Un milione di botteghe

Un milione di botteghe CONFCOMMERCIO L'associazione compie quarantanni Un milione di botteghe Dal 1981 al 1984 la quota di prodotto interno lordo del «terziario di mercato» è passata dal 39,4 al 41,2%, mentre l'occupazione è salita dal 34 al 37% - Tre milioni di addetti, dalla bancarella al supermarket - Continue revisioni per essere al passo con i tempi ROMA — La Confcommercio compie in questi giorni quarantanni: un periodo lungo e difficile della storia italiana. Nel 1945 erano solo settanta le associazioni di categoria e territoriali che dettero vita alla Confcommercio, oggi sono più di 220 con un milione e 200 mila imprese e tre milioni di addetti. In essa convivono settori e forme di vendita del tutto diversi: la piccola e la grande distribuzione, il commercio ambulante e la distribuzione organizzata che unisce 1 piccoli ai grandi, 11 negozio di alimentari e l'edicola di giornali, gli impianti stradali di carburante e le oreficerie, i pubblici esercizi e gli alberghi, le agenzie immobiliari e le aziende grosslste di qualsiasi genere, dal legno alle arance. In questi quarantanni la società si è trasformata e il «terziario di mercato» si è unificato alle innovazioni: solo tra il 1981 e il 1984 la sua quota di prodotto interno lordo e passata dal.39,4% al 41.2% mentre l'Industria «rimasto ferma sul 39,1%, l'occupazione è salita dal 34% al 37% superando quella del settore industriale che In passato era stato al primo posto. Soprattutto dal 1971 in avanti il commercio ha attuato profonde revisioni per essere al passo con i tempi. Il comparto alimentare, soggetto a programmazione, è stato interessato da consistenti processi di ristrutturazione e modernizzazione che si sono concretati, come risultato finale, in una riduzione di 55.000 punti di vendita, pari al 13% circa del totale. Una crescita considerevole ha avuto la distribuzione •moderna* che comprende una serie di tipologie e di forme commerciali estremamente differenti fra loro come la grande distribuzione, 1 minlmercatl, 1 negozi discount, il commercio associato che ha consentito, fra l'altro, al piccolo operatore tradizionale di sopravvivere, di migliorare la sua attività e di vendere a prezzi concorrenziali. Sono 118 le «unioni volontarie» tra: grossisti o dettaglianti • con . 12.000 associati, 453 1 gruppi di acquisto che coinvolgono quasi 100.000 operatori. In campo alimen tare, 1 supermercati sono oggi 1800 e sono cresciuti nel l'ultimo decennio del 200%, i minimercati e le «superettes» a self servlce (4000 in tutto) sono aumentati addirittura di oltre il 600%, gli «ipermercati* di dimensioni gigantesche sono 15, ma dovrebbero essere molti di più anche per servire meglio le regioni meridionali. •Il quarantennale — sottolinea il presidente della Confcommercio Orlando — è una occasione preziosa non solo per presentarci all'opinione pubblica con le nostre credenziali, ma per dimostrare quale molo può svolgere il terziario nel prossimo futuro e nella sfida degli Anni Duemila'. Una intera settimana di congressi, dal 12 al 20 apri le, consentirà un'approfondita riflessione su quel che è avvenuto finora e quanto si dovrà fare nei prossimi anni per sviluppare sempre piùil commercio, il turismo e-1-ser- vlzi ' Gian Carlo Fossi r Il presidente della Confcommercio Orlando (a sinistra) con Germo/zì (Confartigianalo)

Persone citate: Germo, Gian Carlo Fossi

Luoghi citati: Roma