Sei punti sono nulla di Gianni Menichelli

Sei punti sano nulla Stasera alTEur ritomo della finale di Coppa Korac fra Banco e Girgi Sei punti sano nulla H 78-84 dell'andata può anzi essere uno svantaggio psicologico per i romani Sei punti, nel basket, non valgono mezzo gol del caldo. Tutt'al più aono un calcio d'angolo. Ne può nascere una rete, ma anche un contropiede. Nel match di ritorno della finale di Coppa Korac stasera all'Eur, il Banco roma difende contro la Mobllgirgi 1 sei punti di vantaggio del 78-. 84 dell'andata di giovedì scorso a Caserta. Come dire che si riparte da zero a zero: «Sei punti — concorda Mario De Sistl — tono un soffio. Prendi un canestro da tre, sbagli un Uro, prendi un altro canestro da tre: finiti i sei punti.. A favore del Banco rimane, è vero, il dato di fatto d'aver superato senza danni 11 match In trasferta e di potersi giocare diciamo pure ad armi pari la Copra in casa: Un minivantaggio che potrebbe però anche tradursi In un handicap psicologico se Oliarti e compagni si presentassero all'appuntamento convinti d'aver già mezza «Korac» In tasca e si trovassero invece davanti a una Qlrgi ben diversa da quella frastornata dalla tensione della prima partita e anche da quella di domenica, in campionato a Pesaro, Incapace di Incanalare la rabbia e l'ansia di riscatto su un binario tecnico producente. Il quiz della Coppa Korac '86 sta ormai tutto qui. Se 1 bianconeri casertani avranno recuperato nelle ultime settantadue ore 11 filo logico del loro basket, quest'anno tanto efficace da portarli al terzo posto In campionato e a questa finale di Coppa; se avran¬ no raddrizzato il mirino del loro celebri tiratori, da Oscar a Gentile e Lopez; se avranno rimesso insieme 1 cocci del loro . reparto rimbalzi, da sempre un punto debole, ma addirittura massacrato giovedì scorso da Flowers e Polesello; se tutto ciò si sarà realizzato stasera ci sarà «partita» e 11 Banco la sua Coppa dovrà ancora sudarsela per Intero. , A Caserta sul giovani della Qlrgi e anche sui loro piti navigati combattenti internazionali pesò certamente la mancanza d'esperienza specifica rispetto a un evento peculiare come una finale di Coppa. Il Banco — che pre sentava un Flowers già pluri titolato in materia negli anni di Cantù e un poker di super¬ stiti della squadra '83 campione d'Europa a Oinevra — ne trasse gran profitto. Dopo il match d'andata Boscia Tanjevlc ha tentato di riportare i suol giovanotti alla realtà con una cura d'urto anche a base di (meritatlsslmi) Improperi. Qualcuno, fuori della squadra, se n'è scandalizzato. Dentro la squadra pare se n'è lamentato Tato Lopez, l'uruguaiano, ragazzo di spiccata simpatia e meravigliosa carica umana, assai preoccupato, in questo periodo, per le sorti del «compafìeros» sandinlstl perseguitati da Reagan. Tanjevlc ha chiarito subito il malinteso con Lopez, la società è stata come sempre esemplare (mTanjevic può dire e fare quello che vuole e se qualche giocatore non è d'accordo può preparare le valigie-) e la risposta degli altri ha chiuso 11 caso: «floscia sa come darci la carica — ha tagliato corto il brasllero Oscar — e io per (vi e per questa squadra darei la vita». Non per nulla 11 coacb Jugoslavo ripete sempre: «Ai miei giocatori voglio bene come a mio piccolo figlio. Bori*'. Be', evidentemente è ricambiato. Vedremo stasera l'effetto di tutto ciò sulla Oirgi, che all'Eur godrà dell'appoggio di 5000 tifosi in arrivo da Caserta. E vedremo come li Banco saprà replicare: al tavolo di questa Coppa 1 romani si giocano tre quarti della loro stagione, Mario De Sistl la sua conferma. Gianni Menichelli o i a Enrico Gitanti, leader del Bancoroma che vuole la Coppa Korac

Luoghi citati: Cantù, Caserta, Europa, Pesaro