Guccini idolo dei ragazzi dà lezione di vecchio rock

Guccini idolo dei ragazzi dà lezione di vecchio rack Guccini idolo dei ragazzi dà lezione di vecchio rack TORINO — Dei cinquemila che l'altra sera hanno riempito il Palasport per Guccini, due terzi almeno erano razzi sui vent'anni. Gente che di Guccini — classe 1940 — potrebbe anche esser figlia. Certo, 1 Palasport sono scomodi, e quelli in età, come dice lui, preferiscono le poltrone del teatri; ma che uno come Guccini, che ha traversato con la sua bella voce tonda e il suo canto civile tutti 1 Sessantotto della nostra memoria comune, abbia rinnovato senza strappi (è senza passaggi tv) 11 pubblico del suo lungo tracciato di cantautore (trovando cioè 1 nuovi compagni di strada senza perdere 1 vecchi) è una delle poche note consolatorie delle cronache della nostra scena musicale. Narcisista come tutti gli artisti, egli trova «naturale» questo affollarsi di generazioni lungo 1 sentieri che dalla via Emilia portano al West; forse tanto «naturale» non è, se poi lui dal palco deve mettersi a spiegare che cosa sia -Blue-suede shoes» e 1 soliti due terzi sui vent'anni stanno 11 ad ascoltare a bocca aperta, come se Elvis Presley e la trasgressione del rock fossero archeologia celtica: ma tant'è, 1 cantautori non amano gli occhi degli altri, e se poi tirano mattina fino alle cinque bevendo cantando e discorrendo, certe cose se le legano al naso e non le scordano più. Guccini comunque invecchia bene, anzi benissimo. Cultura enciclopedica, vita professionale un concerto al mese, appena qualcuno in piti d'estate. La sua vena ha guadagnato ora malinconie rare, spezzoni di vita e umori disincantati che tagliano dentro senza perdoni le compiacenze e 1 grovigli del nostro quotidiano. I due pezzi nuovi che ha cantato l'altra sera (Scirocco, ma soprattuto In fondo) sono sembrati un quieto e amaro ripensamento di personaggi e atmosfere che hanno sempre intrigato le sue storie, portati ora dentro una dimensione che sente meglio la cattura del tempo o 10 slancio spento della delusione. Però c'è stato prima 11 lungo filato delle sue canzoni più belle, da Auschwitz a Vedi cara, da L'isola non trovata a 11 vecchio e il bambino, e poi Autogrill. Il frate, Bisanzio, Venezia, Canzone dei dodici mesi. Fino all'Avvelenala e a La locomotiva, cantata in coro dagli stessi che di Presley ignorano perfino 11 nome. Sono i misteri gaudiosi delle nuove generazioni; ma a loro, e anche alle vecchie, comunque presenti con qualche filo bianco nella barba e tanti ricordi in tasca, il concerto ha consentito una rilettura del TuttoGuccini In una chiave musicale rinnovata, con arrangiamenti deliziosi, molto raffinati, che hanno dato ai pezzi più noti un Impatto spesso trascinante grazie al livello d'una band di strumentisti eccellenti, forse 11 meglio che ci sia oggi sulla piazza: «Flaco» Biondini alla chitarra, Eliade Bandirli alla batteria, Ares Tavolazzi al basso, Vince Tempera alle tastiere, e Antonio Marangolo al sax. Per non parlare delle doti d'Intrattenitore del protagonista, che sa far spettacolo anche d'ogni battuta catturata al pubblico: ."Estimo"? No, quella proprio non la posso cantare. Pensate che cosa direbbe Roberto D'Agostino», m, ven.

Luoghi citati: Torino, Venezia