A Praga un tìmido Gorbaciov
A Praga un tìmido Oorba€Ìóv Modernizzazione e più servizi le parole d'ordine al congresso del partito A Praga un tìmido Oorba€Ìóv Il primo ministro Strougal guida gli innovatori -1 negozi sono forniti ma resta la frattura tra popolazione e regime NOSTRO SERVIZIO PRAGA — In Cecoslovacchia la parola «riforma» sembra ancora esclusa dal vocabolario ufficiale, ma quando i dirigenti parlano «di serie di misure articolate' si può arguire ohe si riferiscono a mutamenti importanti dei metodi di gestione dell'economia e della società. Il diciassettesimo congresso del partito comunista ceco si è chiuso ieri: 11500 delegati, eroi del lavoro, funzionari di partito, hanno ascoltato con attenzione le relazioni, applaudendo al momento giusto e impegnandosi a cogliere «lo spirito del congresso'. In gioco non è certamente il potere all'interno del partito comunista. Ma i cechi, molto attenti a cogliere anche le sfumature, hanno capito ih quale direzione soffia il vento. In effetti uno dei punti chiave dei quattro giorni del congresso é stato il discorso del primo ministro. Lubomlr Strougal, considerato il rappresentante della linea pragmatica, in opposizione agli ortodossi di cui la figura di maggior spicco è Vassily Bilak. Strougal si è presentato come strenuo difensore della modernizzazione dell'apparato produttivo, insistendo soprattutto sul risparmi di energia (la Cecoslovacchia è il terzo consumatore mondiale di energia per abitante), e sul potenziaménto dei servizi, un settore particolarmente sottosviluppato del Paese. Il messaggio di Strougal è chiaro: nessuna revisione fondamentale delle opzioni economiche, priorità accordata all'integrazione nel Comecon e al riequilibrio della bilancia dei pagamenti. I negozi sono forniti, le code sono molto rare (in tre giorni girando per Praga si notano solo due file di persone: davanti al magazzino di pezzi di ricambio delle motociclette Jawa e alla Chiesa di San Giacomo dove bisogna attendere pazientemente per confessarsi prima della Pasqua. L'approvvigionamento dei generi alimentari è molto migliorato dopo l'avvio, a partire dall'85, di una serie di misure come la riforma che attenua la rigida pianificazione per le cooperative agricole. Ma malgrado i relativi successi economici il governo di Husak non è certo popolare, lontano persino dal rassegnato consenso di cui godono Honecker nella Germania Est e Kadar in Ungheria. Dopo la normalizzazione seguita all'intervento sovietico nel '68, una nuova generazione è quasi arrivata alla maturità e pone problemi del tutto nuovi al regime abituato a una opposizione politica nel solco del marxismo, in una cornice ideologica comune sia ai vincitori che agli sconfitti del '68. Oggi due decenni di riflusso nel privato, di distacco dalla politica da parte della maggior parte della popolazione hanno determinato effetti sorprendenti. Una crisi morale senza precedenti si è sviluppata nella società di cui alcuni echi sono giunti anche al congresso attraverso i discorsi di delegati detti «di base». Le parole d'ordine del partito sono disattese. Tutte le testimonianze che si possono raccogliere a Praga, nonostante lo stretto controllo della polizìa, sono concordi: religione e ecologia sono le due bestie nere del regime. I gruppi religiosi di base si sono moltiplicati soprattutto nella regione di Brno in Moravia. In Slovacchia, dove la Chiesa è tradizionalmente più conservatrice, sono attivi gruppi protestanti che raccolgono adepti. Questo entusiasmo per la religione, come possibile spazio di libertà fuori dall'ideologia ufficiale, preoccupa un po' anche Bohumeir Heller, presidente della comunità ebraica cecoslovacca, attento a non urtarsi con lì regime: 'Aumentano i giovani cristiani che vengono da noi per convertirsi e siamo costretti a respingerli. Non sarebbero mai ebrei sinceri'. L'ecologia ha egualmente posto alcuni problemi soprattutto nella Boemia del Nord, regione dove le foreste sono in pericolo per le piogge acide. Dopo aver messo al passo qualche gruppo ecologista un po' troppo bellicoso che aveva come modello i verdi della Germania Federale, il partito ha adottato le parole d'ordine della difesa della natura messe in bella evidenza anche durante il congresso. La soluzione proposta è di trasformare rapidamente le centrali a carbone, molto inquinanti, in centrali nucleari. Il regime di Husak non ha trovato ancora la chiave per conquistare il consenso della gente. Oltre alla mancanza di ideali offerti alle giovani generazioni, un altro problema che separa i dirigenti dalla base è quello della fierezza nazionale. Le continue affermazioni di fedeltà all'Urss pronunciate con più enfasi che negli altri Paesi dell'Est hanno uno scopo: blandire l'orso perché non morda. Ma scavano un fossato quasi Insuperabile tra un popolo molto geloso della sua Indipendenza e della sua storia e una classe dirigente di cui il ruolo assegnato nel campo socialista è quello di «servo fedele.. Lue Rosenzweig Copyright (<1 .o Monde» e per l'Italia. < l.a Stampa»
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