La Sicilia non si arrende «Condono al marzo '85 » di Remo Lugli

La Sicilia non si arrende «Condono al marzo '85 » Altra riunione di sindaci e timore di nuove agitazióni La Sicilia non si arrende «Condono al marzo '85 » Chiedono inoltre la proroga a settembre della presentazione delle domande DAL NOSTRO INVIATO BAQHERIA — L'argomento abusivismo edilizio continua a scottare, certi sindaci temono che" sotto la cenere covi 11 fuoco e si riaccendano le manifestazioni di piazza. Si riuniscono perciò per discuterne e, Insieme, fare un documento che valga come richiesta ufficiale. Sono 1 sindaci di una dozzina di Comuni della fascia costiera.ad oriente di Palermo, quasi tutti democristiani. L'esame dell'argomento parte sulla base di una bozza di ordine del giorno preparata dal sindaco di Bagheria, Antonio Gargano, che sarà sottoposta al suo Consiglio comunale nei prossimi giorni. Ma già il primo punto presenta motivo di controversia. Vorrebbe delle .agevolazioni e sgravi fiscali per la destinazione ai parenti in linea diretta di primo grado delle abitazioni abusive ai fini del conseguimento dei benefici relativi alia prima abitazione*. In altre parole, 11 padre di famiglia che ha costruito la casa per 1 propri figli abusivamente non dovrebbe pagare ciò che invece ha pagato e paga colui che l'ha costruita nel rispetto della legge. Pur In questo consesso tutto teso a tirare l'acqua al proprio mulino si alzano delle voci di riserva e di dissenso. • Se si approva questo punto facciamo ridere i polli; mormora un assessore provinciale che è presente come osservatore, il sindaco di Casteldaccla Bonomolo propone e ottiene che si elimini questo punto uno. f Il testo del decreto-legge Nicol azzi non è ancora noto al sindaci nella sua completezza, tuttavia essi ne sanno abbastanza per criticarlo. Se condo il vlceslndaco di Santa Flavia, Affaticato, la sanatoria è inapplicabile perché bisognerebbe che prima venia iPprAj^ermlnati con esattezza, i. pompiti della Sovrintendenza al monumenti, del Genio civile e del Demanio marittimo 1 quali finora hanno avuto facoltà discrezionali Illimitate. 'Al momento attuale il cittadino paga per ottenere la sanatoria, ma noi Comuni non siamo in grado di concedergli la licenza se prima non sappiamo bene quali possono essere i vincoli posti dai vari enti: Emergono dalle discussioni 1 punti deboli della nostra legislazione e del comportamento degli organi superiori, in primo plano la Regione. Ad esemplo, la legge Mancini del 1967 faceva obbligo a tutti i Comuni di darsi, entro un anno, un piano regolatore: in caso contrarlo la Regione avrebbe dovuto mandare nel Comune un commissario. Sono passati vent'annl, quasi nessun Comune ha il plano regolatore, ma non s'è visto un solo commissario. DI norma i plani regolatori'prima vengono adottati dai Comuni e poi inviati alla Regione per l'approvazione. Certi Comuni li hanno adottati tre volte e sempre se li sono visti respingere dagli organi regionali che volevano destinare certe zone ad usi diversi. Un gran numero di Comuni — sindaci e giunte — sono stati denunciati dalla procura della Repubblica per Interessi privati in atti d'ufficio dopo che avevano adottato 1 plani. SI dice qui: •Come mai si vede l'intensione di favorire qualcuno solo nel modo d'agire del Comuni e non in certe imposizioni della Regione perché i plani siano variati?.. La recente legge Galasso vieta di costruire a meno .di 150 metri dalla riva del mare; ma già una legge regionale del '76 fissava questa limitazione. Regola naturalmente non rispettata: le costruzioni abusive sono sorte fin quasi sulla spiaggia e quéste case dovrebbero essere non sanabili, addirittura demolite. •Noi sindaci dovremmo andare ad abbatterle o a requisirle? Impossibile, quando poi si pensi che a Rimini e a Riccione hanno costruito sulla spiaggia addirittura gratta¬ cieli, in piena regola perché quella Regione aveva approvato il piano regolatore». Su un punto 1 sindaci battono e ribattono tutti d'accordo: 11 condono deve essere esteso fino a comprendere le costruzioni abusive sino al 16 marzo '85. 'Non ha senso fermarsi all'ottobre '83. E delle case sorte tra le due date e che restano fuori dalla sanatoria, che cosa facciamo? La spugna arrivi fino a meta marzo, e da domani si potrà pretendere che i sindaci impediscano i nuovi cantieri che si aprissero illesamente; abbattere . le prime impalcature erette può essere facile, invece è impossibile eliminare una casa di tre piani già abitata.: Alla fine il gruppo è d'accordo su un documento che contempla fra le varie richieste la possibilità di destinare al figli, a prescindere dall'età, le abitazioni abusive ai tini dei benefici Inerenti 1 calcoli dell'oblazione; la proroga generale del termini della presentazione delle domande di condono al 30 settembre '86 senza aggravio di interessi; una congrua riduzione dell'oblazione. I sindaci chiedono al governo nazionale di non porre la questione di fiducia al momento della discussione- parlamentare del decreto-legge e al governo regionale di impugnare per Incostituzionalità la legge nazionale sul condono edilizio. L'assemblea regionale dovrebbe poi emanare una normativa sulla materia rientrante per statuto nella competenza legislativa regionale. Remo Lugli

Persone citate: Antonio Gargano, Bonomolo, Galasso, Mancini, Nicol

Luoghi citati: Bagheria, Riccione, Rimini, Santa Flavia, Sicilia