Tutte le rivelazioni di Ali Agca che l'indagine non ha provato

Tutte le rivelazioni di Ali Agca the l'indagine non ha provate ,411! maggio deiT82 il turco chiamò il giudice: «Voglio parlare». Tutte le rivelazioni di Ali Agca the l'indagine non ha provate ROMA — La sentenza pronunciata al Foro italico chiude una storia giudiziaria cominciata il l'maggio del 1983, quando Mehmet Ali Agca, da nove mesi condannato all'ergastolo per aver sparato contro il Pontefice in Piazza San Pietro, chiese di poter parlare con un magistrato. Per giorni e giorni, 11 terrorista stette a colloquio con il giudice istruttore Ilario Martella tracciando prima le linee generali di quel «complotto» a suo dire ordito dai Paesi dell' Est per eliminare il Papa polacco, poi chiamando in causa funzionari bulgari e presunti complici turchi ' Questi gli imputati ed 1 ruoli che, secondo le dichiarazioni di Agca, avrebbero svolto. SergheJ Ivanov Antonov — 37 anni, nato a Sofia, caposcalo della Balkan-Air. Secondo l'accusa era l'autista al volante di una «Alfa 2000» che avrebbe dovuto attendere 1 complici all'inizio di via della Conciliazione. Se Agca fosse riuscito a fuggire dopo l'attentato, Antonov avrebbe dovuto portarlo in ambasciata per nasconderlo su un Tir diretto all'Est. Il funzionario bulgaro ha sempre respinto le accuse del killer turco. E stato assolto per insufficien¬ za di prove, come aveva chiesto il pm. Todor Stojanov Ayvazov — 42 anni, nato a Sofia dove attualmente si trova, era il cassiere della ambasciata bulgara a Roma. Agca ha detto di averlo conosciuto a Sofia e di averlo poi rivisto a Roma. Ha aggiunto che partecipò ad alcuni sopralluoghi In piazza San Pietro e gli promise di farlo fuggire, dopo l'attentato. Anche Ayvazov ha sempre negato di aver conosciuto Agca. Accolta la richiesta del pm di assoluzione per insufficienza di prove. Jello Vassilev — 43 anni, nato in Bulgaria a Kazanlak, addetto militare all'ambasciata, rientrato In patria nel giugno del 1982. Agca gli attribuisce una collaborazione nel preparativi per l'attentato e nel piano di fuga. Accusa inoltre Vassilev di avergli affidato una oscura missione in Tunisia. Assolto per insufficienza di prove (come aveva chiesto il pm). Heklr Celenk — 60 anni, nato a Kills, in Turchia e deceduto alcuni mesi fa nella prigione di Ankara. Contrabbandiere e trafficante di armi e droga. Fu lui, secondo Agca, a chiedergli di uccidere 11 Papa per conto del bulgari. In cambio promise un compenso di tre milioni di marchi da suddividere in parti uguali fra Agca, Orai Cellk e Musar Serdar Celebi che doveva mantenere 1 collegamenti fra Celenk ed Agca. Celenk ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nel complotto. Il reato è stato estinto dalla morte dell'Imputato. Mosa Cordar Celebi — 33 anni, ingegnere, nato a Doertyol in Turchia, capo della Federazione turca in Germania, detenuto a Rebibbia. Secondo l'accusa, Celebi doveva materialmente Incassare 1 tre milioni di marchi promessi per l'attentato e trattenere un milione di marchi per la sua organizzazione. In aula ha negato di aver fatto da collegamento fra Agca e Celenk. Assolto per insufficienza di prove. Il pm aveva chiesto l'ergastolo. Omer Bagcl — 39 anni, nato in Turchia a Kal-Bahadiniar, detenuto a Rebibbia. Operaio emigrato in Svizzera, dove Agca gli affidò in un pacchetto la pistola che si sarebbe fatto poi consegnare a Milano quattro giorni prima dell'attentato. Bagcl non ha negato di conoscere Agca ma ha precisato di non aver mal saputo cosa contenesse 11 pacchetto. Condannato a tre anni e due mesi. Il pm aveva proposto una pena di 24 anni Orai Cellk — 26 anni nato ad Hekimhan, latitante. Secondo Agca era in Piazza San Pietro 11 giorno dell'attentato. Per il giudice istruttore Martella sparò il terzo colpo contro il Papa. Assolto per insufficienza di prove. Il pm aveva chiesto l'ergastolo. AU Agca — Olà condannato all'ergastolo, per l'attentato a Giovanni Paolo II, 11 turco era accusato In questo processo solo di introduzione di un'arma da guerra (la pistola usata contro 11 Papa), in Italia. Per questo reato è stato condannato a un anno di reclusione (come aveva chiesto 11 pm). La pena 6 stata convertita In due mesi di isolamento diurno. • Il psl sa Antonov — Con la sentenza della corte d'assise di Roma sull'attentato contro il Papa «si allunga la serie delle clamorose inchieste concluse con un nulla di fatto*: Io scrive sull'Acanti/ di oggi 11 responsabile del problemi dello Stato del osi. Salvo Andò. Il parlamentare sottolinea che «non può non preoccupare il fatto che processi come questo si concludano con un verdetto che pone seri dubbi sull'attendibilità delle indagini svolte e sulla fondatezza della tesi accusatoria in un primo tempo formulata: