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Obiezione fiscale anti-armi precesso d'appello a Venezia E' istigazione alla disobbedienza o violazione amministrativa? Obiezione fiscale anti-armi precesso d'appello a Venezia VENEZIA — L'obiezione fiscale viene discussa oggi davanti alla corte d'appello di Venezia, il processo ai quattro veronesi accusati di aver diffuso negli anni 1982-1983 la •Guida pratica all'obiezione fiscale alle spese militari» va infatti ben al di là della circostanza specifica per assumere una valenza più generale di giudizio su un fenomeno che ha cominciato da qualche tempo-a interessare varie fasce di opinione pubblica. I quattro — Vincenzo Rocca, responsabile della redazione della rivista «Azione non violenta», Renzo Fazioni, amministratore, Corrado Brigo e Irene insani, Impiegati della tipografia — erano stati assolti perché il fatto non costituisce reato dal tri¬ bunale di Verona che li aveva giudicati In primo grado nel 1984. Ora, per il ricorso del pubblico ministero, la questione viene portata davanti alla corte d'appello veneziana che dovrà tener conto, in un modo o nell'altro, della recente sentenza sull'argomento della Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha affermato che chiunque inviti all'obiezione fiscale commette reato in base all'articolo 415 del codice penale che punisce con la reclusione da sei mesi a cinque anni .chi istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico.. Attorno ai quattro imputati si è coagulato un vasto movimento di solidarietà: In loro favore si sono pronunciati tra gli altri 1 vescovi di Trieste e di Ivrea, padre Alessandro Zanotelli, direttore della rivista «Nlgrlzia» e lo scrittore Carlo Cassola. Il movimento non violento ha annunciato una manifestazione in concomitanza con 11 processo. Uno del maggiori sostenitori dell'obiezione fiscale nel Veneto è 11 consigliere regionale della lista verde Michele Boato, il quale ha recentemente annunciato che anche quest'anno, come nei due precedenti, praticherà l'obiezione fiscale alle spese militari, devolvendo la quota relativa alla protezione civile. A parere di Boato, la sentenza della Cassazione tende «a frenare l'espandersi della coscienza antimilitarista.. B.b.