La Borsa oltre quota 700

La Borsa oltre quota 700 La Borsa oltre quota 700 Fiat oltre 12 mila lire nel dopo listino - Montedison sempre in fermento - La spinta arriva dai «borsini» MILANO — La Pasqua giunge in Borsa con un dono gradito: quota 700. Ieri, sull'onda della spinta irrefrenabile dei borsini. Piazza Affari ha ripetuto la corsa al rialzo delle ultime sedute (superato l'effetto Slrte). L'indice Coinlt, al nuovo primato assoluto, ha chiuso a quota 712,75 (+1.85%) e. al dì là di spiegazioni tecniche che lasciano 11 tempo che trovano (ma grande effetto ha avuto la conferma che la liquidazione sarà regolare), questo rialzo ha un vero, quasi solo, grande interprete: la periferia. •Sono preoccupato — commenta al proposito 11 presidente della Bnl, Nerio Nesi — perché trovo alcuni elementi di pericolo in questa situazione sana. Ho l'impressione che ci sia una fascia di piccola e media borghesia che si sia buttata a capofitto e sia impreparata di fronte alle conseguenze di un possibile assestamento o di un deciso ribasso-. Quasi tutti gli operatori professionali condividono questa osservazione ma nessuno può trascurare il fenomeno di massa che si sta verificando: l'esordio del fondo Corona Ferrea (promosso a Monza da Cofimo e dalla Banca di Desio) è stato, pur senza rete di vendita esterna, salutato dall'afflusso di ordini da tutto 11 Paese. Infine, anche la Norditalia dei Canavesio ha annunciato il varo di una società di gestione. Per juanto riguarda il mercato, va rilevata la vitalità dei valori-guida. La Fiat ordinaria, in lieve calo In chiusura, ha registrato punte superiori alle 12 mila lire (primato assoluto) nel dopo listino mentre l'in ha toccato il livello delle 25 mila lire e la Fidis è salita oltre le 23 mila. Nel gruppo torinese, infine, da rilevare il balzo dell'Unicem (+11,1%). Grande attenzione per Mediobanca, al nuovo massimo di 214 mila lire, e per le Generali, che hanno toccato, nel dopo listino, il massimo di 127.500; da non trascurare la marcia della Fondiaria che anche ieri ha registrato un incremento a quota 74 mila lire. MONTEDISON — Sempre più animata l'area di Foro Bonaparte. In particolare ha stupito la sospensione della Standa, da parte del gruppo di intervento, quando i prezzi avevano ormai toccato quota 24 mila lire (contro le 18.100 lire della vigilia). Si è parlato di nuovi soci ma la casa madre smentisce e 11 fenomeno, abbinato all'aumento di capitale, sembra più legato alla scarsità di flottante. La Rol. intanto, è salita dell'11.2% e la Montedison si è attestata a quota 4400. MATRICOLE — Anche il Monte Paschi ha deciso 11 gran passo. Il 16 aprile l'assemblea del Credito Commerciale (controllato dalla banca senese e quotato al Ristretto) dovrà approvare la richiesta di quotazione al mercato principale. AUMENTI DI CAPITALE — Tra gli altri, per aprile sono previsti: Ferrovie Torino Nord (da 5 a 20 miliardi); Linificio, gruppo Marzotto (aumento già in corso); Aedes (raddoppio da 6 a 12 miliardi in forma mista, già in corso); Oerolimich e Recordatl. In tutto, al valore nominale, si tratta di 53,7 miliardi. Ma saranno altre le operazioni da lanciare nel mese. 8COTTI — Il difficile passaggio da atipico a tipico viene effettuato da Paolo Federici. L'Eurogest ha dato il via al maxiaumento di capitale da 60 a 718.4 miliardi della Scotti (acquisita dall'Eurogest a fine '85). L'operazione, in sostanza, prevede la ira- sformazione dei certificati Eurogest in azioni a fronte del conferimento (dietro perizia) di immobili alla società. BANCO SANTO SPIRITO — Per la società Iri, trattata al terzo mercato, utile di 34,8 miliardi con dividendo complessivo di 12.250 milioni, contro 9.8 miliardi dell'esercizio precedente. u. b,

Persone citate: Bonaparte, Canavesio, Nerio Nesi, Paolo Federici, Rol

Luoghi citati: Cofimo, Milano, Monza, Torino