Negri assolto col dubbio per gli attentati del '78
Negri assolto eoi dubbio per gli attentati del ?78 Negri assolto eoi dubbio per gli attentati del ?78 Davanti ai giudici una frangia dei Nuclei comunisti tenritoij riali - Trentforthi afiiiirioi Borio per l'omicidio alla Framtek*•'?■;■ La lunga stagione dei processi di terrorismo a Torino si chiude: mentre alle Vallette si celebra il giudizio d'appello contro Prima linea, ieri si è concluso in assise quello contro l'ultima frangia del Nuclei comunisti territoriali. Sotto accusa, con imputazioni diverse, solo tre persone: il parlamentare europeo Toni Negri, ex leader di Autonomia, da tempo rifugiato in Francia, Guido Borio, uno dei presunti capi della banda, e Giuseppe Fabrizio, un gregario, tutti difesi dall'avv. Zancan. Toni Negri è stato assolto per Insufficienza di prove dal concorso morale in alcuni attentati e rapine compiuti dagli Net tra il '78 e il '79 nel l'ambito delle «campagne i contro la Fiat e l'equo canone (assalto all'Uppi). Secondo alcuni pentiti, che riferivano però cose sentite da altri, in quegli anni Negri faceva parte della direzione nazionale del Nuclei. Queste rivelazioni non sono state ritenute sufficienti per condannare Negri, lo stesso pm Glanfrotta aveva chiesto l'assoluzione dubitativa. Giudo Borio ha avuto inve- ce 30 anni di carcere. Era accusato di concorso morale nell'attentato alla Framtek di Settimo, dove il 31 gennaio '80 fu ucciso 11 sorvegliante Carlo Ala. Rispondeva anche di concorso in alcune «azioni» della banda: l'incendio del reparto selleria alla Lancia di Chivasso (4 miliardi di danni), l'assalto con molotov nello studio dell'economista'0 Siro Lombardini all'Università, entrambi nell'aprile '79. L'ultimo del terzetto, Giuseppe Fabrizio, era accusato di una rapina alla Banca popolare di Novara a Turbigo, nel Milanese (giugno '79): è stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione. Il grosso degli Net (96 imputati) è stato processato nel luglio scorso: allora Danilo Mlhalic, che sparò al sorvegliante e poi si penti come molti altri, se la cavò con 9 anni di carcere. 'Ala doveva essere solo ferito* raccontò uno dei pentiti. I tre giudicati ieri vennero stralciati dal procedimento principale per diversi motivi: Borio era processato negli stessi giorni a Padova, per Negri non c'era ancora l'autorizzazione a procedere del Parlamento, che fu concessa solo dopo. Il gruppo Net, considerato 11 braccio armato dell'Autonomia che a Torino gravitava attorno alla rivista «Rossodi via Giulia di Barolo, dopo la tragica incursione alla Framtek si dissolse: i più duri passarono a Prima linea, gli altri si dissociarono
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