Libia, secondo giorno di Ennio Caretto

Libia/ secondo giorno Libia/ secondo giorno (Segue dalla 1* pagina) battuto tre caccia Usa. Washington ha nuovamente respinto l'uso del termine .guerra» per indicare le ostilità nel Mediterraneo: .Non si tratta neppure di un'azione preventiva», ha Insistito Weinberger. Speakes ha sottolineato un punto importante: quasi tutti gli scontri — ha detto mappe alla mano — sono avvenuti a Nord del 32° parallelo e non a Sud, quindi non nel golfo della Sirte, con l'eccezione, naturalmente, degli attacchi contro le rampe missilistiche. Più volte, aerei Ubici hanno puntato verso la Sesta Flotta, ma sono sempre tornati indietro senza attaccare. La seconda battaglia, avvenuta mentre l'America dormiva, ha presentato al Paese un panorama del Mediterraneo ancora più inquietante di quello di lunedi sera. La prima rappresaglia era parsa giustificata, la seconda ha evocato lo spettro di una guerra. E' toccato al ministro della Difesa Weinberger, che aveva indetto una conferenza stampa per denunciare la potenza multare sovietica, sdrammatizzare U sanguinoso confronto con la Libia. In diretta tv, in una conferenza stampa diffusa In tutto U mondo, U capo del Pentagono ha spiegato che le rampe missilistiche e 1 radar della base di Sirte non costituiva¬ no più un perìcolo per la Sesta Flotta, e ha accennato alla possibilità di concludere le manovre prima deUa data prevista (martedì prossimo). Weinberger e, dopo di lui, Speakes hanno smentito seccamente che gU Stati Uniti abbiano programmato e provocato i combattimenti. «Ci siamo difesi — hanno sostenuto — noi applicavamo soltanto il nostro diritto di attraversare acque internazionali». A sostegno della tesi. l'Amministrazione repubblicana ha presentato una nota formale di protesta all'Onu contro .l'inaccettabile aggressione» compiuta da Oheddafi. Al Dipartimento di Stato. 11 portavoce Redman ha definito .deplovevole» la minaccia del Colonnello di colpire 1 diplomatici e 1 tecnici Usa in Medio Oriente, e lo ha ammonito che Washington .ha una enorme quantità di mezzi a propria disposizione». Nella fase più acuta della crisi, U governo americano ha cosi dato la sensazione di essere disposto a chiudere U capitolo, purché Oheddafl non accentui la spirale della violenza. Probabilmente. Reagan ritiene che .la lezione», come l'ha chiamata, possa fare effetto, e non vuole impegnarsi in un braccio di ferro con U Congresso, contrario a un'escalation del conflitto. Ennio Caretto

Persone citate: Reagan, Redman, Weinberger