Spatola si costituirà presto? C'è chi dice: l'hanno ucciso

C'è €hi dite: t'hanno ucciso Palermo, le ipotesi sulla scomparsa dell'amico di Sindona C'è €hi dite: t'hanno ucciso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Dov'è andato a finire il costruttore e mafioso Rosario Spatola, grande amico di Michele Sindona, condannato come lui otto giorni fa al processo di Milano a tre anni di reclusione per favoreggiamento personale del finanziere? E' fuggito per sfuggire al carcere, forse lo hanno ucciso perché considerato un teste scomodo oppure vuole resture in un carcere del Nord e si è allontanato per protesta ma tra pochi giorni si costituirà. Ipotesi, certo, ma nessuno sa qualcosa di più. Tutti ignorarano dove si trovi Spatola che dalla metà del 1985 aveva ottenuto di trasferirsi a Milano per seguire il processo Sindona nel quale figurava tra gli imputati minori. In attesa che la Cassazione si pronunciasse sul processo •mafia e droga* nel quale fu capofila a Palermo, venendo condannato prima a 13 e in appello a 10 anni di reclusione. Spatola aveva ottenuto la libertà per decorrenza dei termini della carcerazione preventiva. Il 16 dicembre scorso la Cassazione aveva confermato 11 verdetto d'appello. Spatola sarebbe dovuto tornare in carcere per scontare la pena residua di circa cinque anni. Ma da Milano, dove avrebbe dovuto presenziare al nuovo dibattimento, spari. Ora la Procura generale di Palermo ha emesso un ordine di carcerazione. I fonogrammi per le ricerche sono stati smistati all'Interpol e a tutti i posti di frontiera nonché agli uffici di polizia in aeroporti, porti e stazioni ferroviarie. A Milano Spatola è stato condannato per aver ospitato Michele Sindona, nell'estate del 1979, durante il simulato rapimento del finanziere di Patti in una villa che egli aveva fatto costruire per il suocero tra Montelepre e Borgetto nell'entroterra di Palermo. E fu in casa del suocero di Spatola che 11 me dico Joseph Miceli Crimi secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori sparò un colpo di pistola a una gamba di Sindona. Gli avvocati Frino Restivo e Nino Mornino difensori di Rosario Spatola escludono che il boss, accusato di aver riciclato decine di miliardi nell'edilizia per conto delle cosche che si arricchivano con 11 traffico di eroina, sia fuggito all'estero. I legali sono convinti che il loro cliente si farà vivo presto, costituendosi In un carcere del Nord Italia. f •Ritengo che il signor Spatola non desideri essere rinchiuso allVcciardone, e ciò per vari motivi*, ha detto l'avv. Restivo. Sulla scomparsa di Spatola a Palermo fioccano le illazioni: c'e chi ritiene che sia fuggito negli Stati Uniti protetto dai suoi parenti Gambino dell'omonima •famiglia* mafiosa di New York. C'è poi chi non esclude che Spatola sia stato tolto di mezzo, essendo ormai bruciato e un testimone scomodo a conoscenza di chissà quale segreto, e per questo motivo si parla anche di «lupara bianca*. Primo contribuente sicilia¬ no nel 1979 con un reddito dichiarato di 820 milioni, fallito in conseguenza dei suoi guai con la giustizia. Rosario Spatola arrivò a controllare cantieri edili e decine di appalti pubblici specialmente per la costruzione di case popolari. Quando fu arrestato aveva 11 cantieri e 700 dipendenti. Recentemente, avendo subito il sequestro del patrimonio in base alla legge antimafia. Rosario Spatola si era ridotto a lavorare come commesso in un negozio di proprietà di un parente. Dopo il suo arresto la polizia trovò nel suo ufficio gli originali di alcune pratiche che invece avrebbero dovuto essere custodite in Municipio. Gli investigatori risalirono al costruttore quando, mentre Sindona era ospite nella villa del suocero, Vincenzo Spatola, fratello minore di Rosario, fu sorpreso nei pressi dello studio romano dell'avvocato Rodolfo Guzzi con una lettera del «rapito*. Sindona comunicava al legale di essere stato sequestrato da •elementi di sinistra*, a. r.