La Roma vince sempre anche nei mini-torneo
La Roma vince sempre anche nei mini-torneo La Roma vince sempre anche nei mini-torneo All'Olimpico due ore di calcio consecutivo - Pruzzo, altri due gol ROMA— Tempi brevi o tempi lunghi, la Roma gioca sempre dando spettacolo e ottenendo risultati. Il triangolare ideato con buona fantasia da Gilberto Viti, ex-dirigente romanista e ora libero imprenditore, ha Inaugurato l'era delle mini-partite, protagonista la Roma, ospiti Malmoe e Sparta Praga con 11 ruolo designato di sparring-partner. Incontri brevi su quaranta minuti suddivisi in due tempi, giocate fulminanti, gol non troppo abbondanti, ma tante occasioni di segnare anche da parte della squadra più debole. E dire che c'era materia di divertimento anche nella gara d'esordio tra i ceki rigorosamente schierati a uomo, e il Malmoe disposto in campo con una zona assai meno brillante di quella romanista, ma mólto meno spensierata in difesa, e incisiva davanti con l'ex-atalantlno Larsson capace di saltare i difensori come birilli e di segnare il gol dell'unico successo svedese su assist del brillante Palmer. La Roma è entrata in campo a spettacolo iniziato, come si addice ad una vedette, e in realtà Io spettacolo lo ha subito dato giocando con quel modulo arioso che le ha permesso i recenti successi in campionato. Nemmeno un gol segnato dagli svedesi con Lindman (questa volta Larsson ha porto l'assist) ha frenato slancio ed ottimismo, cosi Pruz'so ha pareggiato subito (dal 7' degli svedesi al 9' per i romanisti) rubando il tempo a tutta la difesa. Poi dopo lnnumerevo- li folate offensive, con Nela costantemente libero e Ancelotti capace di recuperare la bellezza di otto palle, con Boniek, Pruzzo, Ciccio Oraziani capaci di sbagliare a grappoli, il gol del raddoppio a due minuti dal termine: cross di Di Carlo dal corner e gran testata di Righetti nell'angolino alto. La Roma gioca, diverte e si diverte, la applaudono in quindicimila per buona sorte degli organizzatori, che avevano garantite appena appena le spese vive dalla sponsorizzazione Barilla. Gli svedesi sono pur sempre la seconda squadra di Svezia per gli allori acquisiti, e i ceki arcigni e piuttosto duri negli scontri hanno ventun scudetti all'attivo come la Juventus, ma soltanto. secondi in campionato. Contro i ceki, contro la marcatura a uomo che non risparmia rudezze soprattutto su Ancelotti e Boniek ideatori di ogni manovra, la Roma ha mostrato i limiti del proprio impegno. Lo Sparta segnava al 17' In uno dei contropiede impostati con buona geometria sugli schemi di Jan Zachar, applicati'peraltro senza la minima fantasia : Jarolim serviva1 Hasek solo in area e il piccoletto superava Tancredi con una bella colombella Al 29' Di Carlo saltava il terzino Bilek con molta astuzia verso 11 fondo, poi tirava fuori 11 portiere dai pali e infine appoggiava su Pruzzo un assist a porta vuota. U «bomber» non sbagliava. Era soltanto un pareggio, ma tanto bastava per aggiudicarsi il torneo, anteprima all'Europa che nella prossima stagione dovrebbe rivedere la Roma fra le protagoniste. La sfida al rigori, ininfluente per la graduatoria, era necessaria per stabilire un vincente in un torneo che non ammette pareggi. E tra presente e futuro europeo, tornava l'Incubo del passato, di quella finale perduta nella lotteria finale contro il Liverpool: Ubaldo Righetti metteva fuori il settimo rigore. Spettacolo per pochi visto che 11 resto d'Italia è stato escluso dalla televisione, che con il consueto scarso rispetto per lo sport, ha preferito alla notizia di attualità un più redditizio spot pubblicita- ria Giorgio Viglino Malmoe-Sparta Praga 1-0 (33' Larsson). Roma-Malmoe 2-1 (7' Lindman, 9' Pruzzo, 38' Righetti). Sparta Praga-Roma 1-1 (17" Hasek, 29' Pruzzo); dopo i rigori 8-7.
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