Agca, l'introvabile verità di Guido Rampoldi

Agcaf l'introvabile verità Giudici riuniti per la sentenza sul complotto contro il Papa Agcaf l'introvabile verità Amara ammissione di pm e difensori - Tre anni di istruttoria, nove mesi di dibattimento, trasferte all'estero. dei giudici, indagini in mezzo mondo: quasi un miliardo di spesa per un processo inutile - La Corte dovrà solo decidere la formula dell'assoluzione di Antonov e degli altri due bulgari - Le mille facce del killer turco ROMA — «Ho detto sempre la mia verità, non è detto che esista una verità assoluta-. Non posso essere più esplicito.- Io non ritratto ma dico che ho una coscienza, so che l'imputato Celébi ha bambini, l'ho pensato tante volte... 10 dico che la Chiesa universale deve dire chiaramente: o sono uno strumento del diavolo, oppure deve cancellare 11 dogma dell'Assunzione.. Con questo viatico, sgangherato e istrionico. Ali Agca si è congedato dal processo e dalla Corte, che subito dopo, alle 10,06 di ieri sera, è entrata in camera di consiglio per emettere la sentenza. Prima di Agca avevano fatto le dichiarazioni di rito altri due imputati. Omer Bagci, umile: -io non sapevo niente di quello che voleva fare Agca, sono innocente, ringrazio tutti Musa Cedar Celebi, prima compitissimo, e poi commosso: «Tutti /tanno debolezze e anche io, ma non ho mai aiutato nessun terrorista.. E ancora: -Quest'accusa mi mangia ogni giorno. Mi mettono in carcere, passano giorni, mesi, anni, nessuno si preoccupa. Io mi chiedo dove viviamo noi. Non m'importa di Agca, oggi lui mi accusa, domani potrà essere un altro. Ma gli uomini possono vivere senza pane e senza acqua, non senza giustizia.. Si tratta di decidere la sor te di sette imputati, tre bulgari e quattro turchi Accusa e difesa concordano su un solo punto: la verità sul ferimento di Giovanni Paolo II non si trova nelle 243 bobine registrate in aula durante nove mesi di udienza. La sentenza è attesa prima di Pasqua ma un verdetto è già stato emesso: per quanto inevitabile, il processo è stato inutile. E' costato quasi un miliardo, cinquanta milioni solo per le trascrizioni dei nastri, e poi le trasferte per quattro rogatorie internazionali, l'imponente scorta che accompagna i detenuti, e le altre voci di un bilancio che non contabilizza lo sforzo umano: giudici itineranti per l'Europa e il Mediterraneo, indagini ora fervide ora riluttanti delle polizie di mezzo mondo, testi convocati dal Sofia e da Parigi, da Francoforte e da Istan bui. E alla resa del conti, dopo due anni di istruttoria e nove mesi di udienze, gli stessi dubbi di prima. Forse Ali Agca fu lo strumento di un complotto che aveva per posta la Polonia. Forse è solo un modesto prodotto del fanatismo religioso dell'Anatolia, oltre che di una personale paranoia che lo avrebbe portato in piazza San Pietro per cercare una porta d'ingreso sul palcoscenico della Storia. Forse. La sentenza non potrà dire di più. Restano in bilico le posizioni degli imputati turchi, per i quali il pubblico ministero ha chiesto pesanti condanne, mentre per gli imputati bulgari si tratta solo di decidere la formula dell'assoluzione: se «per insufficienza di prove., come chiede l'accusa, o «per non aver commesso il fatto., come sollecitano le difese. Ma la verità completa resta appesa alle labbra di Ali Agca, il piccolo uomo di Malatya che è stato l'arbitro assoluto del processo, e lo sarà probabilmente anche al' l'eventuale processo d'appello, e del terzo processo nel quale dovrebbe sfociare la nuova inchiesta della magi' stratura su una vicenda che sembra consegnata al destino di altri «casi» giudiziari mal definitivamente chiusi, in perpetuo divenire. Questo processo, Agca l'ha istruito firmando una con' fesslone a puntate, e poi l'ha sabotato (Intenzionalmente, secondo l'accusa) trascinandolo nel grottesco. Grottesche le indagini condotte a Istanbul sul naso dello studente turco Sedat Suri Ka dem, catapultato d'improvviso da Agca nel gran complotto con 11 ruolo di agente del l'Est, regista di sovversioni e per ultimo suo comprimario nel ferimento del Papa (per fortuna di Kadem, il suo naso, studiato de visu a Istanbul dal pubblico ministero, propendeva opportunamente a sinistra, mentre il naso dell'uomo ripreso tra la folla di piazza San Pietro, identificato da Agca in Kadem, svirgolava inequivocabilmente a destra: e Kadem non ha rinunciato ad un viaggio a Roma, pagato dall'erario, quando gli 6 stato chiesto di esibire 11 suo naso innocente davanti alla Corte). Grottesche, e decisive, le pantomime mistiche di Agca incarnazione di Gesù Cristo nella prima udienza, e nelle dieci successive, di volta in volta depositario del segreto di Fatima, profeta di apocalissi, confidente del Papa e della divinità. Da quel momento Agca, eroe negativo da burla, si è burlato di qualsiasi tentativo di decrittazione, come quelle figure dei Tarocchi che assommano significati diversi e opposti: Ingenuo e luciferlno, indifeso e cinico, né del tutto lucido né in effetti pazzo, e neppure animato da lucida follia. Nel suo gioco delle parti si è persa la veritàDei suo arcano tuttavia si é compreso un tratto fondamentale, la dedizione ai mass media. Piovuto dalla Turchia In una cella italiana, Agca ha creduto di trarre segnali o spunti da quanto gli offriva¬ no giornali e teleglomli. Del terzo segreto di Fatima, ha dimostrato 11 pubblico ministero, aveva letto su un quotidiano. Si è appropriato di storie d'attualità, come la sparizione della giovane Emanuela Orlandi, dilatandole con retroscena immaginari. E non sembra casuale se la sua prima parodia mistica ('Sono Gesù Cristo reincarnato») segua di un giorno un messaggio del Papa nel quale era possibile leggere l'auspicio che 11 processo non schiacciasse la Bulgaria sotto una nomea criminale. L'anima di ogni maschera di Agca sembra essere di carta stampata. Tuttavia non è dal giornali che Agca può aver tratto certe minuziose descrizioni che accusano gU imputati bulgari. Qualcuno può averlo imbeccato: ma nulla lo prova. Oppure davvero con 1 funzionari bulgari di Roma qualche rapporto lo - ebbe, anche se non necessariamente nell'ambito di un progetto per eliminare 11 Papa. E questa ipotesi é suffragata dal comportamento di Serghej Antonov, che chiamato a deporre ha bisbigliato risposte vaghe, per poi sottrarsi all'interrogatorio adducendo un esaurimento nervoso dal quale potrà rimettersi presto: in Bulgaria, Guido Rampoldi