Il Vicenza blocca l'Ascoli

La capolista incappa nella seconda sconfitta" l'Empoli vince fuori casa e s'avvicina al vertice La capolista incappa nella seconda sconfitta" l'Empoli vince fuori casa e s'avvicina al vertice Il Vicenza blocca l'Ascoli Genoa, solito mal di trasferta Dopo 23 partite, tonfo dei marchigiani A Brescia i rossoblu sono stati superati da un gol di Chiodini al 53' - Cera il tempo per pareggiare, ma ancora una volta l'attacco è mcacato • Manilla espulso all'88' perché reclamava un rigore giocatori slmili, veloci, scattanti, con una certa fantasia, ma sono entrambi troppo carenti al momento di concludere a rete. L'appoggio del centrocampo, oltretutto, finisce quasi esclusivamente per concretarsi nelle discese di Pellicano sulla sinistra, che si esauriscono inevitabilmente sui piedi di un avversario o in lunghi cross Irraggiungibili dal nostro Inviato GIORGIO DESTEFANIS BRESCIA — Non è bastata la presenza del presidente Spinelli In panchina a fianco di Burgnlch perché 11 Oenoa superasse e spese del Brescia l'ormai cronico mal di trasferta I padroni di casa si sono imposti per una rete a zero e c'è da pensare che 11 presidente rossoblu si sia sinceramente augurato che la serie A rimanga ancora per un po' un bel sogno, visto che il livello attuale della sua squadra lo costringerebbe a sostenere spese esorbitanti, per garantirle una stagione anche solo decorosa. □ Brescia non è che abbia fatto granché. Per lunghi tratti, anzi, è sembrato patire la cadenza piti costante degli avversari e qualche buona geometria esibita da Perticano e soci in fase di impostazione. Al Oenoa, però, sono ancora venute a mancare le punte. Manilla e Tacchi sono Incidenti fra tifosi BRESCIA — Al termine della partita alcuni gruppi di tifosi bresciani e genoani hanno dato vita a tafferugli. Una decina di contusi sono dovuti ricorrere alle cure del medici del pronto soccorso dell'ospedale di Brescia. Tre sono stati trattenuti, ma le loro condizioni non destano alcuna preoccupazione. A sedare gli incidenti sono intervenute le forze dell'ordine che hanno operato alcuni fermi. Burgnich è polemico con Testa per 1 «bassotti» Manilla e Tacchi. I padroni di casa hanno avuto 11 merito di non farsi intimorire, e di lasciare che 1 rossoblu sprecassero invano le proprie energie, stando pero sempre bene attenti a sfruttare le occasioni in contropiede che lo sterile predominio genoano a centrocampo offriva Su questa falsariga si è trascinato senza grandi emozioni tutto 11 primo tempo, salvo una fiammata tra il 22" e 1123' che porta per ben due volte 1 padroni di casa a sfiorare la rete. Prima è un violento tiro al volo di Mariani che va a sbattere sul petto di Cervone; subito dopo un rasoterra di Gritti che costringe il por tlere rossoblu a respingere di piede. n secondo tempo s'inizia con una discesa sulla sinistra di Oentilinl il cui cross si trasforma in un pericoloso tiro indirizzato all'incrocio dei pali opposto: Cervone arretra e devia con una manata n Oenoa riprende a macinare il proprio inutile gioco, ma al 53' arriva la rete della vittoria bresciana. Su azione susseguente a calcio d'angolo, Mariani crossa bene dalla sinistra e Chiodini schiaccia in rete, rendendo vano il tentativo di respinta di un difensore genoano. n tentativo di rimonta del Oenoa finisce col favorire ancor di più gli avversari, che controllano bene le non certo trascendentali iniziative d'attacco rossoblu e sollecitamente partono in contropiede ogni volta che ne hanno l'opportunità. Da parte genoana c'è da segnalare solo un tiro di Mauti che viene deviato a lato di un soffio da qualche provvidenziale stinco bresciano. Su un'azione di rimessa dei padroni di casa Cervone è costretto ad una difficile parata a terra In due tempi, altre volte sono gli stessi azzurri a sbagliare al momento decisivo. A due minuti dalla fine l'episodio che getta un'ombra peraltro immeritata, sulla vittoria del Brescia Manilla si gira bene in area e viene bloccato senza troppi complimenti: tutto quello che riescono ad ottenere le proteste, evidentemente un po' troppo vivaci, del genoano, è il cartellino rosso dell'espulsione. 11 Vicenza al 27velocissimi - Le di ALBERTO FRANCO VICENZA — Dopo ventisette minuti il Vicenza ero sotto di un gol. Ma l'Ascoli, da una superiorità nettissima, è passato a un'umiliante soggezione. Il Vicenza ha compiuto una formidabile rimonta. Nella prima parte della partita, l'Ascoli esalta la sua straordinaria bravura: controllo assoluto delle operazioni, presidio in tutte le zone del campo, prontezza nel mettere dentro il pallone alla prima buona occasione. ' era sotto di un gol, ma ha saputo reagire con grinta tre reti del successo siglate da Savino, Bertozzi e Nic che da due passi non ha difficoltà a infilare Corti. Nel secondo tempo i rapporti di forza mutano: l'Ascoli cade nel suo stesso inganno di quella fitta ragnatela di passaggi a centrocampo, il Vicenza sfodera le unghie e comincia a credere alla vittoria. Successo che giunge nel brevissimo volgere di cinque minuti, un uno-due che mette k.o. anche la corazzata di Boston. Al 67'è Bertozzi a regalare la prima gioia ai tifosi: il terzino raccoglie una palla al limite e scaglia al volo un Barbuti vede Destro libero al limite dell'area e lo serve, il terzino lascia partire una gran botta che sorprende a mezz'altezza Mattiazzo. Già un minuto più tardi potrebbe comunque pareggiare il Vicenza, ma il colpo di testa vincente di Fortunato viene respinto sulla linea di porta da Trifunovic. Al 35' il Vicenza riaggancia meritatamente l'avversario: sfonda al centro Lucchetti che entra in percussione tra due o tre avversari, poi allarga per il liberissimo Savino Il Vicenza risponde con una certa dose di timore, più nella testa che nelle gambe; poi, con il passare dei minuti, sfodera la sua abituale tattica. Ben raccolto sulla trequarti, spazia in aranti con contrattacchi velocissimi. Un bel Vicenza, insomma, ma l'Ascoli, che era imbattuto da ventitré domeniche, sembra avere esaurito l'iniziale furore, si va placando, si fa irretire dal gran ritmo degli avversari e dalla loro maggior voglia di vittoria. Va in gol l'Ascoli, al 27': e coolini ( gran destro. E' festa, ma non è ancora finita: al 72' è ancora l'imprendibile Lucchetti a inventarsi un contropiede micidiale. L'attaccante biancorosso si fa mezzo campo, ora non gli resta che superare il portiere Corti che, alla disperata, gli si fa incontro: Lucchetti cerca di aggirarlo e Corti lo stende. Dentro o fuori dall'area? L'arbitro non ha dubbi e decreta la massima punizione, nonostante le proteste degli ascolani: Nicolini batte cosi, per la terza volta, l'Ascoli, ontrattacchi (su rigore)

Luoghi citati: Boston, Brescia, Vicenza