Ora Le Pen prende le distanze dall'assassino del socialista
Ora Le Pen prende le distanze dall'assassina del socialista Ora Le Pen prende le distanze dall'assassina del socialista Il leader fascista immigrato maroc PARIGI — Duemila persone, con in testa l'esponente socialista Michel Rocard, hanno manifestato silenziosamente ieri mattina a Croissy-sur-Seine contro l'uccisione, avvenuta venerdì sera, in quella località presso Parigi, di un militante del partito socialista, Philippe Brocard, per mano di un militante del «Fronte Nazionale* di estrema destra di JeanMarie Le Pen. La campagna elettorale, cominciata stancamente, si sta dunque chiudendo in un clima di violenza. Tre militanti del partito neogollista Rpr sono stati seriamente feriti sabato sera durante un diverbio con militanti comunisti. Nei giorni scorsi, un mili¬ si difende: anche chino - Polemica r tante del «Fronte Nazionale' è stato ucciso da un immigrato marocchino. Il ministro degli Esteri Roland Dumas, condannando il clima di violenza, ne ha attribuito la responsabilità -ai mercenari del fascismo rinascente'. Philippe Brocard, 35 anni, è stato pugnalato a morte perché, incaricato di incollare manifesti del partito socialista su pannelli riservati a quel partito, stava strappando un manifesto affisso abusivamente dal «Fronte Nazionale'. Lo ha ucciso un giovane di 23 anni, militare di carriera, il sergente Regis Devaux, il quale ha confessato. il leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen, che un mio iscritto è st rovente persino sul fino a sabato sera aveva formalmente escluso la responsabilità di un militante del suo partito, ha dichiarato, dopo la confessione di Devaux: «Condanno l'uccisione di un militante politico, anche se si tratta di un avversario-. Il «Fronte«, secondo Le Pen, non ha comunque alcuna responsabilità: «Io non ho messo in causa la responsabilità del re del Marocco per il fatto che un marocchino ha ucciso un nostro militante. Non esiste in Francia responsabilità collettiva. Se Devaux è un militante del Fronte, ha agito contro le istruzioni da noi impartite. Altrimenti si potrebbe dire, trattandosi di un militare, che il responsabile è il ministro della Difesa ato ucciso da un regista Strehler Paul Quiles*. Che il clima sia particolarmente teso è dimostrato anche dal fatto che il mondo del teatro si è riunito ieri all' «Odeon* di Parigi, sede del «Teatro dell'Europa-, per manifestare sostegno alla politica del ministro della Cultura Jack Lang accusato dal segretario del partito neogollista Rpr. Jacques Toubon, di aver affidato l'.Orteon» a «un direttore comunista italiano*, cioè a Strehler. Alla manifestazione hanno partecipato numerosi direttori di teatro e attori fra i quali anche Yves Montand. Il regista italiano ha replicato di «non trovare vergognoso di essere un regista comunista, ma io sono socialista*.
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