Assassinò il macellaio nel frigorifero: 23 anni

Assassinò il macellaio nel frigorifero: 23 anni Delitto di Cuorgnè, la Cassazione conferma la pena Assassinò il macellaio nel frigorifero: 23 anni La vittima si era ribellata alla richièda pagare p^l^ farsi proteggere - Per due anni l'orrrìcidio fu insoluto Benedetto Frisina, 33 anni, ex muratore di Cuorgné, ha ucciso il macellaio Giuseppe Magnino, assassinandolo nella cella frigorifera del suo negozio. 11 28 marzo 1981. Lo ha ribadito la l'sezione penale della Corte di Cassazione, confermando la sentenza emessa In maggio dalla corte d'assise d'appello di Torino e rigettando 1 ricorsi della procura generale e dei difensori Bennl, Coda e Musumecl: Frisina, riconosciuto come unico responsabile del delitto, dovrà scontare 23 anni di reclusione, otto mesi in meno della pena inflittagli dal giudici di Ivrea nel primo processo. In quella circostanza, però, la sentenza si era espressa per un concorso in omicidio a carico di Elsa Bugni e Alessandro Atollo, la convivente e il «socio in affari» del Frisina, che tentava di organizzare in Canavese un racket del negozi. I due, condannati a dodici anni di carcere, sono poi stati assolti In appello dall'accusa più grave: restano a loro carico reati di minore entità, quali il favoreggiamento e il trasporto di esplosivi per i quali devono scontare tre anni. La Bugni è agli arresti domiciliari, Aiello era in libertà per decorrenza termini: potrebbe tornare in carcere, anche se per breve tempo. Giuseppe Magnino venne assassinato all'ora di .chiusura, con un colpo di pistola sparato a bruciapelo. Pare si fosse ribellato alle pressanti richieste di tangenti avanzate da Frisina. L'omicidio rimase insoluto per due anni: fu lo stesso Frisina a perdersi, facendosi arrestare per un attentato a un bar cittadino. Da quell'episodio il sostituto procuratore Palumbo trasse i primi elementi per nuove Indagini, che portarono alla sorprendente soluzione del caso.

Persone citate: Aiello, Alessandro Atollo, Benedetto Frisina, Frisina, Giuseppe Magnino, Palumbo

Luoghi citati: Cuorgnè, Ivrea, Torino