John Young il capo degli astronauti incolpa i dirigenti Nasa per la tragedia di Ennio Caretto

Sempre più polemica negli Stati Uniti per l'esplosione del «Challenger» dopo il lancio Sempre più polemica negli Stati Uniti per l'esplosione del «Challenger» dopo il lancio John Young, il capo degli astronauti incolpa i dirìgenti Nasa por la tragedia Le radici del concetto di onore inteso come stima e rispettabilità sono antiche ed annidate nel profondo della vita comune di ogni ceto sociale. Trovano così giustificazione i reati contro l'onore in generale quali le figure della ingiuria e della diffamazione, rispettivamente previste e punite dall'art. 594 e 595 del codice penale vigente. Questo, nella sua formulazione originaria, prevedeva altresì tutta una serie di norme connesse allo specifico onore sessuale, quali quella del matrimonio come causa estintiva dei reati di violenza carnale, ratto e corruzione (art. 544). dell'infanticidio per causa d'onore (art. 578). dell'omicidio e delle lesioni personali per causa d'onore (art. 5S7) e dell'abbandono di neonato sempre per causa d'onore (art. 592). In particolare questi delitti pre¬ Mario Luzi Sarebbero state trascurate elementari norme di sicurNessuno vuole volare finché non saranno apportate John Young. l'astronauta che ha messo sotto accusa la Nasa | Il traffico prospera nel caos dell urezza - «Soltanto la fortuna e le modifiche richieste allo WASHINGTON — Il capo degli astronauti. John Young, l'uomo che è stato più di ogni altro nello spazio — ben cinque volte — e che ha comandato il primo Shuttle, ha mosso una durissima critica ai dirigenti della Nasa, accusandoli di aver trascurato le più elementari norme di sicurezza, e di aver messo a repentaglio la vita di numerosi equipaggi. Pur di non rinviare o annullare dei voli, ha scritto Young in un incandescente memoriale ai suoi superiori, la Nasa ha rischiato delle catastrofi: solo un'incredibile fortuna le ha evitate. Young. che prima di ogni missione partecipa agli ultimi controlli, ha compilato uno spaventoso elenco di problemi — cosi lo ha definito — che a suo parere vanno assolutamente risolti prima della ripresa del programma | della ripresa del progra a guerra civile — ha detto — ha evitato «Shuttle» - Anche altri pr dello Shuttle. Ha inoltre citato sei-sette casi in cui la navetta è miracolosamente sopravvissuta a una serie di guasti secondo lui prevenibili. Infine ha avanzato 34 proposte di modifica dello Shuttle. Questa di Young è la seconda e più clamorosa protesta degli astronauti. Pochi giorni fa. la prima donna americana nello spazio. Sally Ride, che fa parte della Commissione inquirente sul disastro del Challenger, ha dichiarato in pubblico che non tornerà a volare se non ci sarà una riforma della Nasa. Comunque si concluda l'inchiesta, è certo che il primo compito del nuovo direttore dell'ente spaziale. Fletcher, che già lo diresse dal '71 al '77. sarà quello di ristabilire la fiducia degli astronauti nei dirigenti e nella macchina più complessa mai costruita dall'uomo. -Molte disfunsioni potenzialmente dì estrema gravità sono state scoperte dopo che 10 Shuttle è entrato in funzione- ha scritto Young. l'unico dei membri degli equipaggi americani ad aver volato anche sull'Apollo, e a essere sceso sulla Luna. -Prese ad una ad una, esse non erano cosi inquietanti da impedire i lanci della navetta. Ma tutte insieme, costituiscono un ostacolo quasi insormontabile-. -Se la nostra direzione non ha il coraggio di bloccare 11 programma quando è indispensabile apportare delle rettifiche allo Shuttle, noi non riusciremo a garantire la salvezza né delle navette né degli astronauti- ha concluso Young. Il memorandum è stato consegnato al direttore delle operazioni della Nasa Abbcy. al direttore dello Shuttle stesso, l'ammiraglio Truly. anch'egli astronauta, uno dei più stretti amici di Young. e naturalmente a Fletcher. La reazione di Truly è stala immediata: -Sono d'accordo con John che la sicurezza dei voli deve venire prima di qualsiasi altra considerazione: non ripartiremo, fin altre sciagure con perdita sicura rotestano e questo delicato caso tte ra a do ha mosetechi na lly msadion ci sa. inmo ore er, al ire nei na ita quando non avremo risolto tutte le questioni-. Il memoriale di Young sembra risalire al 4 scorso, ma e stato reso pubblico dalla Nasa solo ieri, dopo che un quotidiano dì Houston era riuscito a mettere le mani su alcuni suoi passi. Consta in tutto di 11 pagine, e il suo invio è stato preceduto da un incontro dello stesso Young con il capo della Commissione inquirente, l'ex segretario di Stato Rogers. Young ha ottenuto che Rogers nomini un astronauta quale funzionario di collegamento con il corpo di spedizione: si tratta di Shaw. che è stato sulle navette insieme con il suo capo, e che seguirà dall'esterno i lavori della commissione. Una delle più importanti osservazioni fatte da John Young e che -paradossalmente, i dirigenti della Nasa non sembrano avere il mini¬ mstsenddnsotamcccnYplasfcccbddin Proposte di un a di tante vite umane» o crea molti malumori mo dubbio di essere net giusto». -Non capiamo — ha proseguito il capo degli astronauti — come essi non si rendano conto di aver commesso degli errori. Era noto a loro, non a noi. che il razzo propulsore dello Shuttle rappresentava una incognita: noi siamo alle prese con una macchina molto complessa, non con un aereo di linea, ed occorrono precauzioni straordinarie-. La casistica presentata da Young sugli incidenti -evitati per miracolo» comprende il lancio del Challenger, lo scorso agosto, nella pioggia e tra forti correnti d'aria; un lancio del 1984, quando le valvole che controllano l'afflusso di carburante della navetta si bloccarono: ancora un lancio del Columbia nel 1985. quando lo Shuttle rischiò di non inserirsi in orbita. Ennio Caretto n giurista che revi

Luoghi citati: Columbia, Houston, Stati Uniti, Washington