La Stampa - Consultazione Archivio

Brin insiste: «Per Alessandria e Massose un unico padrone» Brin insiste: «Per Alessandria e Massose un unico padrone» dal nostro Inviato SANDRO CHIARAMO CAIRO M. — Doveva essere fra le partite più attese (e polemiche) della giornata, ma Cairese-Alessandria non si è giocata. Sabato in Valbormlda è caduto mezzo metro di neve, impossibile ieri spalare il campo di località Vesima. A rimetterci sono soprattutto i padroni di casa: avrebbero fatto un grosso incasso (1000 biglietti già acquistati da Alessandria, altri 800 prenotati, per l'occasione non validi gli abbonamenti) e avrebbero affrontato urta squadra ospite in formazione rimaneggiata per le squalifiche di Torti, Gregucci e Magagnine Invece, sopralluogo dell'arbitro alle 13J0 e rutti a casa. E poi c'era la polemica. Cesare Brin, presidente della Catrese, aveva sollevato di recente il caso di Domenico Bertoneri che, a suo giudizio, sarebbe proprietario tanto della Massese quanto dell'Alessandria. Il presidente della Cairese sostiene di essere in possesso di prove e testimonianze che suffragano questa tesi. Una voce che nell'ambiente del calcio circolava da qualche tempo, ma che solo Cairo ha portato alla luce. Ovvio, quindi, un certo risentimento da parte della società toscana e di quella piemontese (la Cairese, ironia della sorte, deve giocare due recuperi proprio contro queste squadre). Alla vigilia di Cairese-Alessandria, però, la polemica si è in qualche modo attenuata. Ha detto infatti Brin: «Farò il possibile perché venga aperta un'inchiesta, nello sport non devono esistere situazioni irregolari, perché a rimetterci sono le società, più piccole come la mia. Non potrebbero, comunque, esserci ripercussioni sulla classifica, al massimo Bertoneri se la caverebbe con una squalifica». In attesa che il problema venga in qualche modo affrontato dalla giustizia sportiva, era in programma questo Cairese-Alessandria dai molti significati: ma la neve ha detto no. NTI