Timori tra gli abitanti di Comiso Alla Base, però, non c'è allarme di Francesco Santini

Timori tra gli abitanti di Comiso Alla Base/ pero, non c'è allarme I missili Omise sono rimasti nei silos sotterranei Timori tra gli abitanti di Comiso Alla Base/ pero, non c'è allarme D sindaco ha chiamato Palazzo Chigi, ma non ha trovato Craxi DAL NOSTRO INVIATO COMISO — Un movimento di elicotteri molto Intenso e di jet militari. Null'altro si avverte all'esterno dell'emergenza nelle basi Nato. I centri di Comiso e di Sigonella vivono momenti di .viva attesa.. La Sesta Flotta e il Colonnello libico si fronteggiano a 250 miglia dalla Sicilia, ma 1 Teli, le rampe semoventi che dovrebbero disperdere su tutta l'Isola i missili Cruise In caso di attacco, non sono stati ancora portati in superficie dal silos sotterranei. Comiso vive ore difficili. Una piccola folla s'è raccolta agli Ingressi della base. Il campo Magliocco, nel perimetro esterno, ha rafforzato la vigilanza. Sono le 8 del mattino. I carabinieri di guardia nella piazzola assicurano: .Anche oggi tutto è normale». Oli avieri, dietro 11 vetro corazzato, controllano i documenti. Ripetono: .Non si passa.. U comandante della base, colonnello Bruno Oiannandrea, non riceve i cronisti. Al portone d'ingresso c'è una bella ragazza in divisa grigioverde. E' il 'tenente Jackson che viene dall'Arizona Risponde a poche domande: .Nessuna emergenza — dice con gentilezza — abbiamo un impianto radar formidabile: Comiso e la Sicilia possono dormire con tranquillità». Adesso sorride. Le è accanto un'altra ragazza In divìsa. Dalla notte di lunedi, gli abitanti di Comiso si sono riversati in strada. Un'edizione straordinaria del Telegiornale li ha portati nella piazza municipale con la fontana. Tra 1 primi ad accorrere il reverendo Jinyu Morishita, un monaco pacifista del movimento Nipponzan Myohoji, che predica ormai da molti anni a Comiso la resistenza non violenta. Morishita ha cominciato a battere il suo tamburello malinconico e per tutta la notte è rimasto in preghiera. Il bar Orchidea ha aperto all'alba. La macchina del caffè è andata subito in pressione. Il primo a superare il portone del municipio è stato il sindaco, il socialista Rosario La Perna. L'abbiamo incontrato poco dopo le 10. 'Sto cercando di mettermi in contatto con la Presidenza del Consiglio. Non penso — dice — alla catastrofe, ma sono molto preoccupato. Chiamo il governo, mi dicono di provare più tardi: io, per non sbaglia¬ re, convoco la giunta in seduta straordinaria». A chi gli chiede informazioni sulla base di Comiso il sindaco La Perna risponde con un sorriso: .Io ci sono entrato, ma non nel settore militare. Noi di Comiso non sappiamo proprio nulla. Io sono il sindaco di una cittadina di 29 mila abitanti e certo non posso far nulla per la sicurezza dei miei concittadini. A Comiso non ci sono rifugi sotterranei, non c'è nulla che ci protegga se non il grande radar di Messina che è stato rafforzato nell'ultimo mese. Quanto ai missili, noi di Comiso pensiamo che siano una trentina. Ci siamo accorti del loro arrivo perché per molte ore gli americani hanno interrotto ogni via di comunicazione qui intorno. Sappiamo soltanto che saranno 112 entro la fine del 1988.. Della gente di Comiso, dei suoi umori, il sindaco dice: .Non c'è allarmiamo catastrofico, ma preoccupazione: Comiso è un bersaglio privilegiato di una potenza straniera e, di certo, questo non ci lascia tranquilli. Ma che cosa può fare un sindaco se non chiedere aiuto al governo di Roma che non risponde?». Francesco Santini

Persone citate: Bruno Oiannandrea, Craxi, Cruise, Jinyu Morishita, La Perna, Magliocco, Morishita, Rosario La Perna