Se la « verifica» avrà successo pochi nomi nuovi nel governo di Luca Giurato

Se la « verifica» avrà successo pochi nomi nuovi nel governo Se la « verifica» avrà successo pochi nomi nuovi nel governo Al «patto di sette anniall'economia» - Ma Sp ' ROMA — La verifica si è aperta con un botta e risposta, spettacolare, ma non inedito, tra 1 due maggiori protagonisti della scena politica italiana: De Mita e Craxi. Il leader de ha chiesto al psi un patto per 7 anni con l'intenzione evidente (e dal suo punto di vista del tutto legittima) di assicurare al suo partito almeno 5 anni di direzione del governo. Il leader socialista ha risposto chiedendo d'essere lasciato a lavorare in pace per tutto l'86, anno nel quale conta di risolvere i problemi economici dell'«Azienda Italia». Poi, si vedrà. Sarà la verifica a decidere tempi e modi della nuova intesa. La verifica sarà dunque un avvenimento decisivo per le sorti del governo e forse anche della legislatura. Dopo l'offerta di De Mita e la risposta di Craxi, nel dibattito politico s'è aperta una «pausa di riflessione» comprensibile perché la posta in gioco è molto alta. La settimana che si apre è interamente dedicata alla preparazione, politica e psicologica, dell'avvenimento. Domani si riunisce la direzione psi. Mercoledì il gruppo de della Camera, nel quale serpeggia molto malumore per la decisione di aprire la verifica senza crisi di governo. Per molti deputati de s'allontana la possibilità, attesa da quasi tre anni, d'essere promossi ministri o sottosegretari. Se la verifica avrà successo, i cambiamenti nel governo dovrebbero essere di scarso rilievo. Tra giovedì e venerdì sono previste riunioni dei partiti laici minori. Un rinvio di una decina di giorni dunque che, una volta tanto e giustamente, non suscita polemiche e malumori nel pentapartito. Da qui all'inizio della prossima settimana, poi, dovrebbero essere risolti due problemi concreti che tanto stanno a cuore a Craxi: la riduzione del costo dei denaro e le pensioni. Del calo immediato dei tassi (al quale è contrario Ooria) 11 capo del governo ha parlato sabato prima del viaggio a Lisbona. E" ora di provvedere e adeguarsi, come hanno fatto altri Paesi, ha detto in sostanza. Per le pensioni, Craxi ha fatto sapere ieri, appena rientrato a Roma, che se ne Gruppo Berlusconi » proposto da De Mita, Cradolini ammonisce: «Il prì occuperà personalmente ed al più presto. E' probabile che anche la direzione psi si occupi di prezzo del denaro e di pensioni. Di certo si parlerà di rapporti psi-pci. I socialisti, come ha detto Martelli, tengono molto a far sapere che i rapporti con il pei sono migliorati. Contemporaneamente, né Craxi né Martelli pensano che il disgelo possa trasformarsi, da qui alle elezioni dell'88, in un'intesa politica. «La distanza tra i due partiti si è ridotta rispetto al passato, ma di governo di programma con il pei ne ha parlato solo Formica*, ha dichiarato Martelli provocando molta delusione nel pei. •Per mantenere la presidenza del Consiglio il psi ha accettato prima una politica ingiusta e poi la rottura delle Craxi replica chiedendo un è altrettanto essenziale de giunte di sinistra. Ora si parla di tenere ancora in vita la stessa alleanza e la de vuole addirittura un impegno per altri 7 anni. Non è in questo modo che si affrontano i problemi del Paese*, ha dichiarato Tortorella, della segreteria pel. Repubblicani, liberali e socialdemocratici seguono questo dibattito con attenzione e curiosità, combattuti da esigenze contrastanti: sanno che il psi è indispensabile per 11 pentapartito al quale tengono molto; contemporaneamente, ritengono che un'apertura del psi al pei potrebbe far guadagnare ai rispettivi partiti notevoli spazi elettorali. «Noi repubblicani non ci sentiamo affatto meno essenziali per la stabilità di quanto non lo siano i nostri amici socialisti — ha dichia¬ na pausa per «pensare el psi per la stabilità» rato ieri 11 leader del pri Spadolini —. Senza il psi l'equilibrio non sarebbe lo stesso. Ma l'equilibrio non sarebbe più lo stesso, anzi, non ci sarebbe affatto, senza i repubblìcanU. Per Biondi, leader del pli, •é belìo e giusto guardare lontano. Ma è più pratico, intanto, cogliere le occasioni che ci sono vicine, facendo in ìnodo che questa legislatura si completi positivamente, non dissipando la favorevole congiuntura petrolifera e monetaria. Non occorrono protocolli solenni, ma la comune volontà di rispettare i tempi della legislatura in cinque anni*. Per Preti (psdi) 'Occorre che de e psi non tentino di mettersi d'accordo pressoché da soli, ma tengano presente che i partiti laici devono essere adeguatamente valorizzati. Luca Giurato

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