Da Briegel il colpo di grazia
La Roma, battuta da un gol del tedesco al 90', deve abbandonare la rincorsa alla Juve? La Roma, battuta da un gol del tedesco al 90', deve abbandonare la rincorsa alla Juve? Da Briegel il colpo di grazia I Dopo la gara incidenti con 9 feriti aggio con reti del capocaderisi, su rigore - La rete 3-2 VERONA (all. Bagnoli): Giuliani 6; Ferroni 6,5, Volpati 6; Tricella 6,5, Fontolan 4,5, Briegel 73; Bruni 6,5, Sacchetti 6,5, Galderisi 53, DI Gennaro 7, Elkjaer 6. ROMA (all. Eriksson): Tancredi 6; Gerolin 63. Bonetti 6; Boniek 6,5, Nela 63. Lucci 53; Desideri 6 (81' Graziani s.v.), Cerezo 6, Pruzzo 8 (81' Tovalieri s.v.), Ancelotti 7, Di Carlo 6. Arbitro: D'Elia 8. Reti: 22' Pruzzo, 24' Di Gennaro, 29" Pruzzo, 49' Galderisi (rigore), 90' Briegel. BRUNO BERNARDI kjaer, aveva stoppato di petto, poi si era liberato prima di Nela e poi di Lucci accentrandosi e, prima dell'Intervento di un altro romanista, aveva fiondato nell'angolo basso, sulla destra di Tancredi, vanamente proteso in tuffo. Mentre sul tabellone luminoso lampeggiava la gigantesca scritta «Gol., e Briegel veniva soffocato dagli abbracci degli increduli compagni, si notava D'Elia, dopo aver indicato il centrocampo, avvicinarsi a Bruschini. Dopo le spiegazioni, l'arbitro assegnava giustamente il punto. Sarebbe stato facile per D'Elia lavarsene le mani, compensando un sospetto fallo da rigore ai danni di Boniek, catapultatosi nell'area veronese all'87'. rovinando a terra nel tentativo di liberarsi dalla morsa di Tricella, Briegel e Volpati, che metteva In corner. Viceversa, con molta onestà, D'Elia ha riconosciuto regolare il punto del gigantesco tedesco. Un boato ha salutato il successo del Verona, cosi come un urlo di gioia si era levato nel primo tempo quando, da Torino via radio, era arrivata la notizia del temporaneo nnoniere Pruzzo, i gia della vittoria veronese vantaggio del Napoli sulla Juventus. Con la Roma vincente, 1 punti si erano ridotti a due e la sfida di domenica prossima all'Olimpico offriva alla squadra di Eriksson la prospettiva, davvero rosea, di un clamoroso aggancio con i bianconeri. Pur non dannandosi, la Roma aveva disputato un buon primo tempo meritando largamente il 2-1. Il Verona appariva irriconoscibile. Briegel non trovava la posizione giusta dovendo ballare tra Gerolin e Cerezo e solo DI Gennaro, nonostante la bronchite accusata in settimana, aveva idee lucide a centrocampo, dove gli davano man forte Sacchetti su Boniek e Bruni sulla fascia laterale. Il bravo Tricella non bastava per puntellare la difesa traballante dove Fontolan, peraltro in non perfette condizioni fisiche, era come «stregato, da Pruzzo, incapace di anticipare il baffuto bomber che ne approfittava, e alla grande. Al 22', Ancelotti caracollava sulla destra e una voragine si apriva davanti al capitano che, utilizzato in extremis malgrado la botta ricevuta nell'ultimo allenamento, stava dominando a centrocampo. Ancelotti pennellava un preciso traversone che Pruzzo, anticipando Fontolan, dirottava di testa nel «selle» sulla sinistra di Giuliani. La replica del Verona era immedata e nel giro di due minuti produceva il pareggio al termine di una mischia. Su corner di Bruni, Lucci rinviava storto e corto proprio sul llorossi si sono visti raggi contestata dagli ospiti per destro di Di Gennaro che, da distanza ravvicinata, insaccava. Tutto da rilare, ma la Roma dava la sensazione di poter amministrare risultato e partita a proprio piacimento. Il Verona si allacciava nell'area giallorossa con Elkjaer che veniva anticipato da Lucci: la lolla invocava un penalty che non c'era. Sacchetti veniva ammonito (dopo era il turno di Galderisi, Cerezo, Briegel e Ancelotti a conlerma della spigolosità del match) e la Roma coglieva i Irutti della sua superiorità tecnico-tattica al 29'. Lucci recuperava un pallone lungo ì'out sinistro e pennellava un traversone in centroarea dove Pruzzo, sempre ammirato a debita distanza da Fontolan, compiva un autentico capolavoro, colpendo al volo di sinistro e indirizzando, a Hi di traversa, poco sotto la conlluenza dei pali. Due tiri, due gol per «O' Rey di Crocelieschi. balzato prepotentemente a quota 15, sempre più solo al comando della classifica dei tiratori scelti. Pruzzo non sapeva che sarebbero state due reti inutili. E dai 600 giallorossi, con uno striscione con su scritto «Roma capoccia., si levava un urlo «Napoli, Napoli». Ma nella ripresa, MacisteBriegel si svegliava e cominciava a seminare il panico nella retroguardia romanista, prima con un'incornata di poco fuori (47') e due minuti dopo obbligando Cerezo, affiancato da Lucci, a stenderlo in area determinando il rigore. Proprio Galderisi era ungere prima da Di presunto fuorigioco il giustiziere e, con una finta, beffava Tancredi mentre, quasi contemporaneamente, la Juventus riacciuffava il Napoli. La beffa più grande, doveva però ancora venire. Tricella fermava Boniek appena fuori area. Il polacco cadeva dentro ma D'Elia aveva visto bene e fischiava una semplice punizione dal limite. In precedenza, anche su un mani di Ferroni (6') 1 romanisti avevano reclamato, invano, la massima punizione. La Roma, comunque, aveva il match-ball al 78' quando Boniek, su perletto cross di Gerolin, girava a Hi di traversa al volo di collo destro. Dopo questa fiammata la Roma dava l'impressione di essere come paga del pareggio, sebbene Eriksson Inserisse (81') ben due elementi treschi, Graziani e Tovalieri, al posto di Pruzzo e Desideri. Il tecnico svedese cercava il •ko., ma al tappeto ci Univa la Roma dopo che D'Elia aveva sorvolato su un «sandwich, ai danni di Boniek. Il missile di Briegel non perdonava. E cosi, dopo undici risultati utili consecutivi, arrivava la prima sconfitta (1 giallorossi non perdevano dal 1" dicembre '85, a Marassi con la Sampdoria, 1-0) che ridimensiona bruscamente le ambizioni della Roma ad una settimana dallo scontro diretto con la capolista. Una brutta giornata per i giallorossi, che avrebbe potuto invece essere radiosa. Il Verona, che all'andata perse al 90', ha restituito la pariglia e. adesso, torna a intravedere la «zona Uefa». I Verona, Il primo dei due imitil i e«l giallorossi, realizzato di testa dal capocannon i ■VERONA — Nove feri ti prima e dopo la partita Verona-Roma, ma non si contano quelli che si sono (atti medicare a casa. Il bilancio è abbastanza pesante ma nessuno del medicati negli ospedali veronesi è grave. Prima della gara pi! c'è stato da parte di tifo- ni,1, si romanisti un lancio di [in monetine. Un pezzo, pare da cento, ha colpito jjjjj il fotografo Lorenzo Serpelloni, che ha rlpor- i li tato un taglio a un so- jlp pracclgUo. Durante la |||| partita, tutti tranquilli; I! scatenati, invece, dopo il ijj! match, con scontri e pi corpo a corpo all'uscita ||| dello stadio e nella zona ili! della stazione. Il bilancio è di cinque veronesi e due romani feriti. I veronesi sono Guglielmo Vesuvl, 13 anni, da Bussolengo; Silvano Sturati, 43 anni; Giancarlo Marani, 21 anni; Dino Vinco, 44 anni, e Vinicio Savoia, 36 anni Nessuno di questi è grave, le prognosi variano da 3 a 7 giorni. Per i due romani feriti nella zona del Tempio Votivo, Roberto Ferri, 22 anni, e Paolo Branchi, 19 anni, la prognosi è di 3 giorni. Negli scontri è rimasto ferito anche un agente della Celere di Padova, Luca Cavagglon, 21 anni, da Alte Ceccato (Vicenza), che ha riportato la frattura di un dito, con prognosi di 30 giorni. La polizia è intervenuta con estrema decisione, ci sono stati due fermi. iere Pruz/o
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