I «non allineati tv» contro gli Usa di Maria Grazia Bruzzone

I «non allineati tv» contro gli Usa I grandi Paesi che cercano spazio nello show-business: Sud Africa e Australia I «non allineati tv» contro gli Usa «Shaka Zulù», sudafricano, è il più grande sceneggiato del momento: andrà negli Stati Uniti e alia Rai - Le serie australiane ROMA — Canada, Australia, Sud Africa: tre Paesi ai confini dell'Impero che cercano un proprio spazio nelle pieghe del grande show-business mondiale in ebollizione. Un'autonomia culturale e finanziaria contro l'invasione del macìe in Usa audiovisuale. Dal Sud Africa in rivolta viene U più grosso sceneggiato del momento. •Shaka Zulù- e un nuovo .Radici, da 22 milioni di dollari, con Trevor Howard e Robert PoweU, l'attore del .Gesù.. Sta per andare in onda negli Stati Uniti mentre in Italia se lo è aggiudicato la Rai. Lo hanno girato gli americani con il contributo di capitali locali. «/ sudafricani offrono ioidi e soprattutto servigi: studio», maestranze, comparse a bassissimo prezzo, megli di trasporto per spostarsi nei territori sconfinati, in cambio di una partecipazione minima e di una copia da distribuire in casa. Ne approfittano gli americani. Ma gli inglesi non possono mettervi piede e gli europei preferiscono non immischiarsi; dicono alla Word Television Association, una società di intermediazioni d'affari nel campo dello spettacolo Il caso del Sud Africa è particolare. Più che l'autonomia, più ancora degli sbocchi finanziari, conta l'immagine esterna che tenta di dare il governo di un Paese internazionalmente al bando. Diverso è in Australia, diverso in Canada: Stati di lingua inglese o a maggioranza inglese dove dagli Anni Settanta i rispettivi governi hanno varato provvedimenti di aluto all'industria nazionale. La novità è aver instaurato accanto al vecchio sistema di sovvenzioni pubbliche un meccanismo di detassazione del capitali investiti in prodotti cinetelevislvi (noto come «fax shelter*). Il risultato è stato un massiccio ingresso di privati nell'industria dello spettacolo. Soprattutto in Australia dove banche, società finanziarie, singoli imprenditori riescono, tra esenzioni e prevendite, a .ottenere ritorni garantiti del 40-50 per cento. Un esemplo è la PBL, società di produzione creata da Gary Parcker, un miliardario arricchitosi con l'edilizia e il commercio di oro, diamanti e pietre preziose. La PBL, che opera spesso con la "marchant bank" Rotschild Australia, sta oggi producendo una miniserie sulla storia della spia russa Petroff, scritta dallo stesso sceneggiatore di «Picnic a Hanging Rock- e un'altra che racconta varie vicende in un ospedale dove si fanno i bambini in provetta (l'Australia è la patria dell'inseminazione artificiale). Con l'Italia (Rai, Rete Uno) realizzerà il film televisivo .Caccio tori di navi»dal romanzo di Quilici. n nuovo sistema ha prodotto anche pellicole come • Bliss. «Witness., •The Coca Cola kid.. .Mad Max 3.. Quest'anno, approderanno probabilmente a Cannes • Cactus, con Isabelle Huppert, •Kangaroo; da una novella di D.H. Lawrence, «Tne Tight hand man. con Rupert Everett. Ma per ogni successo, dieci film sono rimasti al palo. I rovesci della medaglia sono numerosi e per 11 futuro non ci sono garanzie. •Serie e film sono ormai pure occasioni finanziarie. Condizione per produrre è sempre meno la qualità intrinseca e sempre più la garanzia che può venire dalla prevendita o dall'impegno anticipato dei distributori' scriveva il ministro della Comunicazione Michel Duffy. Non solo. Mentre 1 cervelli artistici (i vari Weir. Beresford, Armstrong, Schepisi) vengono drenati da Hollywood, 1 finanzieri locali tendono oggi ad abbandonare il rischioso cinema per la televisione. Il piccolo schermo è del resto in espansione, dopo che 11 lancio del satellite a diffusione diretta Aussat l'autunno scorso ha raggiunto un milione e mezzo di nuovi telespettatori che la vastità del paese escludeva da un canale o dall'altro. Al cinema si va in massa solo durante le vacanze estive. Maria Grazia Bruzzone