Si è spento il jazz con i big americani

IVREA / Successo dell'Eurofestivai: è la prima vetrina della stagione IVREA / Successo dell'Eurofestivai: è la prima vetrina della stagione Si è spento il jazz con i big americani suonato il pianoforte con il suo trio (Piero Leveratto al basso e Paolo Pellegatti alla batteria), ma nelle altre serate aveva più volte fatto il batterista, cavandosela egregiamente. Lui si sente e si vuole soprattutto pianista, e ha ragione. Ma i buoni drummers sono cosi rari che di Bonafede ce ne vorrebbero due, uno al piano, l'altro alla batteria. Ne verrebbe fuori un gran bel complesso. IL FESTIVAL DEI FESTIVAL — A Eurojazz s'è anche latto un gran parlare dei prossimi appuntamenti. Il contrabbassista sanremese □odo Goya si pavoneggia non poco, e a ragione, per il gran Sanremo Jazz di quest'anno: a line aprile la città dei fiori ospiterà per tre giorni una turba di big, da Chick Corea a Tullio De Piscopo. da Thielemans a Elvin Jones, e via cosi. Gianni Basso dal canto suo già pregusta la prima edizione di Asti Jazz, in maggio, quando, profeta in patria, potrà affiancare ai suoi splendidi ragazzi dell'Ai Big Band gente come Chet Baker, Tommy Flanagan. Massimo Urbani, e ancora De Piscopo, forse Nistico, e chissà chi altri. E intanto se la gode, sornione, Paolino Fresu da Berchidda. Sassari, trombettista giovane e bravo, talmente bravo che tra pochi giorni andrà in sala di registrazione per incidere un disco con un partner celebre. Dave Liebman. «Credo che sia // primo disco jazz completamente pensato, prodotto e inciso in Sardegna-, dice con l'orgoglio dei sardi quando parlano della loro terra. E ti accorgi che Ira tante stelle in cerca di gloria, se c'è un trionfatore è lui, Paolino Fresu. jazzista sardo diventato grande restando nella sua Isola incantata, senza scegliere la strada triste dell'emigrazione verso le «capitali della musica» dove si incontra tanta gente che conta, e si smarriscono le proprie radici. ril ri IVREA — Il VI Festival del jazz europeo s'è chiuso ieri sera con il tradizionale omaggio ai maestri americani: e da veri, grandi maestri è composta la Timeless All Stars che ha suonato all'Auditorium «La Serra». Cedar Walton, Billy Higgins. Buster Williams, Harold Land, Curtis Fuller, Bobby Hutcherson sono davvero musicisti degni dell'etichetta di «tutte stelle». DA IVREA A TORINO — L'Eurojazz è Unito ma ha un'appendice stasera al torinese «Capolinea n. 8» dove sono ospiti i mostri sacri della Timeless, con uno dei grandi protagonisti del Festival, Il tenorsassolonista italoamericano Sai Nistico, e con il trio del pianista Marcello Tonolo, del bassista Attilio Zanchi e del batterista Franco Mondini che già l'ha affiancato a Ivrea. Il trio al «Capolinea» è nato e suona ogni settimana: in virtù dell'assidua frequentazione fra i componenti è diventato solido, affidabile, affiatato. Ivrea era la sua prima uscita • nazionale»: operazione riuscita. LA NOTTE DEI SAX — NisliCO sabato sera ha fatto scintille, suonando celebri standard e sue composizioni — tra cui un commosso ricordo dell'amico e collega Joe Farrel, scomparso di recente — e rammentando a chi l'avesse dimenticato che fra i grandi del sax tenore c'è anche lui. In finale di concerto ha invitato sul palco altri due magnifici tenorsassofonisti presenti al Festival, Gianni Basso e Barney Wilen. I tre si sono scatenati in uno Sweet Giorgia Brown che ha fatto da stuzzichino per la jam session al Jazz Club. Alle quattro del mattino i sax sofliano ancora. OLI OLANDESI VOLANTI — Un uomo solo poteva riliutare l'Invito di Nistico a salire sui palco per unirsi alla testa del sax. E Dick Vennik rifiutò. Vennik è il sassofonista co-leader, con il pia¬ in ogni |azzman un fratello e in ogni concerto una rimpatriata tra vecchi amici, non riusciva a larsene una ragione. DOPPIA VITA DI BONAFEDE — Musicista bravo quanto schivo, e (orse per questo sottovalutato, Luigi Bonalede è stato Ira i protagonisti del Festival. Ieri sera ha un'intesa sicura e idee chiare. Da un punto di vista umano però questi olandesini non è che siano degli allegroni. E Dick, quando gli hanno chiesto di tornare sul palco per suonare con gli altri sassofonisti, ha preterito restarsene in camerino con i compagni suoi. Il povero Gianni Basso, che vede nista Rem De Graafl. del gruppo olandese che ha aperto la serata di sabato, e che comprende anche il bassista Koos Senese e il batterista Erik Ineke Gli olandesi volanti hanno conquistato il pubblico con un jazz solido, divertente, tecnicamente perfetto. Niente elucubrazioni intellettuali, ma 17.15 Kronot. telefilm 18.30 La auto dalla settim19— Tifo contro trio 20 — La grande barriere, 20,30 I novellini, telefilm 21.15 Caldo: Torino-Avell23 — Willy Dorico a I tuoi Videogruppo Tele Subalpina

Luoghi citati: Berchidda, Ivrea, Sanremo, Sardegna, Sassari, Torino