Peres: ancora tasse o lunedì mi dimetto di Giorgio Romano

Peres: ancora tasse o lunedì mi dimetto Israele, misure impopolari per salvare la coalizione Peres: ancora tasse o lunedì mi dimetto NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Il primo ministro israeliano ha lanciato un ultimatum: se i membri della coalizione non approveranno lunedi, in seconda lettura, il bilancio preventivo per l'anno fiscale 1986-'87, il governo di unità nazionale cadrà. Peres ha riunito giovedì sera, per oltre tre ore. cosa del tutto eccezionale, 80 esponenti dei partiti della coalizione, compresi i ministri del gabinetto, e ha sostenuto, tra l'altro, la necessità (alla quale anche molti membri laboristi si ribellano) d'imporre due tasse impopolari: una riguarda l'educazione scolastica, e l'altra la proprietà degli autoveicoli, già in vigore, che sarebbe prolungata oltre il mese di agosto, quando avrebbe dovuto cessare. Queste tasse consentirebbero di non ridurre ulteriormente i sussidi ai pensionati. Contro la proposta di alcuni ministri che chiedevano un aumento dei bilanci dei propri dicasteri, il premier ha sostenuto che il bilancio complessivo non può essere toccato, e ha respinto le richieste di una riforma fiscale che aumenti l'onere sui grossi redditi e diminuisca la pressione su quelli piccoli. Il bilancio, che dev'essere approvato entro il 31 marzo, è frutto di un lungo compromesso con la destra, e in particolare col ministro delle Finanze. Modai. Peres perciò ha dovuto mostrare molta fermezza anche sui punti per i quali in precedenza aveva mostrato di desiderare una scelta: cosi ha detto essere inapplicabile un'imposta sugli appartamenti di lusso, e ha rinunciato al proposito di tassare le transazioni in Borsa. Tra i membri dei partiti c'è un sostanziale accordo di non far cadere il governo sulla questione del bilancio, anche per il convincimento che nei prossimi mesi si potranno trovare espedienti per aggirare alcune delle decisioni attuali. Infatti, la tassa sulle automobili dovrebbe entrare in vigore soltanto dopo il 1" agosto, e quella sull'educazione, in settembre, si che. prima di allora, potranno essere discusse misure per evitare provvedimenti cosi drastici e impopolari. Altri oneri fiscali che erano stati ventilati (come il raddoppio della tassa sui viaggi all'estero, attualmente nella misura di cento dollari per persona) sarà ridiscussa e decisa soltanto se le riserve di valuta saranno scese sotto il livello di guardia. Il governo di unità nazionale ha richiesto a tutte le parti molti compromessi per superare antinomie e contrasti: il ritiro dal Libano e la pianificazione economica con la lotta contro l'Inflazione sono tra 1 punti principali. Ma il piano economico — che, per trovare un assetto, richiede tempo e sacrifici e ha già visto cadere molte vittime nel settore privato e in quello pubblico — esige, si può dire ogni giorno, una nuova battaglia per la stabilizzazione dei prezzi e dei salari, per resistere alle pressioni che vengono da destra e da sinistra. Giorgio Romano

Persone citate: Modai, Peres

Luoghi citati: Israele, Libano