Nelle banche è partita la lenta discesa dei tassi

! Nelle banche è partita lalenta discesa dei tassi ! Nelle banche è partita lalenta discesa dei tassi ROMA — Chi trama contro I Bot? Quale interesse hanno le banche, a volte anche con false notizie, a dirottare 1 risparmiatori dai titoli di Stato verso investimenti alternativi, come fondi comuni, azioni, gestioni di partecipazione o semplicemente depositi bancari? Le pesanti accuse del ministro del Tesoro Goria contro il sistema creditizio hanno aperto questi Interrogativi di difficile risposta. Anche perché, a 24 ore di distanza dalla «sparata» di Goria, i grandi banchieri si mostrano increduli e negano qualsiasi congiura. 'Eventuali comportamenti di singoli — sottolinea l'Abi — non intaccano la volontà di rafforzare la nostra collaborazione con le autorità monetarie: E come segno di questa rinnovata volontà a collaborare, le aziende di credito hanno dato ieri 11 via all'abbassamento del tassi di Interesse. II Banco di Roma. II Banco di Napoli, la Banca Commerciale, l'Ibi e il Credito Italiano hanno annunciato riduzioni del «prime rate» oscillanti tra lo 0,50 e 11 punto percentuale. Subito dopo Pasqua sarà la volta della Banca Nazionale del Lavoro. Questa reale discesa del costo del denaro, è stata subito salutata con soddisfazione dal ministro del Bilancio, Pier Luigi Romita. Restano, perù, le accuse di scorrettezza da parte di Co- ria. Il mondo bancario non le nega, ma sostiene che si tratta di pochi casi isolati, legati per di più ad Iniziative di agenzie periferiche, desiderose di mostrare alla sede centrale una cospicua raccolta di depositi. E, proprio nell'intento di far «bella figura», in queste agenzie sarebbero più pressanti gli inviti ai risparmiatori ad aprire un conto (magari con interessi più allettanti di queUi ufficiali), piuttosto che prendere Bot o Cct. Inviti, qualche volta accompagnati da errate informazioni sulla disponibilità dei titoli di Stato o da voci di inevitabile e prossima tassazione dei titoli di Stato. Viene invece categorica¬ mente esclusa l'ipotesi che il • dirottamento- possa essere motivato anche da più alte commissioni. -Non c'è differenza di commissione tra un servizio e l'altro-, precisa un alto dirigente bancario. Ma l'Assou tenti ha da ridire sulle commissioni, rilevando che c'è anche un intervento legislativo in proposito. Al di là delle scorrettezze, che vanno comunque denunciate, la dura nota di Goria rivela lo stato di tensione e di concorrenza che vi è sul mercato finanziario tra Tesoro e banche per accaparrarsi le risorse disponibili. Il fronte degli investimenti è ir. piena evoluzione, alimentato dal gran balzo in avanti della Borsa. Il risparmiatore è più informato e più smaliziato. Fondi di investimento, pacchetti azionari, piani Integrativi per le pensioni, offrono rendimenti assolutamente concorrenziali. Cosi i titoli di Stato e i depositi bancari non sono più 1 padroni assoluti del mercato. A fine '85. la consistenza di Bot e Cct ammontava complessivamente ad oltre 280 mila miliardi di lire, contro gli oltre 220 mila miliardi dì depositi bancari e postali. Ora si sono prepotentemente affacciati sul mercato i fondi comuni di investimento che nei primi tre mesi di vita hanno raccolto 13 mila miliardi e a fine anno potrebbe¬ ro toccare i 20 mila miliardi. La concorrenza si fa dunque più accesa e il Tesoro, per garantire la sua «fetta» di risorse necessarie a coprire il fabbisogno pubblico, remunera bene i suoi titoli. Le banche, per evitare una fuga» dai depositi, mantengono alti i tassi passivi, e di conseguenza anche quelli attivi, frenando la discesa del costo del denaro. Lo stesso Goria ammette l'esistenza di questa competizione e con la sua ultima uscita lascia intendere che nei consigli al risparmiatore i banchieri non privilegiano certo i Bot e i Cct. Prima di scegliere, infatti, il risparmiatore si rivolge alla sua banca e nella graduatoria dei -consigli» al primo posto figurano i fondi di investimento. E' un fatto anche logico, perché i fondi sono gestiti e controllati dalle banche. I grandi banchieri negano comunque di aver «tradito» 11 Tesoro. Cifre alla mano, dimostrano che almeno il 60-70 per cento della loro raccolta è investito in titoli di Stato e che proprio 1 fondi comuni sono i maggior} acquirenti di Cct che altrimenti avrebbero aste deludenti. Oli interrogativi dunque restano, ma forse questo braccio di ferro sarà l'occasione per arrivare ad un mercato trasparente. Emilio Pucci TUTTE LE SCADENZE DEL 1986 (Bot a 6 e a 12 mesi e Cct in scadenza nel corso di quest'anno, miliardi di lire) 14.000 12.000 10.000-j 8.000-l 6.000 4.000 -I 2.000-I 0 11 I ■ Bot a 6 mesi Bot a 12 mesi □ Cct lini il ■ 2ia N

Persone citate: Assou, Emilio Pucci, Goria, Pier Luigi Romita

Luoghi citati: Napoli, Roma