Craxi riunisce d'urgenza il Consiglio di gabinetto

Craxi riunisce d'urgenza il Consiglio di gabinetto Craxi riunisce d'urgenza il Consiglio di gabinetto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — In una fulminea e sanguinosa battaglia, gli Stati Uniti hanno distrutto ieri una batterla di missili Sam-5 sovietici e colpito due motovedette di OheddafL Una è stata affondata: non vi sarebbero superstiti. Lo hanno fatto per rappresaglia contro tre attacchi missilistici sferrati dal Colonnello alla VI Flotta impegnata nelle manovre nel Mediterraneo. Tripoli ha taciuto gli effetti del raid americano, rivendicando invece l'abbattimento di tre caccia Usa, due a mezzogiorno e uno di notte, ma sia 11 ministro della Difesi Welnberger sia 11 portavoce della Casa Bianca Speakes hanno seccamente smentito. Speakes ha altresì smentito che l'azione punitiva di ieri abbia segnato l'inizio della guerra tra gli Stati Uniti e la Libia. Ha però ammonito che Washington considererà ^manovre ostili l'avvicinamento di qualsiasi nave o aereo libico e prenderà le necessarie misure per impedirlo: Un bilancio preciso della battaglia non è ancora possibile. Il ministro Welnberger, che in una conferenza stampa a mezzanotte ha fornito numerosi particolari sul combattimento, non ha escluso Che nell'attacco alia batterla di missili della grande base aerea di Sirte siano rimasti feriti o uccisi anche Istruttori e tecnici sovietici. Secondo le televisioni Cbs e Nbc, l cacciabombardieri americani hanno abbattuto 12 rampe di lancio. Da un'indiscrezione trapelata dal Pentagono, si deduce però che il Cremlino fosse stato preavvertito. E' perciò possibile che avesse consigliato a Oheddafl lo sgombero della base. A Washington, dove per tutta la giornata si erano susseguite voci sempre più allarmanti sul confronto tra Reagan e Oheddafi nel Golfo della Sirte, il drammatico bilancio di ieri ha causato profondo allarme. Prima di rendere pubblico l'accaduto, che crea nuovi motivi di tensione nell'incandescente area del Mediterraneo, 11 Presidente ha convocato alla Casa Bianca lo stesso Welnberger e, più tardi, 11 leader del Senato, il repubblicano Dole. Sebbene Speakes non lo abbia confermato, sembra che Reagan abbia preso anche contatto con Oorbaciov al Cremlino. Le prime voci della giornata erano state quelle di un fallito attacco missilistico libico contro la VI Flotta; col passare delle ore si è però capito che era scoppiata una vera e propria battaglia, con perdite di vite umane e, nell'espressione del Pentagono, «di materiale bellico: Non è chiaro che cosa faranno gli Usa nei prossimi giorni. Welnberger ha accennato alla possibilità che le manovre, che dovrebbero concludersi domenica prossima, vengano abbreviate di uno o due giorni. Al contrario, Speakes ha Insistito che verranno portate a termine. In ogni caso, qualora navi o aerei libici intralciassero le esercitazioni americane, la VI Flotta partirebbe nuovamente all'attacco. .11 barbaro comportamento di ieri» ha sostenuto Speakes •dimostra la crudele e illegale natura del regime di Gheddafi... Il colonnello ha indicato la sua determinazione a continuare con gli attacchi... Gli Stati Uniti vogliono semplicemente ribadire il principio della libertà di navigazione nelle acque internazionali: .Neghiamo qualsiasi intento provocatorio' ha sottolineato 11 portavoce della Casa Bianca 'ina non tollereremo nessun tentativo di sopraffazione: «£' guerra?m gli ha chiesto una giornalista. .Non possia¬ mo definirla tale: ha risposto, ma la situazione resta oggettivamente molto grave. E' toccato proprio a Speakes, alle 23 circa, ora Italiana, sciogliere 11 mistero della battaglia di cui il Paese aveva ormai avuto sentore. Visibil¬ mente scosso, il portavoce della Casa Bianca ha letto un breve comunicato al giornalisti che affollavano la sala stampa, ed ha quindi ricostruito la cronologia degli eventi. In tre ondate successive, ha affermato Speakes, la Libia ha lanciato missili contro gli aerei della VI Flotta. Prima due Sam-5, poi altri due Sam-5 e un Sam-2; infine, alle 19,14 ora italiana, un ultimo Sam-2. Di fronte all'elevato numero delle armi impiegate da Oheddafl — sei In tutto — e all'approssimarsi di motovedette «che mettevano in pericolo la sicurezza delle nostre navi', ha continuato Speakes, .l'ammiraglio Kelso, comandante della VI Flotta, ha deciso di reagire*. Alle Ennio Carette (Continua a pagina 2 in ottava colonna)

Persone citate: Colonnello, Craxi, Dole, Ennio Carette, Gheddafi, Kelso, Reagan