Ha vinto Girardelli, ma col fiatone di Giorgio Viglino
Ha vinto Girardelli, ma col fiatone La Coppa del mondo si è conclusa in sordina lontano dall'Europa Ha vinto Girardelli, ma col fiatone Era il favorito ed ha rischiato molto - Tra le donne trionfo svizzero con la Walliser più brava di tutte Lo sci di Coppa si è concluso in Canada, nella piccola località di Bromont. La disattenzione europea sulle gare di sci, già abbastanza acuta quando il circo era in casa, è diventata assoluta e totale nella lunga e confusa tournée che ha toccato per le ragazze il Giappone, e per gli uòmini soltanto Canada e Usa, ma con l'impegno di quasi un mese. Che la formula sia stanca, si sa, ma la scelta della località e delle date è semplicemente sbagliata. Il danno è assoluto per lo sci, privo di grandi protagonisti e handicappato dalle formule classiche di gara decisamente noiose, al confronto con l'avventurosità delle nuove cor| se. quali il «Rald Blanc N ava.» die è un rally di tipo automobilistico'còri "gli sci al posto degli «HP». In Coppa doveva vincere Marc Girardelli, e il suo nome figura infatti nell'albo d'oro al posto predestinato. Tra le previsioni e la realizzazione c'è però di mezzo il mare di una stagione condotta In modo asmatico dal campione, Imballato nelle gare tecniche da una preparazio- ne troppo votata alla discesa, chiuso al successo in Ubera se doy^te^aUa massiccia preparatone per 'gli'slalom. Girardelli ha stentato fino all'ultima gara, nervoso al punto da cadere quand'era necessario che arrivasse anche soltanto decimo. Errori di allenamento, eccesso di concentrazione, rapporti difficili con il padre-allenatore, hanno portato Girardelli a un passo dalla sconfitta che sarebbe stata tanto più clamo- rosa proprio per la relativa facilità del compito. La Coppa -con l'abbondanza di gare, -di combinate e di «super-GÌ 'aveva in pratica due soli protagonisti, Girardelli e Zurbriggen, e un outsider, Wassmaier. Zurbriggen ha perso praticamente per intero 11 mese di dicembre/rischiando, con una nuova lesione al ginocchio, addirittura la carriera. Wassmaier impegnato per la prima volta ad alto livello ha denunciato limiti di continuità e si è sfilato progressivamente all'indletro, salvo crescere poi nel finale di stagione. Per Girardelli sembrava tutto facile e invece a fine gennaio, a Crans Montana, prova generale del «mondiali '87», c'è stato 11 primo ricongiungimento al termine del «super-G» d'apertura. La classe ha permesso a Girardelli di ribaltare la situazione con il primo successo il giorno dopo, ma da quel momento l'inseguimento di Zurbriggen, riscopertosi anche slalo¬ mista, è diventato pressante, e non ha avuto successo che per poco (una quarantina di centesimi) all'ultima gara. Come sempre fuori dal gioco finale 1 liberisti, malgrado l'apertura nel -super-G» che resta però sempre più favorevole ai gigantisti puri. Tre i protagonisti sopra tutti: l'austriaco Wlrnsberger, lo svizzero Peter Mueller e il nostro Michael Mair. C'è stata la ri¬ nascita di Stenmark tornato ripetutamente al successo, la riscoperta dello svizzero Gaspoz come glgantista, l'affermazione del giovane talento jugoslavo Petrovic nello slalom, la scoperta di Gunther Mader e di parecchi austriaci che saranno protagonisti dal prossimo anno in slalom e gigante. In campo femminile doveva vincere Erika Hess, e invece è arrivata davanti di gran lunga Maria Walliser, riscopertasi discesista d'eccellenza nell'anno di crisi della Figini, e soprattutto sciatrice completa. Cinque svizzere nelle prime sei posizioni di classifica, con il solo Inserimento della Charvatova al quarto posto dietro alla glgantista Vreni Schneider, e davanti a Oertli e Flglni. La vera sorpresa è stata però la giovane Mateja Svet, e con lei tutto lo sci slavo. Unica italiana In graduatoria, a livello assoluto, Miki Marzola, sul podio nella classifica di «super-O». Giorgio Viglino 1 lussemburghese Marc Girardelli e l'elvetica Maria Walliser, i vincitori della Coppa del Mondo '85
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