Chiesa brasiliana dal Papa Un chiarimento decisivo?

Convocato il vertice della Conferenza episcopale Convocato il vertice della Conferenza episcopale Chiesa brasiliana dal Papa Un chiarimento decisivo? Tre giorni di colloquiteologia della liberazpoveri» - I fermenti CITTA' DEL VATICANO — Il «chiarimento", nell'aria ormai da anni, fra una delle chiese locali più grandi, e più percorse da fremiti, quella brasiliana, e il centro del mondo cattolico arriverà fra qualche giorno, in Vaticano. L'ha deciso Papa Wojtyla, convocando, dal 13 al 15 marzo l'intero vertice della Conferenza episcopale d'oltre oceano. E' un incontro senza precedenti, o quasi: le uniche altre occasioni che vengono alla mente sono il «Sinodo olandese», dal gennaio 1980 (il primo passo della «normalizzazione, di una Chiesa troppo avanzata per i parametri romani), e i colloqui con i vescovi statunitensi (ma in quell'occasione il dialogo era allargato ai rappresentanti di altre conferenze episcopali), quando in Usa stava ui in Vaticano - Fra i zione, celibato, «scelt dell'America Latina per essere pubblicato dalla Conferenza episcopale un duro documento sulla guerra nucleare, e sulla teoria del •primo colpo, dissuasivo, documento che preoccupava non poco l'amministrazione Reagan. E un terzo, importantissimo precedente riguarda la chiesa peruviana, i cui vescovi furono invitati due anni fa a venire a Roma per discutere, fra le altre cose, della posizione da assumere di fronte alla teologia della Liberazione. Fu una sottile battaglia diplomatica, che si risolse in una sorta di compromesso grazie all'opera di convincimento che alcuni presuli fra i più stimati svolsero sul papa stesso: per ammorbidire l'impostazione, molto dura, data dalla Congregazione per la dottrina della fede (ex Sant'Uffizio) alla fase iniziale dei lavori. Questa volta le fonti ufficiali si affrettano a chiarire: -Non si tratta né di un sinodo, né di altra assemblea d'indole canonica, bensì dì un incontro informale e inteso ad approfondire, in fraterno dialogo, temi interessanti la vita e l'attività della Chiesa in quella nazione-. Ma appare chiaro che se il Papa chiede ai responsabili della Chiesa brasiliana di discutere per tre giorni con lui non lo fa per motivi di poco conto; e i precedenti storici di incontri di questo genere, come abbiamo visto, si sono sviluppati in genere sul tema delle «correzioni di rotta» che Roma ritiene necessarie. E' significativo che questo genere di «convocazioni» si stia facendo sempre più frequente. Significativo della crescita di autonomia delle Chiese locali, che assumono via via posizioni — e risposte ai problemi — meno omogenee di un tempo. Significativo di un nuovo stile di intervento vaticano; e significativo di quella che è Una. delle maggiori preoccupazioni — e dei compiti più difficili e gravosi — del pontificato attuale. E cioè riaffermare il ruolo di Roma come punto convergente e di unità di una Chiesa che non è mai stata cosi visiona il codice temi in discussione, a preferenziale per i e i timori di Roma multinazionale come adesso. E in cui le spinte centrifughe non sono mai state così forti da secoli. La Conferenza episcopale brasiliana è la più numerosa del mondo (555 membri) dopo quella degli Stati Uniti. La Chiesa brasiliana si colloca in posizione guida nel continente che diventerà, nel giro di vent'anni, il principale «serbatoio, della cattolicità mondiale. Ma è anche la Chiesa in cui nascono atteggiamenti che preoccupano da un punto di vista dottrinale, e no, la Santa Sede. Qualche mese orsono quattrocento preti, oltre a vescovi, religiosi e diaconi hanno dato vita al 1" incontro nazionale del clero brasiliano. Fra i risultati del convegno, la scelta per i sacerdoti ad impegnarsi snella lotta dell'uomo brasiliano, vittima dell'ingiustizia generalizzata che produce fame, violenza e miseria-, un accento sulla •liberazione integrale- corretto, ma che ricorda uno dei nodi principali di questi anni, la teologia della liberazione. E uno degli argomenti «tabù» del pontificato di Giovanni Paolo II. il celibato: -Si sente la necessità — dice il documento conclusivo del convegno, riportato da "Settimana" — di approfondire gli studi sul celibato opzionale e di sollecitare che la dispensa dal celibato sia di competenza della Conferenza episcopale o della diocesi-, e non più delle congregazioni romane, dove giacciono, irrisolti, migliaia di casi. L'agenda dei lavori per i tre giorni di colloquio in Vaticano non e stata ancora resa nota. Ma certamente si parlerà di teologia della liberazione (quella «cattiva», e quella accettata da Roma), anche in relazione al secondo documento sul tema preparato dal cardinale Ratzinger, e la cui pubblicazione è ormai prossima. E poi si parlerà di «scelta preferenziale», ma non esclusiva per i poveri, e della concorrenza che le sette protestanti, finanziate dall'estero, stanno conducendo alla Chiesa cattolica. Ma in questi «contenitori» rientrano molti altri problemi, sui quali si esprimeranno i ventidue ospiti brasiliani: i tre membri di presidenza della Conferenza, i quattordici presidenti «regionali», e i cinque cardinali presenti nel Paese. Marco Tosatti Scarcerazione per ex senatore PiHella POTENZA — La seconda sezione della Corte d'Assise di Roma ha ordinato la scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare dell'ex senatore socialista Domenico Pittella. in attesa di giudizio per partecipazione a banda armata. Il provvedimento è stato notificato all'imputato a fine febbraio, ma se ne è avuta notizia solo ieri. Pittella, tuttavia, non è tornato in libertà perché è tuttora agli arresti domiciliari per un altro procedimento penale sul terrorismo rosso, nel quale è stato rinviato a giudizio con l'imputazione di insurrezione armata contro lo Stato. Infatti i termini di custodia cautelare per questo processo scadranno la prossima estate. 4 mesi fa a Bassano

Persone citate: Domenico Pittella, Giovanni Paolo Ii, Marco Tosatti, Papa Wojtyla, Pittella, Ratzinger