Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Sanità: Piemonte battuto da Lombardia e Liguria • Teppisti in piazza San Marco: dov'è la polizia? - Replica dei «trecento» - Un grazie al prefetto - Cattivo gusto in tv - «Aiutiamoci tra derubati » L'assessore alla Sanità della Regione Piemonte ci scrive: •Su La Stampa del 23 marzo un lettore solleva il problema della litotripsia a onde d'urto con onere a carico del Servizio sanitario nazionale. L'eliminazione dei calcoli in maniera incruenta può rappresentare la soluzione di situazioni "tecnicamente" difficili. •E' mio dovere ricordare che la Regione Piemonte è fra quelle che ricevono, per la sanità, un finanziamento per abitante più basso della media nazionale. Sema trascurare questa realtà, proporrò alla giunta un provvedimento quadro, che preveda, fra l'altro, la possibilità di convenzione per la litotripsia a onde d'urto, in attesa di considerare l'eventualità di acquisire l'attrezzatura necessaria per l'uso diretto in una struttura pubblica. • Tale possibilità non potrà però realizzarsi immediatamente. Pure se il litotritore è già "accessibile" a spese del Servizio sanitario nazionale sia in Lombardia sia in Liguria, il ministero della Sanità ha vietato tassativamente l'acquisto di questa attrezzatura o la convenzione con privati che ne siano in possesso fino a quando il ministero stesso non sarà in gra- do di dare in merito dettagliate istruzioni. •Scarsità di risorse e difficoltà più o meno burocratiche non hanno dunque permesso, finora, di mettere a disposizione dei piemontesi possibilità che altrove sono già state concretizzate. •La Regione ha però dedicato la dovuta attenzione al problema e una prima soluzione nel senso auspicato dal lettore sarà quanto prima praticabile: Aldo Olivieri Un gruppo di lettori ci scrive: •Siamo gli alunni della IV A. del liceo "Copernico" di corso Caio Plinio 2 a Torino. Mentre eravamo in gita a Venezia, la sera del 19 marzo un nostro compagno è stato picchiato a sangue in piazza S. Marco da teppisti. • Vorremmo denunciare l'assoluta indifferenza delle forze dell'ordine di fronte all'episodio. Uno di noi, accortosi di ciò che stava succedendo, ha telefonato al 113: è stato sottoposto a una serie di domande per l'accertamento della sua identità e della denuncia sporta, senza però nessun successivo intervento da parte della polizia. Il nostro compagno, dopo essere stato soccorso da due turisti stranieri, è stato ricoverato per due giorni nell'ospedale cittadino. •Purtroppo il comportamento delle forze dell'ordine è stato lo stesso di due sere prima, quando abbiamo assistito a un'altra aggressione, sempre in piazza S. Marco. Alla richiesta di intervento al 113 non si è presentato alcun agente, mentre al 112 non ha risposto nessuno». Seguono le firme Un gruppo di "lettori ci scrive: •In risposta alla lettera a firma Perruquet (25 mano) desideriamo precisare che essendo parte di quei "300 delinquenti" (o almeno dal lettore definiti tali), non sentiamo alcun rimorso per aver dato Ubero sfogo al nostri sentimenti in maniera puramente verbale, facendo partedi un Paese in cui vige la litrrtà di parola. •Per ciò che riguarda la forza pubblica, bisogna tener conto che con un certo abuso di potere ha fatto si che una semplice manifestazione di gioia e protesta, basata esclusivamente sulle parole senza rappresaglie di tipo fisico, diventasse una vera e propria caccia all'uomo. •Intendiamo quindi sottolineare come, invece di dare il buon esempio invitandoci alla calma in maniera civile, abbiano usato una violenza quanto mai ingiustificata». Seguono le firme L'addetto stampa della •prefettura di Torino ci scrive: •Alcuni cittadini si sono lamentati che all'ufficio degli invalidi civili della prefettura il 12 marzo era aperto al pubblico un solo sportello e che soltanto alle 11,50 ne veniva posto in servizio un secondo. •A tale riguardo è opportuno far presente che abitualmente vengono tenuti in funzione uno o due sportelli, a seconda del numero delle persone presenti. A ogni buon fine, è stato disposto, nonostante la ristrettezza di organico, che vengano tenuti costantemente aperti al pubblico due sportelli». Segue la firma Un lettore ci scrive: •Domenica, nel corso di Tg luna, è andato in onda un servizio a proposito di un elettrodotto dell'Enel posato nei pressi di abitazioni e II cui campo magnetico potrebbe, secondo alcuni, indurre impotenza sessuale. •Non entro nel merito del problema, ma voglio segnalare la frase finale (in verità di pessimo gusto): "Un traliccio di questo elettrodotto è stato posato nei pressi di un cimitero: ma i defunti non hanno certo problemi di impotenza".. Giovanni Pecchio Una lettrice ci scrive: •Penso che le persone che almeno una volta non abbiano subito uno scippo o un furto siano ben poche. Propongo Quindi: "Diamoci una mano tra derubati". •La sera del 5 marzo sulla linea 15, all'altezza di via Cangilo, mi è stato trafugato dalla borsa il portafogli contenente denari e soprattutto fotografie molto care dei miei familiari. C'è solamente il nome, ma volendo si può benissimo risalire alla figlia, che sarei io, Boggini Maria, via Monginevro SS/B, tel. 370591». Maria Boggini

Persone citate: Aldo Olivieri, Copernico, Giovanni Pecchio, Penso, Perruquet, Sema

Luoghi citati: Liguria, Lombardia, Piemonte, Torino, Venezia