Vespignani, l'orrore e la pietà di Angelo Mistrangelo

Vespignani, l'orrore e la pietà Vespignani, l'orrore e la pietà «Come mosche nel mrifiuti, fra prostitute L'agghiacciante .Reperto A-RPX-117-6». con i segni della morte di Pier Paolo Pasolini, apre l'itinerario di luoghi e volti e accadimenti che caratterizzano la sorprendente mostra itinerante (presentata nel novembre 1985 all'Accademia di Francia a Roma) che Renzo Vespignani ha dedicato al poeta nel decennale della tragica fine. Allestito nelle sale della Promotrice delle Belle Arti (viale Balsamo Crivelli 11) l'omaggio «Come mosche nel miele», permette di ripercorrere gli aspetti di una vicenda che ha le sue radici nelle periferie, nei ragazzi di vita, nella storia di una umanità che opera ai margini della società fra editici disabitati e prati ingombri di riliuti, fra prostitute e muri grafliti di parole oscene. Patrocinata dagli Assessorati alla Cultura della Città di Torino, Provincia e Regione Piemonte, l'esposizione fluisce secondo una indagine che pone Vespignani, dopo cinque anni di esasperato impegno pittorico, in una posizione di testimone del tempo, di attento interprete di una realtà che si manifesta attraverso -squallidi spettacoli, tetri fatti, amarezze quotidiane». E di questa quotidianità si nutrono gli splendidi disegni, gli olii e le intense tecniche miste in cui si avverte il senso di una visione che racchiude un linguaggio — nota Lorenza Trucchi nel bel catalogo delle Edizioni dell'Uniclub — che -non ha modelli, riferimenti, non si presta a definizioni: il suo accento, la sua struttura, la sua specificità sono inconfondibili.. Al di là delia libertà del segno vi è la tragedia di una morte, di una giacca schizzata di sangue, di un corpo disteso, lacerato, violentalo. miele» fra edifici disabitati e prati ingombri di e muri graffiti - Un sentore di morte e angoscia sconfitto. Quello stesso corpo — scrisse Pasolini — «concesso per miracolo. / nella fatica del nascondersi». Vespignani ha ricondotto ogni erotico atteggiamento, ogni pornografico esibizionismo, ogni incontro, a una sorta di serrata denuncia, di confessione. di totale adesione ai «giochi di periferia», al richiamo dei ragazzi sotto muri sbrecciati, al gratuito ed ossessionante ripetersi di gesti e morbose esibizioni. -C'è dunque insieme alla cattiveria intrinseca delle immagini — afferma l'artista — una cattiveria -centellinata», tutta mia una smania di invischiarmi nello stesso miele che imprigiona i miei personaggi: di sentirmi con loro in un'ora e in un luogo incerti, tra il crepuscolo e l'alba, tra morte e vita». Attraverso più di cento composizioni si chiariscono, quindi, le motivazioni di questo ciclo d'immagini che hanno l'energia dirompente di una implacabile volontà di ..dire... di ferire, di scavare nel magma dei giorni per carpire il segreto di un uomo, la sua diversità, il suo essere inquieta espressione di un'esistenza dove -non c'è mai / disperazione senza un po' di speranza». Lo slasciacarrozze e i resti Ira i sassi, la natura morta di barattoli e la discarica, appartengono a questo suo discorso che diviene «reportage, e •cronaca» di una umanità degradata, di .biondi centauri», di fanciulle sulla Marana di Casal Bruciato, mentre un sentore di morte e di angoscia percorre la raffigurazione nella corrosiva espressività del colore. l Angelo Mistrangelo

Persone citate: Pasolini, Pier Paolo Pasolini, Renzo Vespignani, Vespignani

Luoghi citati: Francia, Piemonte, Roma, Torino