Il Bancoroma si è riscoperto grande

Il Bancoroma si è riscoperto grande BASKET Il Bancoroma si è riscoperto grande DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Quatto quatto, furbo e sornione come un gatto randagio, il Bancoroma è balzato dal nulla ad afferrare la prima preda della sua stagione, dopo essersi più volte finto morto, dopo avere sfiorato senta cadervi tutte le trappole più classiche che una prassi perversa nasconde sul cammino di una squadra di basket che vince poco: le polemiche interne, l'allenatore a un passo dal licenziamento, gli americani sempre vicini al •taglio». Il Banco le ha fiutate tutte da vicino e non ci ha mai vietala zampa. Ha scontato V,suoi peccati in campionato (dove c'è sempre a disposizione la grande riparazione dei playoff), tanto da non essere matematicamente salvo tuttora, a tre giornate dalla fine della •regular season.. Nella Coppa, che non offre paracadute, non ha Invece sbagliato una mossa: e adesso festeggia la sua prima Coppa Korac e può cominciare a guardare con legittimo orgoglio la bacheca nella sede di Settebagni, dove il nuovo trofeo sta accanto a quello dei Campioni '83, un'accoppiata che fa davvero onore a una società relativamente giovane ad alto livello. Due diverse Coppe europee finora le avevano collezionale, in Italia, soltanto le tre -grandi* del triangolo lombardo, Varese, Canti e Milano. I due americani tanto criticati da settembre in qua si sono presi una bella soddisfazione: Brace Flowers tanto bolso non è se è riuscito ad essere un incubo sotto canestro per la Mobilgirgi, benché gli arbitri e la sua vigoria gli abbiano consentito di giocare sì e no quaranta minuti su ottanta. E Leo Rautins, il canadese di ghiaccio, non è poi cosi perdente, se al momento buono ha saputo tirar fuori due signore partite. Quanto a Mario De Sisti, nella stagione del swypresunto fallimento, per te. -.prima volta in vita sua ha vinto qualcosa di grosso e quegli stessi giocatori che lo contestavano rimpiangendo Bianchini si sono ritrovati, all'ora mXm, in possesso di tutte le armi collettive che un bravo allenatore sa dare a una squadra: splendida difesa (non sarà mica solo colpa di Oscar se in due partite il cannoniere brasiliano ha messo dentro solo 17 Uri su 47), eccellente organizzazione in tuta i tipi d'attacco. Giovedì sera a De Sisti hanno chiesto di ripetere la celebre frase pronunciata dopo la vittoria ad Antibes in semifinale: «Ora me ne posso anche ■ andare, nessuno-.potrà dire che non ho dato nulla al Banco». Il tecnico ferrarese però stavolta s'è rifiutato: •Non me ne vado affatto. Adesso c'è 11 campionato, c'è un decimo posto da trasformare in qualcosa di più decente nei playoff». Per il campionato è un awertimen to: questo Banco non è uno squadrone da far tremare il mondo, ha solo sei giocatori e mezzo, però adesso è .gasato, come in tempi bianchiniani, ha spirito, organizzazione, intensità, anche esperienza, ora che Stefano Sbarra — dopo sei mesi di dura gavetta — comincia a somigliare a un playmaker vero. <■■ Gianni MenlchelH

Persone citate: Bianchini, De Sisti, Flowers, Korac, Leo Rautins, Mario De Sisti, Quatto

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma, Varese