Il Genoa continua a sperare

Brescia e Vicenza vincono fuori casa, ma i rossoblu superano un diretto concorrente Brescia e Vicenza vincono fuori casa, ma i rossoblu superano un diretto concorrente Il Genoa continua a sperare S'impone «la legge di Marassi» Questo Ascoli[Malvoglio, che show non dà scampo Il Vicenza sbanca l'Olimpico (4 a 3): il portiere laziale, «pizzicato» dai tifosi, si toglie la maglia vi sputa sopra e la getta tra gli spettatori di GIORGIO BIDONE GENOVA — Il Genoa continua a imporre la -legge di Marassi» . dove ieri anche la Triestina, rivale dei rossoblu nella lotta per la promozione, è stata sconfitta. Di misura, ma sconfitta. E, con questo successo. 1 rossoblu di Burgnich hanno conquistato 24 punti di fronte al pubblico amico, sui 26 disponibili nelle 13 gare disputate. Avessero ottenuto qualche miglior risultato in trasferta, dove invece hanno collezionato soltanto cinque pareggi, i genoani potrebbero guardare con ben maggiori ambizioni alla promozione. Vittoria di misura, si diceva, ma vittoria meritata, senza ombra di dubbio. Contro una Triestina che non faceva mistero delle sue intenzioni I genoani fra le mura amiche hanno battuto an18') - Conquistati in casa 24 punti sui 26 disponi di uscire da Marassi imbattuta, e che per la circostanza contava sui rientri di Costantini in difesa e di Cinello all'attacco, il Genoa si opponeva con uno schieramento ampiamente rimaneggiato per le assenze, dovute a squalifica, del -libero. Faccenda e del centravanti Marulla. Poi. all'ultimo minuto, è venuto a mancare anche Mauti. che Burgnich ha sostituito a centrocampo con il rispolverato Marini. E Marini è stato la lieta sorpresa in casa genoana. assumendo quel ruolo di regista della squadra che. fino a ieri, sembrava non trovare un degno interprete. L'ex laziale, che indubbiamente ha i piedi buoni, ha trovato la giusta posizione per mettere in azione le punte, Tacchi e il giovane Ferraris, e proprio da un suo lungo che la Triestina («colombili - Rammarico per le suggerimento, al 18', è arrivato il gol che ha deciso l'incontro. Sul lancio di Marini ha tentato l'intervento di testa Costantini, fallendolo, e Tacchi, spostato sulla destra, ha potuto puntare a rete con decisione. Due passi e, visto che Bistazzoni era un po' fuori porta, l'ala sinistra ha indirizzato, al volo, una precisa ■ colombella- verso il secondo palo, che ha reso inutile il tentativo di parata in extremis del portiere ospite. Su questo gol. poi, il Genoa ha costruito la sua partita e la sua vittoria. Nel primo tempo la squadra di Burgnich, sospinta da un Policano che non avrà i piedi buonissimi, ma che sul piano fisico non teme confronti, ha giocato con sagacia e con buoni schemi. In difesa Trevisan, spostato da stopper a mbella» di Tacchi al e infruttuose trasferte libero, ha retto con autorità il reparto, mentre Corino concedeva poco o niente a Cinello e Testoni lo imitava con De Falco. A centrocampo. Mileti. Eranio e Boscolo giocavano con buona diligenza, oltre che con notevole vigore agonistico (ma. per la cronaca, tutto il Genoa ha disputato un incontro più che apprezzabile sotto questo profilo), consentendo a Marini una certa libertà nell'impostazione del gioco offensivo. La Triestina, altrettanto brava nella zona centrale del campo, reagiva allo svantaggio più con rabbia che con pericolosità, tanto è vero che Cervone non era costretto ad alcuna parata. Si dava parecchio da fare, tra gli ospiti. Iachini, un «ex» rossoblu parecchio beccato dal pubblico per certi suoi atteggiamenti (e poi anche ammonito dall'arbitro per proteste: ma fioccheranno, a questo proposito, anche molte altre ammonizioni, Boscolo, Braghin, De Falco e Marini, e le decisioni di Sguizzato sono apparse giuste). Ma. con De Falco e Cinello strettamente sorvegliati, gli ospiti non riuscivano a trovare la via della conclusione a rete. Nemmeno nella ripresa ci riuscivano, quando il Genoa arretrava un po' il baricentro del gioco, lasciando, in pratica, il centrocampo a disposi zione della Triestina. Un col po di testa di Cinello finiva fuori, né miglior sorte aveva un diagonale di De Falco. Ferrari tentava la carta delle sostituzioni, ma la se conda (Scaglia per Braghin) durava appena due minuti, perchè Scaglia si faceva notare soltanto per un pugno sferrato a Mileti in reazione a un fallo, e finiva .subito negli spogliatoi (79'). '" di ANDREA FERRETTI ASCOLI — Battendo un coriaceo Palermo, l'Ascoli ha ripreso la marcia dopo il rovescio di Vicenza. Per gli uomini di Boskov è stato un successo molto sofferto, maturato non in virtù di una superiorità dì gioco, ma grazie alle prodezze balistiche dei suoi specialisti: prima Trifunovic con il piede destro, poi Incocciati col sinistro, hanno infilato la porta di Paleari consentendo ai marchigiani di mantenere inalterato il vantaggio in vetta alla classiIca. Il primo tempo è trascorso senza grosse emozioni con i siciliani a controllare l'iniziativa ascolana, peraltro sterile. Una sola occasione da gol, al 38'. quando Vincenzi, sfruttando un'abile finta di Barbuti, ha scaraventato un gran destro centrando in pieno il palo di Paleari. Ha esordito in serie B il ventenne Antonio Gaspari, mediano della squadra primavera, che ha disputato una buona prova dopo aver superato l'inevitabile avvio emotivo. Tutti nella ripresa i cinque gol di questa partita giocata su un campo piuttosto allentato e quindi insidioso. Trifunovic ha sbloccato la situazione al 2' della ripresa infilando l'angolino alla destra di Paleari, sorpreso e partito in leggero ritardo. Dopo 8' di rincorsa il pareggio del Palermo. Gran tiro al volo di De Biasi da fuori area. Corti respinge di pugno e Guerini, come al solito avanzato, è pronto alla decisiva ribattuta. Trascorrono 3' e l'Ascoli va di nuovo in vantaggio. Trifunovic opera un traver' sono dalla sinistra. Barbuti è Il Vicenza sbanca l'Olimpico (4 a 3): il portiere dai tifosi, si toglie la maglia vi sputa sopra e la ge che anticipa Calcaterra e batte Malgioglio in uscita. Il pareggio dei vicentini arriva al 55': Savino dalla destra crossa in area dove Rondon precede ancora Calcaterra e di testa mette in rete. La Lazio si riporta in vantaggio al 69': Podavini lancia Dell'Anno, il centravanti e Bertozzi si spintonano appena entrati in area. Dell'Anno cade a terra e Magni fischia il rigore che Garlini trasforma. Calcaterra, quattro minuti dopo, spinge Rondon in area che accentua la caduta: terzo rigore e rete di Nicolini. AUSI Montani calcia da oltre trenta metri. Il tiro è centrale ma sorprende nettamente Malgioglio. pronto nella «torre» di testa per servire Incocciati: l'ex milanista non ha difficoltà nel trafiggere Paleari da pochi passi. L'altalena delle emozioni è tutt'altro che finita. Al 63' siamo di nuovo in equilibrio. Corti non trattiene un tiro da fuori area e Sorbello è molto rapido nel rubargli la sfera. Al 72' arriva il gol-partita. Vincenzi subisce un fallo fuori area e l'arbitro Baldi fischia la punizione. Incocciati calcia con astuzia indovinando l'angolino aito alla sinistra del portiere. una doppietta, e i padroni di casa sono tornati in vantaggio soltanto grazie ad un rigore molto discutibile concesso dall'arbitro Magni. Le reti. Al quarto d'ora Magnocavallo scatta sulla sinistra e dopo una lunga sgroppata crossa al centro. Pasciullo respinge e sul rimpallo Toti dal limite azzecca uno splendido sinistro che sinsacca all'incrocio dei pali. Il raddoppio giunge al 32': Dell'Anno, lanciato in profondità da Caso, supera in velocità Bertozzi ma appena entrato in area viene spinto alle spalle dal terzino. Rigore che il cannoniere Garlini trasforma con freddezza. Savino, al 42', libera Rondon sulla sinistra di GIUSEPPE FEDI ROMA — Sfumano le residue speranze di promozione della Lazio colata a picco, dopo un primo tempo spumeggiante, per gli errori della difesa e soprattutto nel finale per una papera colossale di Malgioglio. Il portiere biancoazzurro, oltre a spianare la strada al successo del Vicenza, si è reso protagonista, all'uscita dal terreno di gioco, di un gesto molto grave. Contestato dai tifosi per l'ultimo gol subito, si è tolto la maglia e dopo averci sputato sopra l'ha lanciata sugli spalti. «Non accetto gl'insulti — ha detto Malgioglio negli spogliatoi — perchè un infortunio del genere può capitare a chiunque». 17 portiere, più tardi, avrebbe addirittura manifestato il proposito di non giocare più al calcio. Contro il Vicenza, Simoni aveva recuperato in extremis Garlini, Magnocavallo e Dell'Anno, reduci da squalifiche. E soprattutto il rientro di quest'ultimo si è fatto sentire. Grazie ai suoi spunti, infatti, la Lazio ha avuto un ottimo avvio e nel giro di mezz'ora si è trovata in vantaggio di due reti. Il Vicenza, squadra rivelazione del campionato di B, e reduce da un successo con la capolista, è apparso frastornato e ha subito il gran ritmo impresso dalla Lazio. Poi, due minuti prima dell'intervallo, grazie ad una incertezza della retroguardia biancoazzurra, è riuscito ad accorciare le distanze. Nella ripresa la Lazio ha incominciato a balbettare a centrocampo dove Fonte, subentrato all'infortunato Vinazzani, ha fatto soltanto confusione. In difesa Calcaterra ha perso un'infinità di duelli con Rondon, autore di laziatta tr le, «pizzicato» a gli spettatori

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