II medico cerca la polizza antierrore

II medito cerva la polizza antierrore Indennizzo di un miliardo per i danni subiti alla nascita da un ragazzo di 13 anni II medito cerva la polizza antierrore ROMA — SI arriverà all'assicurazione obbligatoria per tutti 1 medici contro 1 rischi civili della loro professione? E' questa un'ipotesi suggerita dal professor Eolo Parodi, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, alla quale aderiscono gli oltre 230 mila medici italiani. Parodi è allarmato: la sentenza con cui 11 tribunale di Treviso ha stabilito un risarcimento di circa un miliardo come indennizzo per i gravi.danni subiti 13 anni fa da Luca Sonego, al momento della nascita all'ospedale di Conegliano, induce a una seria riflessione sulla responsabilità del medico e della struttura sanitaria. La vicenda contribuirà ad ampliare un contenzioso già da qualche anno in sensibile aumento. Indennizzi da un miliardo spingeranno sicuramente altra gente sulla stessa strada, con conseguenze facilmente Immaginabili e pesantissime per un Paese Impreparato ad affrontarle come il nostro. «Le denunce contro i medici stanno aumentando vertiginosamente — ammette il professor Eolo Parodi — Negli ultimi dieci anni sono aumentate di dieci volte, mentre medici e operatori sanitari in genere continuano ad essere privi di coperture assicurative adeguate». — Parliamo di responsabilità del medico, prima di tutto. •Se la responsabilità emerge in maniera inconfutabile — precisa Parodi — se il medico è stato negligente ed è venuto meno ai suoi doveri etici, il colpevole deve essere radiato dall'Ordine e deferito alla magistratura. Ma se il medico agisce secondo scienza e coscienza, non dobbiamo dimenticare che essendo soltanto un uomo, e non un superuomo, può sbagliare involon tariamen te anche lui. Oli Incidenti medici avvengono ovunque. In tutto II mondo. Quello che dobbiamo fare è alutarlo a non sbagliare*. — In quale modo? «iVoi come Fnom ribadia¬ mo da anni la necessità di inserire al più presto come obbligatorio, nel piano di studi di medicina, linsegnamento di etica e deontologia. Fra tre mesi, Inoltre, manderemo a tutti imedici italiani una "Guida alla professione medica", che affronterà dettagliatamente tutti questi problemi*. — Un aluto concreto, senz'altro. Ma perché la copertura l'assicurativa è ancora inadeguata? 'L'Italia è l'unico Paese, fra quelli più evoluti, in cui il medico può avere una copertura assicurativa soltanto se paga ti premio di tasca sua. Ma per avere un massimale di un miliardo, al quale arrivano Invece con facilità l suol colleghi stranieri e in particolare quelli dei Paesi anglosassoni, dovrebbe sborsare cifre che non sono alla sua portata. Tuttavia il doppio traguaardo del massimali alti e dei premi bassi potrebbe essere facilmente raggiunto, come avviene altrove, con un'assicurazione estesa non soltanto ai medici ma anche a tutti gli altri operatoti sanitari (infermieri, biologi, chimici, fisici, ecc.) e resa obbligatoria*. — La formula è Indubbiamente logica. Perché non ci slamo ancora arrivati? •Forse perché nessuno ci ha pensato o forse perché ciascuna Usi preferisce assicurare per conto suo. Ma la seconda ipotesi è ancora tutta da verificare* Le 670 Usi sono altrettante repubbliche della saluti. Ecco,perché ci vorrebbe un provvedimento legislativo che mettesse ordine In questo settore. La copertura assicurativa dovrebbe essere obbligatoriamente garantita in tutti i contratti di lavoro dei medici e nel rapporti di convenzione, ma a patto di garantire massimali sufficienti*. — Anche negli Stati Uniti, per esempio, si 6 agito cosi? 'L'assistenza sanitaria pubblica, negli Stati Uniti, è tutta di tipo assicurativo. Il premio a carico del medico, pur essendo relativamente basso, è più alto di quello prevedibile in Italia. Ma gli onorari del medico americano sono molto più alti: in media il medico dipendente americano guadagna dieci Volte di più dèi collega ita- T \v t Bfono Ghibaudi

Persone citate: Eolo Parodi, Ghibaudi, Luca Sonego, Parodi

Luoghi citati: Italia, Roma, Stati Uniti, Treviso