La lista d'attesa si allunga

La lista d'attesa si allunga Nuove società pronte ad entrare nel grande giro La lista d'attesa si allunga Sedici saranno collocati tra maggio e giugno, ma per la fine dell'anno ne arriveranno molti di più. Banche, assicurazioni e società finanziarie stanno buttandosi tutte a capofitto sul grande banchetto del risparmio. Chi non possiede una società cerca di crearla, chi l'ha pensa di diversificarsi, offrendo nuovi prodotti e gestire meglio 1 portafogli. Sul tavolo c'è una torta da 25-30 mila miliardi, che i fondi pensano di raccogliere quest'anno. Diecimila miliardi in più dello scorso anno, che molti hanno già ritenuto un anno record. Ma chi bussa al mercato? Sul tavoli del Tesoro e di Bankitalia c'è una lunga lista di nomi in attesa. In testa c'è l'Imi che ha già avviato l'iter per la costituzione di due nuovi fondi, uno bilanciato con finalità esplicitamente previdenziali (Imi 2000), l'altro azionario specializzato in titoli industriali (Imindu- stria). Poi viene la Ras, che entro l'estate metterà In vendita il primo fondo di categoria, creato in società con la Cjnfcommercio e destinato a caratterizzarsi, anziché per la sua politica di investimento, per il pubblico cui si rivolge: il milione e 100 mila iscritti alla categoria guidata da Giuseppe Orlando. Nell'altra quindicina di società in attesa di autorizzazione a operare (entro l'anno il numero del fondi salirà dai 43 attuali al 60-65) si ritrovano anche matricole del mercato: la Bai, le 47 banche popolari che fanno capo alla Sogepo, la compagnia d'assicurazioni francese PhenixSoleil, il gruppo di banche re gionall consorziate in Eptafund. l'Euromobiliare di Alberto Milla e Carlo De Ben detti, la Nordltaloa di Cesare Canaveslo. E' da queste matricole che gli esperti traggono ormai una convinzione: che sia fini la l'epoca del fondi di •prima generazione' (quelli bilanciati o azionari, per lntederci) e si entri ormai nell'era del fondi della «seconda generazione., i fondi pensione o di settore. Ma le novità non finiscono qui. L'ultima riguarda i fondi chiusi, detti anche •antirischio; che la Consob vorrebbe introdurre per equilibrare il mercato degli attuali, decisamente .aperti'. li che vuol dire, in sostanza, che oggi un risparmiatore può entrare e uscire dal fondo quando lo ritiene; con i fondi chiusi invece il numero del sottoscrittori sarà bloccato. La formula funzionerà? Piga ne è convinto, anche perché si allarga a vista d'oc chlo l'esercito dei sottoscrittori (un milione di famiglie di fronte a un mercato potenziale di 6,5) e occorre creare un terreno sempre più solido. VALORE DEOU SCAMBI ALLA BORSA DI MILANO 26.315 (Miliardi di lire) hddUQ 1982 198319841985 1986 1.000.000- FONDI DI MASSA NUMERO PROGRESSIVO DELLE SOTTOSCRIZIONI -500.000- S D 1984 M G S 1985 F 1986 15 MESI 5 MESI

Persone citate: Alberto Milla, Di Massa, Giuseppe Orlando, Piga

Luoghi citati: Milano