Nazionale con l'enigma Rossi

Nazionale con l'enigma Russi VERSO IL MUNDIAL Una vittoria che fa morale per gli azzurri nell'intenso mercoledì internazionale Nazionale con l'enigma Russi Grande protagonista in Argentina e Spagna, Pablito rischia di essere un peso in Messico - In difesa occorre un terzino-marcatore come alternativa a Vierchowod - Centrocampo: trovati gli uomini giusti c'è necessità di un maggiore equilibrio - Chi sarà la spalla di Altobelli? DAL NOSTRO INVIATO UDINE — La Nazionale ha lasciato ad Udine, ed a chi l'ha seguita alla tv, 11 conforto di un secondo tempo giocato più col cuore che con il ragionamento, nel quale ha fiaccato alla distanza la grande (ed eccessiva) vigoria fisica di una squadra austrìaca persln sorprendente per la sua vitalità nel primo tempo, concluso in vantaggio. Il risultato come sempre condiziona forse le impressioni, ma anche la realtà del campo conta. Viste due squadre azzurre diverse. Infatti. Nell'intervallo il commissario tecnico ha dato la sveglia, ed è servita. Bearzot era ovviamente soddisfatto della reazione dei «ragazzi». Ognuno di noi avrebbe avuto qualcosa da chiedergli in fase di commento, ma il et. ha inaugurato da qualche tempo un nuovo corso. I discorsi del giorno dopo 11 affida all'agenzia di stampa nazionale: sicura professio¬ nalità e competenza del collega incaricato (Fabio Masotto) ma i tempi delle veline li credevamo passati A casa Bearzot risponde da tempo una segreteria telefonica che offre poche chances di risposta. Non cambia per questo la stima per il commissario tecnico, ma il colloquio è sempre meglio della posta, per puntuale che sia. Tornando alla partita, i due volti di Udine offrono egualmente molti argomenti alla •meditazione». Penna restando la convinzione che una squadra va vista in blocco e non a reparti, tentiamo per una volta di dividere i temi della discussione. SCELTE DEI DIFENSORI — La magra figura (senza colpe precise) di Nela ha indicato chiaramente che il gìallorosso può soltanto essere il vice-Cabrini, l'unico difensore azzurro che ha meno impegni di marcatura e molti compiti di spinta proprio sulla sinistra. Dove Nela, infatti. gioca stabilmente nella sua squadra. L'assenza di Bergoml ha sottolineato che, in caso di emergenza, occorre un altro marcatore valido a fianco di Vierchowod. Collovatl è recuperabile ad una condizione di forma decente? Righetti può fare Io stopper spostando Vierchowod sulla fascia? Un difensore destro di valore dietro Bergoml non c'è nel gruppo. Anche Giuseppe Baresi, riutilizzabile come uomo di retroguardia, si muove soprattutto a sinistra. CENTROCAMPO SBILANCIATO? — Il trio BagniDi Oennarc-Ancelotti è da Messico, è il meglio che il calcio italiano può offrire in questo momento. Ma ha mostrato due volti. Preso in velocità (soprattutto per lo scaltro filtro operato dal veronese) nel primo tempo in cui l'Austria attaccava con scambi stretti, rasoterra, e lanci profondi, si è trasformato nella ripresa quando la nostra squadra, preso in mano li •pallino», ha attaccato a sua volta trovando gli avversari provati e senza forza per controbattere. Pur validi e decisi nel tackle. Bagni e Ancelotti ad Udine sono parsi piti portati a spingere che a coprire. Di Gennaro, in mezzo, è stato un organizzatore di gioco piti che un incontrista. Ancelotti, il più duttile e tatticamente molto accorto, dovrebbe provare a giocare più in posizione centrale, dosando gli scatti in modo da non far mancare la propria azione alla retroguardia. Di Gennaro sarebbe più libero d'impostare il gioco ed andare al tiro, con Bagni a fare spola sulla destra. Una soluzione da tentare, se il tempo non stringesse. ATTACCO, ALTOBELLI E POI? — Mancava Conti, ad Udine. Al posto suo, fra centrocampo ed attacco, un Vtalli encomiabile ma che propone — ha detto bene Azeglio Vicini che del sampdoriano sa tutto per averne fatto il leader della Under — l'idea di un nuovo Domenghini, un uomo che va su e giù sulla fascia destra. Più disciplinato di Conti, Vialli anche per la minore esperienza ha meno fantasia. Sono due soluzioni diverse, ma con posizioni or mai delineate: in Messico Conti titolare, e il giovane come rincalzo, come assisten¬ za alle punte. Ma quali punte? Altobelli (c'è solo da sperare che la sua condizione di forma duri sino al Messico) è inamovibile. Ad Udine ha giocato bene anche quando la squadra ansimava. Al suo fianco. Serena per le partite d'assalto contro difensori potenti, ma soprattutto Galderisl quando servono maggiormente la sveltezza, l'abilità di palleggio. Paolo Rossi? L'infortunio ne ha confermato la fragilità. Non ha la salute fisica dei tempi di Spagna, e senza questa non può sfruttare le doti di opportunista. Se non si ritrova in pieno, soprattutto con il gol, nelle ultime poche gare di campionato, portarlo al Mundial è un rischio. Potrebbe essere una pedina sprecata quando servirebbe un ricambio ulteriore per 11 centrocampo, ovvero per 11 reparto più esposto alla fati ca ai duemila metri (e oltre) dell'altipiano messicano. Bruno Feracca