I carabinieri sempre più di moda

I carabinieri sempre più di moda Disegno di legge: per entrare nell'Arma sarà ora necessario il diploma di terza media I carabinieri sempre più di moda ROMA — Per entrare nel carabinieri non sarà più sufficiente la licenza elementare. CI vorrà almeno il diploma di terza media: lo stabilisce un disegno di legge varato mercoledì dal governo, su proposta del ministro della Difesa Spadolini. Un provvedimento molto atteso: soprattutto uno strumento in più per filtrare le numerosslme domande di arruolamento. L'Arma infatti conosce, da un paio d'anni, un inaspettato «boom*. All'ultimo bando, nel novembre '85. hanno risposto 36.437 giovani. Una cifra impensabile qualche anno fa (nell'80 erano solo 11 mila): ancora più significativa, se si pensa che gli arruolati sono stati solo 5672. Stesso discorso per gli ufficiali: ai 54 posti hanno concorso in 2054. Ancora più imponente l'afflusso tra coloro die devono svolgere il servizio di leva, gli «ausiliari»: da 16 mila domande del 1980 si è giunti alle 49 mila dell'85. Che cosa spinge tanti giovani ad arruolarsi nei carabinieri e molti di loro a rimanervi dopo il servizio di leva? La prima risposta é di carattere economico. Il carabiniere ausiliario percepisce uno stipendio di poco inferiore a quello degli effettivi: cifre favolose, se rapportate alle modeste retribuzioni dei soldati di leva, rivalutate dal governo soltanto pochi giorni fa. Quello del carabiniere è poi un «posto sicuro.. Ma questa spiegazione non giustifica da sola una scelta che offre molti pericoli e poche soddisfazioni. Soprattutto non basta a capire perché decidano di prestare il servizio militare nell'Arma anche molti giovani senza problemi di occupazione a di salario. Negli ultimi anni però, r.Imma gin e. del carabiniere, intaccata anche da una serie di impietose e Immeritate barzellette, si é ampiamente rivalutata. Nell'Arma, senza aspettare il disegno di legge, si é data più importanza all'istruzione: quasi la metà degli aspiranti carabinieri semplici sono già diplomati. Fin dal primo giorno, l'ingresso nell'Arma è una difficile corsa ad ostacoli. Chi ha presentato la domanda come «ausiliario, viene chiamato al comando della Legione dove da quest'anno (come già avveniva per gli effettivi) viene sottoposto ad alcuni test psico-attitudinali. Superato questo primo ostacolo, nella stessa giornata é prevista la visita medica. Severissima. Se si passa la visita, il nominativo dell'aspirante allievo carabiniere viene inserito in un computer che servirà a scegliere la sua destinazione nelle varie scuole di addestramento. Nella scuola, una visita ancora più dura: per lo più é scartato un altro 30 per cento degli aspiranti. Chi ce la fa. diventa «allievo carabiniere ausiliario.. Tre mesi di corso. Nel primo, ci si addestra quasi esclusivamente a sfilare per la cerimonia del giuramento: negli altri due si lavora di più: sette ore al giorno di lezioni Alla fine del corso (che prevede interrogazioni e compiti in classe), si sostiene un esame. Argomenti: nozioni di diritto, leggi sul fermo di polizia giudiziaria, perquisizioni, poteri della polizia e diritti del cittadino, funzionamento e uso delle armi ■ Quindi una prima generica destinazione al reparti operativi battaglioni o legioni, a cui segue l'invio alle singole stazioni, tenenze, compagnie, gruppi. Prima della fine del corso viene chiesto all'allievo carabiniere di scegliere tre legioni, in ordine di preferenza. Gli ausiliari vengono quasi sempre accontentati. Finiti i 12 mesi, si può fare 11 carabiniere ausiliario ancora per un altro anno, oppure scegliere la ferma (tre anni). (.savi

Persone citate: Spadolini

Luoghi citati: Roma