Costo del lavoro troppo alto di Valeria Sacchi

Costò del lavoro troppo alto Costò del lavoro troppo alto (Segue dalla 1* pagina) che per le fasce sociali». Nonostante la difficoltà di arrivare a cifre esatte, il tasso di inoccupazione giovanile italiano resta altissimo e ancora più impressionante sarebbe se venisse ulteriormente scomposto. Si vedrebbe allora che questo 30% comprende situazioni che In alcune regioni sono Inferiori alle medie svedesi e tedesche mentre in altre supera il 50% Un secondo elemento di pessimismo nasce dalla constatazione che in Italia e in Francia 11 tasso di inoccupazione è cresciuto costantemente nel cinque anni esaminati mentre in Svezia, Germania e Inghilterra ha segnato nel 1084 una riduzione. Le cifre e le percentuali del raffronti emerse dalla ricerca non sono però l'unico atto di accusa: il Cespel mette sotto accusa anche le istituzioni preposte alla formazione del giovani. Perché, come tutti gli Stati moderni, anche l'Italia spende ogni anno in scuole professionali, orientamento e recupero di particolari categorie come gli handicappati, ben 3300 miliardi. Cifra che, una volta tanto, regge il confronto con i confratelli europei Ma spende male: nessun coordinamento, né controllo, esistono tra 11 ministero del Lavoro che sceglie le strategie di massima e le Regioni che hanno 11 compito pratico di attuare i programmi di formazione. Uno scollamento che costa carissimo in termini di risultati Denunciati 1 mali quali sono 1 rimedi? •/ più urgenti — conclude Predetti — sono lintroduzione di differenze retributive, un maggior impegno nel collegamento tra i vari enti e soprattutto uno sforzo nell'orientamento agli studi, che oggi viene Interamente lasciato alle famiglie. Molto importante è poi creare un legame reale tra programmi pubblici e esigente di massima del mondo produttivo». Valeria Sacchi

Persone citate: Inghilterra

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Svezia