Agnelli elogia Trapattoni

«Se il tecnico dovesse lasciarci mi dispiacerebbe molto» «Se il tecnico dovesse lasciarci mi dispiacerebbe molto» Agnelli elogia Trapattoni di ANGELO CAROLI ;- TORINO —■ ^avvocato Giovanni Agnelli ha ammira-" to innanzitutto un «eccellente Briaschi» tanto da rammaricarsi che Massimo «sia tornato all'agonismo troppo tardi per competere nella classifica dei cannonieri». Successivamente, il presidente della Fiat ha precisato che mercoledì sera assisterà alla partita di Barcellona. Quan] do i giornalisti gli hanno chiesto se dopo aver rischiato di perdere Platini oggi rischia di perdere Trapattoni, Agnel¬ li, con aria incuriosita, ha ri-sposto-che «bisogna pur far divertire 1 giornalisti. Ma se il tecnlcóflòvesse realmente lasciarci mi dispiacerebbe molto». Sul particolare che riguarda la Juventus cui è andato il riconoscimento di squadra più forte dell'anno, l'avvocato Giovanni precisa che «ciò si riferisce ai meriti dello scorso anno, mentre nell'86 non abbiamo avuto tempo a disposizione. Comunque, il difficile per noi comincia ora. L'Inter mi ha sorpreso, evidentemente pensava al Nantes». Anche a Giampiero Boniperti preme sottolineare- to' prova di Briaschi. «Ha realizzato un gran gol — dice il presidente — Ormai ne fa uno per partita, forse ha voglia di recuperare 11 tempo perduto. E visto che 11 mercato è aperto, Massimo può essere il nostro miglior acquisto. Il successo sull'Udinese prima del match di Coppa ci fa piacere perché ci permette di affrontare la trasferta nelle migliori condizioni di spirito». Giovanni Trapattoni è uomo grintoso e dalle enormi risorse caratteriali, che riserva per spronare la squadra e per esprimerle suggerimenti tattici. Quando però il messaggio è indiretto ed è spedito a mezzo stampa, il tecnico usa espressioni molto più edulcorate anche se altrettanto efficaci. Evidentemente la squadra ieri non gli è proprio piaciuta. «Dopo un buon primo quarto d'ora — esordisce il Trap — abbiamo pasticciato, ci siamo ficcati dentro un sacco, poveri di idee. E qualcuno era troppo zelante da non passare il pallone a chi era meglio appostato. Non credo che i ragazzi pensassero al Barcellona, poiché in tal caso dovremmo autoanalizzarci. Nel fisico stiamo a posto, non altrettanto nella psicologia. Forse siamo stati bloccati un po' da questa Roma che vince sempre. La vittoria sull'Udinese è un po' fortunata, meritavamo un gol in più noi ed uno in più loro. Complimenti a Tacconi, con quella parata finale ha salvato il risultato». Stefano, portiere che non si cura di battere primati, e tantomeno quello di Alberto si, ammette di aver effettuato «la parata più bella, spettaco¬ lare e importante della mia carriera, forse perché decisiva. Sapevo che non si trattava di chiudere 11 campionato' con l'Udinese, poiché a decidere sarà l'Olimpico, dove però la Roma dovrà attaccare per vincere. I friulani ci hanno messo in difficoltà, poiché chi ha fame di punti è spinto dalla disperazione specie trattandosi dell'Udinese che è un'ottima squadra e sono sicuro che si salverà. E ora andiamo a Barcellona, dove vivrò un'esperienza stupenda davanti a più di 100 mila spettatori.

Persone citate: Agnelli, Briaschi, Giampiero Boniperti, Giovanni Agnelli, Giovanni Trapattoni, Quan, Trapattoni

Luoghi citati: Barcellona, Torino