Frassica crociato antiforfora Jessica, eroina di Nashville

Frassica crociato antiforfora Jessica, eroina di Nashville FILM: «Il bi e il ba» di Nichetti e «Sweet Dreams» di Reisz Frassica crociato antiforfora Jessica, eroina di Nashville IL BI E IL BA di Maurizio Nichetti, con Nino Frassica, Marco Messeri, Diana Dei, Leo Gullotta. Produzione italiana a colori. Comico. Cinema Nazionale di Torino. Cinema Ariston di Roma. Forse, chissà, se Nino Frassica fosse rimasto nel film il frate Antonino imposto da Quelli della notte, avremmo avuto da Nichetti una garbata serie di Fioretti, non francescani, ma antoniniani. E il buon frate-attore avrebbe anche potuto fissare il suo cantico laico: laudata sii, sorella lingua, perché con li tuoi mutamenti mi fai portare l'umorismo tra la gente. Il libro di Frassica è in cima alle classi¬ fiche, perché il piacere degli strafalcioni suppone in noi lettori la presunzione di sapere tutte le parole giuste. Il film, invece, ha rinunciato allo schermo della tonaca e alla possibilità poetica di inviare per il mondo un piccolo giullare di Dio (scelta che poteva riuscire molto nichettiana). E' un incontro un poco impacciato tra un giovanotto di paese che s'é aggiustato il vocabolario per far ridere gli amici, e un regista introverso e lunare, troppo lunare per stare coi piedi sul set. Frassica parte da Scasazza con i soldi e le raccomandazioni degli amici: va nella capitale per risolvere uno dei problemi che la tv denuncia come fondamentali, la forfora. A Roma, come nelle vecchie comiche, scambia la valigia con due rapinatori, fa il cicerone suo malgrado (ha una simpatica -ignorantità-J, beneficia con noncuranza i parenti bottegai, dice «thanlc you. veramon», lascia insoluto il problema della forfora. (Anzi, sembra che a quel punto regista e attore abbiano finito la voglia e i soldi e certe trovate rimangono per aria). SWEET DREAMS di Knrel Reisz con Jessica Lange, Ed Harris e Ann Wedgeworth, David Clennon, James Staley. Fotografia di Robbie Greenberg. Sceneggiatura di Robert Getchell. Produzione americana a colori. Dram- matico. Cinema Studio Rltz di Torino. Storia d'amore, musica country, una falda di provincia americana, il successo di una cantante, la sua fine tragica durante un volo su un piccolo aeroplano: Jessica Lange sta dentro la biografia di Patsy Cline, famosa cantante degli Anni Cinquanta e Sessanta, con una bravura ormai arrotondata e professionale, con quella costanza di tono e misura complessiva che portano, appunto, verso gli Oscar. Vedremo se la nomination darà frutto contro il manipolo delle concorrenti guidate da Meryl Streep, resa umana dall'Africa. Il film, oltre l'interpretazione di Jessica Lange, non rischia troppo, presumibilmente legato alla minuziosa sceneggiatura e alla verosimiglianza. Eppure è abbastanza bizzarra la scelta di affidare questa storia tutta americana (il personaggio di Patsy Cline era già presente anche nel film La ragazza di Nashville; ad un regista come Karel Reisz, uno dei fondatori del free cinema inglese negli Anni Sessanta (Sabato sera domenica mattina; e recente autore dell'ambizioso La donna del tenente francese. Può (farsi che. sismo merito di Reisz certe insistenze d'ambiente, una provincialità di personaggi che non è solo di maniera. Ed Harris, quanto a rozzezza e a tracotanza, fa la sua parte: questo attore amico di Shepard sembra da collocare nel gruppo oggi rifiorente dei Grandi Antipatici e Nuovi Tromboni. Seguiamo la vicenda di Jessica dalle prime esibizioni nei locali di provincia, all'affermazione in un concorso televisivo, all'arrivo a Nashville, alla fama, allo schianto con l'aereo. E subito le canzoni (riprese dalle incisioni originali) sono accompagnate dall'amore con Ed Harris, dolcezze liti burrasche casalinghe, un conflitto durato troppo a lungo per non nascondere un sentimento autentico, una passione non consumata. E' l'attenuante privata che gli autori concedono ai personaggi per appropriarseli, soprattutto ad Harris apparentemente tanto immeritevole. Stefano Reggiani Jessica l-ange e Kd Harris in una scena di «Sweet Dreams» - Nichetti regista e Frassica protagonista di un film in cui tutto resta in aria

Luoghi citati: Africa, Nashville, Roma, Torino