Dopoterremoto in Campania 14 in carcere e 16 denunciati

Coinvolti pubblici amministratori, imprenditori e camorristi Coinvolti pubblici amministratori, imprenditori e camorristi Dopoterremoto in Campania 14 in carcere e 16 denunciati Per rifarsi delle tanmateriali scadenti - NAPOLI — Pubblici amministratori campani, costruttori veneti, faccendieri e camorristi sono finiti in galera per una lunga serie di reati che vanno dalla corruzione al peculato. Due ex sindaci di Nocera Inferiore sono imputati di associazione per delinquere di stampo camorristico. Don Riboldl, ora vescovo di Acerra, al tempo in cui era parroco di Santa Ninfa, tuonò contro gli speculatori della ricostruzione della Valle del Bellce, accusandoli di aver rubato •a cielo aperto-. La storia s'è ripetuta, anche' se su scala ridotta, in Irplnia e nel Salernitano. L'inchiesta per far luce su genti pagate (miliardi) per avere gli appalti, i costruttori fornivano Le accuse vanno dalla corruzione all'associazione per delinquere un affare di vari miliardi sottratti illecitamente alla ricostruzione del dopoterremoto nel Salernitano è in corso da venti mesi. Ulteriori responsabilità, non ancora accertate, sono al vaglio dell'autorità giudiziaria. Quattordici 1 mandati di cattura emessi finora dai giudici Santacroce e Merlino dell'ufficio istruzione del tribunale di Salerno, mentre sedici persone sono state denunciate a piede libero. Tutte le persone finite sotto inchiesta da parte della magistratura risultano implicate, a vario titolo, in una storia di grosse tangenti imposte a costruttori disonesti ai quali venivano assegnate le gare d'appalto, truccate in partenza. I costruttori dei prefabbricati si rifacevano, a loro volta, consegnando materiali scadenti o rimessi a nuovo. I primi sospetti degli inquirenti si erano fermati su un'impresa del Veneto. In sede di collaudo, 1 prefabbricati forniti dalla «Nordec-Italia» risultarono non conformi ai requisiti richiesti. Quest'azienda di prefabbricati leggeri, con sede a Rovereto di Ouà (Verona), aveva vinto la gara per la fornitura di 98 alloggi al comune di Mercato San Severino, uno del centri sconvolti dal terremoto del novembre 1980. Su mandato del giudice Santacroce i carabinieri arrestarono, il 1° febbraio scorso, Diego FrisinghelU, 43 anni, di Rovereto; Luciano Trois, 45, di Verona; e Riccardo Rizzati, 43, di Negrara, titolari della «Nordec-Italia». Interrogati dallo stesso magistrato, i tre costruttori, ai quali era stato contestato il reato di frode in pubbliche forniture, avrebbero affermato, candidamente, di essersi visti costretti a fornire dei prefabbricati non proprio in regola con i requisiti richiesti per pagare una tangente in favore del sindaco. Martedì scorso, Vincenzo Erra, 44 anni, geometra, sindaco democristiano da otto anni di Mercato San Severino, viene arrestato nella sua villa, alla periferia della cittadina. Tre giorni dopo scattano le manette per due ex sindaci di Nocera Inferiore: 11 dottor Rocco Caiazza, socialista, e 11 professor Salvatore Garglulo, democristiano. Subito dopo è la volta dell'ingegnere Vincenzo Padello, residente a Mercato San Severino, ritenuto dagli inquirenti l'intermediario tra il sindaco Erra e le ditte appaltatricl per la richiesta di tangenti. Uno dietro l'altro vengono individuati e arrestati tutti gli individui coinvolti nello scandalo. Tra le persone finite in carcere c'è un personaggio mol¬ Vi ì* - I to noto nelle zone terremotate. SI tratta del dottor Filippo Prost, funzionario del ministero del Lavori Pubblici. Filippo Prost godeva della stima del ministro della Protezione Civile, Zamberletti, il quale l'aveva posto a capo dell'Ufficio reinsediamento delle popolazioni terremotate in Irplnia e Lucania. Il nome del funzionario della Protezione civile non è nuovo alle cronache giudiziarie. Due anni fa rimase coinvolto nel processo di Avellino per lo scandalo dei prefabbricati pesanti, ma usci indenne dall'accusa di aver intimato ad un dirìgente dell'impresa «Feal» di rinunciare alla gara di appalto per lasciare 11 campo libero all'Impresa «Volani». Il Prost ebbe buon gioco, esibendo al magistrato una delibera della Protezione Civile in cui si chiedeva l'esclusione dalla gara proprio della ditta «Volani» di Rovereto per mancanza di requisiti. Sono stati assicurati alla giustizia anche Giancarlo Velo, titolare di un'impresa di Verona che sta ricostruendo l'ospedale di Mercato San Severino, della cui Ussl è presidente, guarda caso, proprio il sindaco Vincenzo Erra; l'ingegnere Antonio Vlssoni, dirigente della «Velo»; Agostino Della Porta, una specie di cassiere dell'organizzazione; Angelo Benevento, personaggio di fiducia del boss Salvatore De Malo. A Gerardo Mura e a Salvatore De Malo 1 mandati di cattura sono stati notificati in carcere. Il De Maio, affiliato alla Nuova camorra organizzata («Nco») e rappresentante di Raffaele Cutolo nell'Agro Nocerino, attualmente è in giudizio davanti alla Corte d'assise di Salerno. Insieme con altre venti persone, tra cui don Antonio Sibilla, costruttore irplno, ex presidente dell'Avellino, il De Maio è accusato di aver tentato di uccidere il procuratore della Repubblica di Avellino, Antonio Gagliardi. Mario Ciceiyn