nordamericane dovrebbe però subentrare un apprezzabile Incremento di turisti provenienti dal Nord Europa. Si torna cosi ottimisticamente a parlare di miliardi di lire di entrate e di percentuali in crescendo. Cifre che trovano una conferma nei dati ufficiali forniti per la prima volta, proprio alla vigilia del congresso della Fiavet. dall'Enit, il nostro Ente nazionale per il turismo. Queste le più significative: il saldo attivo nel settore tu¬ La zona era dive llaro - Si spera che la flessione negli turisti provenienti dal Nord Europa ristico è salito lo scorso anno da 11.412 a 12.785 miliardi di lire con un aumento in termini reali (depurato cioè dall'inflazione) del 3.2 per cento. Gli arrivi (57.5 milioni) e le presenze (338,7 milioni di giornate) sono aumentati, rispettivamente, del 3,2 e del 2 per cento. Gli italiani, spinti anche dalla liberalizzazione valutaria, hanno fatto registrare un incremento nelle loro spese per viaggi all'estero di oltre il 30 per cento facendo salire la spesa complessiva a 4500 miliardi di lire. Le previsioni per la fine degli Anni 80 sembrano ancora più incoraggianti. Si è calcolato, ad esempio, che nel 1989 la domanda di viaggi a livello mondiale supererà i 500 milioni di persone con un fatturato di circa 150 miliardi di dollari. Una torta sulla quale in molti si preparano a mettere le mani. Di qui. l'idea degli agenti di viaggio italiani e dei nostri operatori turistici di organizzare il convegno a Barcellona. • L'ingresso di Spagna, Grecia e Portogallo nella Comunità — ha detto Giuliano Magnoni. presidente onorario della Fiavet — ha creato una nuova realtà: un vero e proprio mercato turistico comune europeo.. Un appello, dunque, è stato lanciato alle autorità politiche dei Paesi comunitari .perché operino una rivoluzione nelle idee e nella politica, assegnando al turismo una posizione primaria e prioritaria, trasformando il Mediterraneo in una grande mèta del turismo europeo.. Naturalmente, con il permesso del colonnello Gheddafi o di qualche altro leader mediorientale più estremista. r. c. ntata un luogo di spaccio di droga

Persone citate: Carlo Mole, Gheddafi, Giuliano Magnoni