Le 16 ore di battaglia

Le 16 ore di battaglia Le 16 ore di battaglia Parlano il comandante della Sesta Flotta e i suoi piloti - «Mi auguravo di non dover combattere, abbiamo superato la linea della morte consapevoli del rìschio» - «Non è stato facile evitare i Sani 5, palle di fuoco che ti vengono addosso, che ti ipnotizzano» - «Ci dispiace per i ragazzi libici uccisi, ma è colpa del loro governo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — «Ci dispiace che quei ragazzi libici siano morti... ma non è stata colpa nostra, è stata colpa del loro governo... ci hanno sparato e ci siamo difesi... in quel momenti non pensi, devi estere veloce e preciso». Cosi hanno parlato a un gruppo di giornalisti, sulla tolda della 8 ara toga, 1 piloti della Sesta Flotta che tra lunedi e martedì hanno affondato due motovedette e danneggiato altre due navi di Gheddafi. e che hanno distrutto le installazioni radar e alcune batterie missilistiche della base di Slrte. Portati in aereo sulla Saratoga dal Pentagono, per una visita di sette ore, 1 giornalisti, che erano partiti da Napoli, hanno raccolto le prime testimonianze dei combattenti. I piloti hanno raccontato loro anche dei Sam 5 so¬ a ¬ vietici, .palle di fuoco che ti vengono addosso sempre più in fretta, sempre più lucenti, e quasi ti ipnotizzano-, e delle motovedette kamikaze che cercavano di arrivare a portata di tiro dalle unita da guerre americane «e che bisognava fermare a qualsiasi costo*. L'ammiraglio Kelso. il comandante della Sesta Flotta, ha ricostruito le «sedici ore che hanno sconvolto Gheddafi.. L'attacco missilistico libico è incominciato alle 14 di lunedi, ore locali, ha riferito l'ammiraglio. • Alcuni nostri aerei avevano varcato la cosiddetta linea della morte, il 32° parallelo che delimita il Golfo della Sirte a Nord... Si trovavano a 120-130 km dalla costa della Libia: 'Noi avevamo già avuto a che fare con missili terra-aria^ ha interloquito uno dei piloti «Afa avevamo insieme gente che non li ave¬ va mai visti... Non è stato facile evitarli*. .Quei missili non sono moderni — ha ripreso Kelso — ma sono molto efficaci. I miei uomini si sono dimostrati degli assi-. L'ammiraglio e il comandante della Saratoga, il capitano Unruh, tennero la notizia segreta. -Avevo l'ordine di attuare una rappresaglia proporzionata a qualsiasi attacco Gheddafi avesse sferrato: ha proseguito Kelso. -Chiesi istruzioni più precise al Pentagono.. In coperta, 11 comandante Mislivy, che comanda le partenze e gli arrivi degli aerei, capi che .qualcosa bolliva in pentola, quando Unruh gli ordinò di tenere pronti 1 missili «Harm» e •Harpoon». Oli «Harm. sono i missili che vengono attirati da radar, gli harpoon quelli che cercano i motori delle navi. «Capii che saremmo partiti al contrattacco.. Poche ore dopo, il primo squadrone di A6, 1 cacciabombardieri usati in Libano tre anni fa, partiva alla volta di Sirte, carico di «Harm.. •Nessuno ci disse nulla — ha continuato Mislivy — ma quando vedemmo tornare gli aerei vuoti, un applauso si levò dal ponte: erano andati a bersaglio. Non sarà bello dirlo, ma per molti di noi, da 10, 20 anni nella Marina, è stato l'apice della carriera.. Poco più tardi, un A7 della portaerei America, un altro cacciabombardiere impiegato in Li bano, affondava la prima motovedetta con un «Harpoon». A quel punto, fu dato l'annuncio ufficiale della battaglia. I giornalisti hanno assistito al lancio e al rientro degli apparecchi della Saratoga, letteralmente catapultati in cielo ogni 90 secondi, a combattimenti ormai terminati. Hanno detto di aver trovato marinai e piloti .ancora in uno stato di eccitazione.. Tutti volevano sapere come l'opinione pubblica americana aveva reagito al confronto con Gheddafi. .Sembravano aver bisogno di essere rassicurati — ha scritto il Washington Post —. Ripetevano di aver fatto il loro dovere, per il loro Paese... spiegavano che le manovre erano una cosa, la battaglia un'altra, che era pronti ad andare avanti.. Ma li capitano Unruh ha espresso la speranza che tutto finisse. Con energia, l'ammiraglio Kelso ha respinto l'accusa di aver provocato la Libia. .Sono un soldato — ha risposto —. Non esporrei mai i miei uomini ai SamS. H mio compito era di stabilire il principio della libertà di navigazione. Mi auguravo di non dover combattere.. Abbiamo superato la linea della morte consapevoli del rischio, non da stupidi.. Perché ha sparato sulle navi? .Era chiaro che avevano intenti ostili. Cercavano di arrivare a 80-70 chilometri da noi, la gittata dei loro missili. Se non li avessimo fermati, avrebbero tentato di farci saltare per aria... Non scherzavano.. Le ostilità cessarono poco dopo le 6 di martedì mattina, ore locali .Abbiamo imparato parecchio sulle armi sovietiche — ha concluso Kelso — ma poco sui soldati libici... Non sappiamo chi manovrasse le batterie missilistiche, se ci fossero dei russi... Navi da guerra dell'Urss ci hanno seguito per tutte le manovre... Ma queste sono acque internazionali: non ci hanno intralciato, e noi non abbiamo intralciato loro.. D bilancio? .Abbiamo avuto molta fortuna: tre portaerei, tanti missili, e non un incidente: tutto ha funzionato alla perfezione-, e. c, Tripoli. Il colonnello Gheddafi. accompagnato da due dei suoi otto figli, visita il IT Salone dell'industria e commercio (Tel.

Luoghi citati: America, Libano, Libia, Napoli, Sirte, Tripoli, Urss, Washington