La flotta Usa se ne va

Lei flotta Usci se ne va Dopo la battaglia nella Sirte, anticipata la fine delle manovre Lei flotta Usci se ne va Reagan prevede altre «misure di autodifesa, se gli attacchi libici non cesseranno» - «Nella causa della libertà America e alleati non sono mai stati perfetti, ma non abbiamo nulla di cui scusarci» - Gheddafi annuncia «esercitazioni a fuoco» della Marina in una zona lontana dalle navi americane - Scambio di accuse all'Onu DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — La Sesta Flotta americana ha abbandonato Ieri il Golfo della Sirte, mettendo fine alle manovre che hanno portato alla distruzione di una .base missilistica e di cinque motovedette libiche. Ne ha dato l'annuncio ufficiale 11 ministro della Difesa Weinberger, alle 19.30 (ora italiana), definendole 'Un'operazione coronata da straordinario successo.. Weinberger ha perù ammonito che la Sesta Flotta rimarrà per qualche giorno nel Mediterraneo centrale «pronta a ogni evenienza.. In una breve comunicazione al Congresso, Reagan ha sottolineato che «se gli attacchi di Gheddafi non cesseranno, gli Stati Uniti continueranno a prendere tutte le necessarie misure di autodifesa». Poco prima che le 27 unita navali da guerra Usa lasciassero le acque contese, la Libia ha annunciato «esercitazioni a fuoco» della propria flotta a circa 150 km a Nord di Tripoli. La zona si trova a notevole distanza sia dal Golfo della Sirte sia da quella dove incroceranno le portaerei «Comi Sea», «Saratoga» e «America» con le squadre di scorta. A Washington non si prevedono nuovi scontri, dopo la prudente ritirata di Gheddafi di martedì: • Un atto ragionale», ha detto il capo di Stato Maggiore delle forze armate americane Crowe, .sulla scia di un gesto insolito e folle come gli attacchi ai nostri aerei: Ma l'imprevedibilità del Colonnello ha indotto la Sesta Flotta a mantenere il cosiddetto stato di preallarme. La fine delle manovre americane era stata anticipata da una telefonata di Reagan, in partenza per New Orleans e per le vacanze pasquali in California, all'ammiraglio Kelso, comandante dell'.operazione fuoco della prateria», come è stata battezzata la «lezione» a Gheddafi. •Avete segnalato al mondo intero che gli Stati Uniti posseggono la volontà e i mussi di difèndere la Ubera., ha detto il Presidente. .Siete stato lo scudo e la lancia della politica americana in una regione tormentata e volubile.. .La rapida reazione, il coraggio e la professionalità dei nostri piloti — ha proseguito Reagan — sono stati di ispirazione per noi tutti... neutrali tarando la minaccia della Libia avete reso il mondo più sicuro.. Secondo le indiscrezioni della Casa Bianca, 11 capo di Stato americano ha deciso di chiudere le esercitazioni mercoledì sera, alla riunione del Consiglio di sicurezza nazionale. Reagan, che per tre giorni aveva mantenuto un rigoroso silenzio, ha subito notificato al Congresso che .nell'esercizio del diritto di libertà di navigazione nel Golfo della Sirte, la Sesta Flotta era stata aggredita da Gheddafi. .Essa ha reagito in maniera limitata, su mio ordine, in base ai poteri di comandante in capo delle forze armate conferitimi dalla Costituzione., n Presidente ha anche comunicato verbalmente di aver respinto la proposta di Gorbaclov di smilitarizzare il Mediterraneo e di Indire una conferenza sulla sicurezza slmile a quella di Helsinki. Illustrando 1'.Operazione fuoco della prateria», Weinberger ha precisato che 6 stata la diciottesima al largo della Libia dall'81, quando vennero abbattuti due caccia di Gheddafi, e l'ottava In cui navi e apparecchi americani hanno superato la cosiddetta «linea della morte» (32* parallelo). «Solo questa volta — ha aggiunto il ministro della Difesa — abbiamo compiuto 188 sortite aeree.. Nessun bilancio delle vittime: 11 portavoce della Casa Bianca Speakes ha accennato a 15-20 morti e 40-50 feriti tra i Ubici, mentre gli americani non hanno avuto perdite. Al Pentagono corre voce che 11 bilancio sia assai peggiore: solo sulle navi colpite dai missili Usa si trovavano oltre 150 uomini, e la base di Sirte era difesa anche dal sovietici. All'Onu, alla riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza chiesta dalla Libia, l'Urss ha auspicato una dura condanna dell'operato Usa. A nome degli Stati Uniti, l'ambasciatore Waltera ha Invocato invece «il rispetto delle norme internazionali.. Mosca ha rifiutato di commentare la notizia che avrebbe perso tecnici missilistici nel combattimenti. In varie città de¬ gli Stati Uniti, le comunità arabe hanno Inscenato dimostrazioni di protesta: a Salt Lake City, nell'Utah, la polizia ha arrestato tre studenti libici. Ma l'opinione pubblica statunitense si è schierata nella grande maggioranza con Reagan e con quelli che egli ha chiamato «i nostri ragazzi in uniforme.. In un discorso pronunciato a New Orleans, per la campagna elettorale del deputato repubblicano Henson Moorer, il Presidente ha indicato alcune delle ragioni che lo hanno spinto alla prova di forza con Gheddafi. .Noi sappiamo — ha detto — che il Colonnello ha avviato intensi preparativi per nuovi atti terroristici... non ci lasceremo intimidire e gli chiederemo conto di tutti gli attentati contro gli Usa.. Poi ha aggiunto: «L'America e i suoi alleati nella causa della libertà non sono mai stati perfetti, ma non abbiamo nulla di cui scusarci.. Reagan dunque avrebbe agito a scopo preventivo, per dimostrare a Gheddafi di essere pronto a rovesciarlo, se egli alimentasse ulteriormente il terrorismo, o diffondesse l'estremismo islamico o favorisse golpe In Paesi come la Tunisia e l'Egitto. Ma la strategia del confronto reaganiano ha anche altri obiettivi. Come ha scritto ieri sul New'York Times Lesile Gelb, un ex funzionario del Dipartimento di Stato, il Presidente è convinto di aver rovesciato 1 rapporti di forza tra gli Stati Uniti e l'Urss. Egli considera 11 colosso sovietico e 1 suol satelliti — comunisti e no — sulla difensiva, e ritiene giunto 11 momento di recuperare il terreno perduto nei loro confronti negli Anni Settanta. Umiliando Ghed dati, Reagan ha rivolto un duro monito sulle crisi regionali tanto al Cremlino quanto al Nicaragua, e ha rassicurato alleati incerti come l'Honduras. E' un ritorno alla politica della grande potenza, quella che Shultz descrive come .assenza di paura di flettere i muscoli.. All'interno degli Stati Uniti, è sicuramente redditizia, come dimostrò nell'63 l'invasione di Grenada: rafforza 11 reaganismo in vista delle elezioni parlamentari del prossimo novembre. All'estero, potrebbe essere controproducente: ha allontanato una soluzione politica del terrorismo, ha spinto a amare riflessioni alleati europei come l'Italia, ha danneggiato la posizione di nazioni arabe amiche come l'Arabia Saudita, e ha avvelenato l'atmosfera parzialmente distensiva delle superpotenze dopo 11 vertice di Ginevra. In cambio di una vittoria militare oggi, gli Usa rischiano una sconfitta politica domani Ennio C aretto - ti . .„ - •. , ,. *** Al largo della Libia. Un cacciatorpediniere sovietico fotografato da un elicottero della Sesta Flotta