L'Iran respinge il secondo emissario di Parigi Doveva trattare per gli ostaggi della «Jihad»

L'Iran respinge il secondo emissario di Parigi Doveva trattare per gli ostaggi della « Jihad » L'Iran respinge il secondo emissario di Parigi Doveva trattare per gli ostaggi della « Jihad » PARIGI — L'Iran non ha accettato neppure il secondo emissario inviato dal governo di Parigi per parlare della sorte degli ostaggi francesi in Libano, l'ambasciatore a Tunisi Eric Rouleau: lo ha tatto attendere all'aeroporto di Teheran, in mancanza del visto, da mercoledì 12 fino a sabato, quando egli si è risolto a riprendere l'aereo per Parigi: è la stessa agenzia iraniana Ima ad annunciarlo, affermando inoltre che anche il primo emissario designato dal governo francese, Marc Bonnefous, direttore del settore per il Medio Oriente e l'Africa del Quai d'Orsay, era sbarcato all'aeroporto di Teheran martedi 11, «senso preventivi accordi, e si è visto rifiutare il visto». L'Iran non parla degli ostaggi: afferma che il diplomatico francese •desiderala incontrare responsabili del governo iraniano per parlare di questioni il cui tenore non è stato reso noto». Il Quai d'Orsay ha reagito ieri definendo «erroneo», nel suo complesso, il dispaccio dell'Iran pervenuto a Parigi. Lunedi il Quai d'Orsay aveva detto soltanto che le autorità iraniane «non avevano dato risposta positiva» all'invio di Bonnefous. ma mai si è parlato di un suo viaggio fino all' aeroporto di Teheran. Quanto alle informazioni circa il viaggio dell'ambasciatore Eric Rouleau, il Quai d'Orsay si è sempre rifiutato di confermare o smentire che gli fosse stata affidata tale missione. Secondo fonti informate, non è vero, che l'ambasciatore a Tunisi Rouleau abbia •atteso invano per tre giorni all'aeroporto di teheran il suo visto», ma non sembra comunque che la sua missione abbia avuto risultati spettacolari. Il suo soggiorno si è svolto •normalmente»; l'ambasciatore ha incontrato personalità che aveva conosciuto all'epoca della rivoluzione iraniana, quando era giornalista a «Le Monde», hanno detto le stesse fonti. L'impressione è che l'Iran non voglia apparire come Implicato nel sequestro degli ostaggi francesi, o in posizione da poter esercitare un'influenza su di loro. Il medico di origine libane¬ se Rezah Raad, emissario non ufficiale ma «ufficioso*, del governo di Parigi presso la «Jihad islamica-, ha fatto ai rapitori degli ostaggi francesi in Libano promesse sconsiderate, provocando il fallimento delle trattative: lo ha affermato ieri Omrane Adham, l'emissario personale del presidente Mitterrand presso il presidente siriano Hafez el Assad, in un'intervista a Tf-l. Il molo di Raad, nel quale la «Jihad islamica» aveva indicato 1' •unico interlocutore accettabile», ma che ha poi smentito di avere mai visto, è stato sempre considerato poco chiaro. -Un ruolo ambiguo», aveva già scritto «Le Monde» nei giorni scorsi. Ieri »Le journal du Dimanche», scrive, dello •strano dottor Raad», che già nel novembre scorso, in una precedente missione che si era offerto di assumersi, egli aveva •seminato il dubbio e imbrogliato le piste». L'emissario del presidente Mitterrand, Omrane Adham, che ha consegnato sabato un messaggio personale del Capo dello Stato al presidente siriano, ha detto ieri: se tutti gli sforzi fatti dalla Siria per liberare gli ostaggi francesi sono falliti «é perchè vi è stato l'intervento nell'affare di numerosi cittadini francesi, o di certi cittadini francesi». Cosi continua a essere terribilmente ingarbugliata la questione degli ostaggi e nessuno può sapere come andrà a finire.

Persone citate: Bonnefous, Eric Rouleau, Marc Bonnefous, Mitterrand, Raad, Rezah Raad