Una pagella nera per gli enti lirici

Una pagella nera per gli enti lirici Duro rapporto della Corte dei conti per 1*83-84: troppe spese, bilanci non approvati Una pagella nera per gli enti lirici ROMA — Mancanza degli statuti e di organici regolamenti interni, personale in eccesso e a volte super-retribuito, bilanci consuntivi non approvati e soprattutto alti disavanzi sono stati anche nel blennio 1933-84 —- secondo la Corte del conti — le caratteristiche più negative della gestione degli undici enti lirici Italiani e delle due istituzioni concertistiche ad essi assimilate, che ricevono contributi statali. Sono i Comunali di Bologna e Firenze, l'Opera di Genova, la Scala di Milano, il Sari Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo*, | l'Opera di ■ Roma/il i Regio ; di Torino, il Verdi di Trieste. La Fenice di Venezia, l'Arena di Verona, l'Accademia di Santa Cecilia di Roma e 11 Palestrita di Cagliari. Sul!', irregolare, gestione di questi istituti, la Corte dei conti "ha richiamato l'attenzione del ministero del Turismo e dello Spettacolo del quale — in una relazione inviata al Parlaménto — ha criticato la «scarsa e inidonea' azione di vigilanza. Nel biennio '83-84 le entrate complessive del 13 enti lirici o concertistici italiani sono ammontate complessivamente a circa 610 miliardi cosi suddivisi: contributi statati 424 miliardi, entrate di gestione 102 miliardi, contributi regionali oltre 35 miliardi, contributi comunali 30 miliardi, contributi da enti vari 14 miliardi, entrate straordinarie quasi 4 miliardi. La spesa complessiva ha sfiorato 1 755 miliardi, con un disavanzo di 145 miliardi. La più alta voce di spesa — osserva la Corte dei conti — è risultata ancora quella per 11 personale dipendente (escluse cioè le «scritture» artistiche): dai 177 miliardi del 1982 è passata al quasi 204 miliardi deU'83 e ai 225 miliardi dell'84, incidendo sulle spese generali per 1157,3 e il 56,5 per cento (da notare che per il personale non risultano alla Corte effettivi accantonamenti per l'indennità di fine rapporto). Per scritturare gli artisti sono stati spesi oltre 49 miliardi nell'83 e quasi 54 miliardi nell'84, con un'Incidenza sulla spesa di esercizio del 13,9 e del 13,5 per cento. In ciascuno dei due anni considerati il costo medio complessivo dei tredici enti musicali finanziati con denaro pubblico è stato di 377 miliardi (212 nel precedente quadriennio) con un aumento quindi del 77,4 per cento. Ogni singola manifestazione è costata mediamente quasi 69 milioni (30 nel quadriennio precedente) con un aumento di oltre il 127 per cento. Nel biennio '83-'84. in compenso, le manifestazioni artistiche cono diminuite di numero: in ,:tutto sono state 10.984, con 'tuia media annua di 5.492, inferiore del 22 per cento a quella (7.038 manifestazioni annue) del periodo 79-'82. Questi dati numerici — osserva la Corte—non possono essere rappresentativi, considerando 11 differente peso degli spettacoli (dalla lirica al concerto e al balletto) e l'Intera gamma delle manifestazioni, che comprende anche semplici conferenze illustrative . - (Ansa)

Persone citate: Santa Cecilia, Sari Carlo