A Grange Sises regno in altura per clic d'autore

A Grange Sises regno in altura per clic d'autore A Grange Sises regno in altura per clic d'autore Ogni sabato e domenica stages di fotografia in Val Susa - Un concorso a premi SESTRIERES — Le grange, quelle del Settecento tornate perfettamente abitabili e le altre, nuove, collegate ad esse attraverso una serie di passaggi protetti, sono coperte da metri di neve in quello che sembra un paesino di montagna a ridosso del Colle del Sestrières, aperto sui monti dello Chaberton e della Grand Roche, verso la fuga dei ghiacciai del Delfinato. Fra i grandi edifici tipici dì questa zona dell'alta Val Susa, a tre piani, dal corpo massiccio ingentilito dai tetti acuminati, gli sciatori prendono gli impianti che 11 portano al comprensorio del Sestrières, e l'atmosfera sembra quella di una qualsiasi stazione invernale. Ma. se è sabato, in un salone semi-interrato si possono trovare una trentina di persone che armeggiano con apparecchiature fotografiche alle prese con un gruppo di fotomodelle in una attrezzatissima sala di posa. Sono i soci del club «Fotoincontri 2000», che tutti i sabati salgono a Grange Sises per le lezioni e gli stages di fotografia. Quello che sta per concludersi, a metà marzo, è un corso che ha toccato il ritratto, l'uso delle luci artificiali, le riprese notturne in esterno e l'immagine «creativa» (ad esempio proprio sabato scorso Lamberto Borgogni ha tenuto una lezione su questo i orna), insomma un po' di tutto, dal reportage alla fine art. E' coordinato da Lamberto Borgogni e Renzo Miglio, ha un numero chiuso di partecipanti e sta per culminare con un concorso fotografico organizzato con Sestrières e la Fowa (importatore torinese di marche come Hasselblad e Contax) per immagini riprese nel comprensorio fra Sestrières e Sauze d'Oulx. Il termine per la presentazione delle immagini è il 15 aprile. Ci sono naturalmente premi interessanti: una macchina fotografica Contax. un «Ciao» Piaggio, una settimana bianca per due persone da trascorrere all'ombra delle grange nsistemate con un intervento ambientale che le rcio della Campania ha raggruppate e «incollate, alla montagna, in un paesaggio tetti bruni, camminamenti in pietra e cemento, balconi in legno che riprendono le linee di essenziale eleganza degli antichi fienili. Grange Sises punta sulla fotografia e propone mostre. In questi giorni sono presenti nella sala di posa Mario Monge con le Immagini del Messico, Renzo Miglio con «E' Carnevale a Venezia». Victor Risso e Alberto Borgogni con elaborazioni in bianco e nero ed un malizioso calendario per una ditta di maniglie. Sabato prossimo si aprirà l'esposizione delle «macrofotografie» di Enrico Giovenzana, sul tema «le conchiglie». Poi naturalmente l'autore farà in serata rincontro-lezione di rito. Ma la stagione della fotografia non si conclude con lo scioglimento delle nevi primaverili. Per l'estate è previsto — come spiega uno dei promotori delle manifestazioni, l'ing. Franco Billotti — un safari fotografico, forse abbinato a una sorta di rally ecologico, attraverso la meravigliosa e incontaminata Val Argenterà, che si stende fra pascoli e boschi proprio sotto l'insediamento, verso Sauze di Cesana e Bousson. Là il club alpino ha fatto lezioni di sicurezza in montagna (le ripeterà nel gennaio prossimo) e l'Università della terza età (che ha proprio a Sestrières una sua sede staccata) aprirà da quest'estate corsi sull'ambiente, la fauna, la storia locale, e forse anche una sorta di laboratorio sulla «manualità» degli artigiani. Per una stazione sciistica che aveva esordito all'Insegna di una politica di prezzi e servizi piuttosto .esclusivi-, è una mutazione abbastanza significativa. -In realtà abbiamo allineato i nostri prezzi a quelli di Sestrières e San Sicario — spiega ancora l'ing. Billotti — puntando al superamento dell'idea di montagna come seconda casa e basta-. A Grange Sises, per ora, l'unico albergo ha una decina di camere, e sono in costruzione due residences per un totale di 85 locali. Il resto (430 appartamenti di proprietà) sembra una galassia di seconde case, ma una galassia che si muove e cambia. Due società di gestione ne riaffittano (soprattutto per brevi periodi) già 150 e quest'anno, per la prima volta, li hanno offerti a «Sole-Neve» (il tentativo, riuscito, di costituire a Torino una vera sala-contrattazioni delle vacanze) per le settimane bianche. Con successo. Intanto, come un po' dovunque nell'alta Val Susa, è stato avviata anche la vendita in «multiproprietà». Se il problema è di rendere la montagna abitabile, e non farne una colombaia di alloggi magari elegantissimi ed enormi ma aperti quindici giorni all'anno, la vallata ha ancora molta strada da fare, attraverso consorzi o comunque iniziative che vedano partecipare tutti gli interessati, sia pubblici che privati. Grange Sises aveva cominciato col costruire sulle pendici della montagna un villaggio di sogno, ma un «sogno da ricchi». Ora, all'insegna di un rinnovato fervore che, sull'esempio di quanto è avvenuto a Sestrières, sta muovendo le acque in Val di Susa, lancia attraverso la fotografia e una serie di altre iniziative il sogno di una •montagna globale». m. bau.

Luoghi citati: Bousson, Campania, Messico, Oulx, Sauze Di Cesana, Torino, Venezia