Avvocati, ingegneri e architetti per l'Iva guadagnano quasi quanto un impiegato

Avvocati, ingegneri e architetti per riva guadagnano quasi quanto un impiegato Avvocati, ingegneri e architetti per riva guadagnano quasi quanto un impiegato Il libro bianco del ministero per le Finanze, sulle dichiarazioni Iva presentate nel 1984, ha provocato discussioni e polemiche: ancora una volta l'Indice accusatore di evasione si è puntato sui lavoratori autonomi ed in particolare sul commercianti al dettaglio e oui professionisti. Per Interpretare esattamente l dati forniti dal ministero, occorre considerare che la statistica è una scienza esatta, solo se si tiene conto del suoi limiti: cosi, quando si parla di entrate lorde medie di un'intera categoria professionale, si espongono dati che comprendono anche i giovani che hanno appena superato l'esame di Stato (e che non hanno quindi una clientela rilevante) e coloro che stanno per terminare la loro attività professionale normalmente ridotta negli ultimi anni. Inoltre, il libro bianco riguarda il giro d'affari Iva dichiarato per il 1983 e non il reddito: per trovare quest'ultimo è necessario detrarre le spese, variabili per ogni situazione, ma che spesso si attestano intorno al 50-60 per cento. Fatte queste premesse esaminiamo alcuni dati. Gli agronomi non sono molti, ma hanno incassi limitati, se si pensa che il loro volume d'affari medio per il 1983 è di lire 8 milioni 300 mila, pari a lire 691.667 al mese; dedotte le spese 11 reddito mensile dovrebbe essere Inferiore a lire 350 mila, ma anche al di sotto di qualsiasi limite di sopravvivenza; lire 12 milioni è 11 giro d'affari dei geometri li¬ beri professionisti, pari ad un reddito netto di circa lire 500 mila al mese, anch'esso inferiore alle possibilità di vita. Migliore, ma non entusiasmante, la posizione di altre categorie di professionisti che hanno Indicato incassi maggiori: gli Ingegneri e gli architetti (lire 23 milioni 500 mila), gli avvocati (lire 26 milioni 600 mila), 1 medici (lire 30 milioni) ed i commercialisti (lire 41 milioni). In questo quadro un po' desolante, esistono due eccezioni: gli agenti di cambio ed 1 notai; per questi ultimi il giro di affari medio risulta per il 1983 di lire 182 milioni 300 mila. Da molte parti si fa riferimento al loro senso civico ed anche all'impossibilità di evadere; l'attività notarile si risolve normalmente in stipulazioni pubbliche ed i documenti di controllo superano, come sicurezza, affidabilità e precisione, qualsiasi previsione fiscale di repertorio per i liberi professionisti. Molte volte i clienti hanno interesse ad ottenere la fattura del notaio; anche il privato che acquista un alloggio può ricuperare parte dell'Invlm al momento della rivendita sommando al prezzo le spese d'acquisto. Pur non avendo fauo un'ottima prova per i medici, riteniamo che l'unica via da seguire sia la deducibilltà dall'imponibile del cliente della parcella dei professionisti che spesso rappresenta una necessità. Gli ordini ed 1 collegi professionali dovranno, dal canto loro, Intervenire per stroncare un'evasione che oggi è ad alto rischio. Gianfranco Gallo-Orsi

Persone citate: Gianfranco Gallo-orsi, Migliore